Dieci canzoni per capire come suona il Mediterraneo oggi

Da Marco Castello alle icone della musica nordafricana, da Crimi e Daniela Pes alle canzoni contro l'oppressione del popolo palestinese: il compositore elettronico go-Dratta ha realizzato per noi una playlist che sa di mare, incontro e scoperta

go-Dratta
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10/04/2024 - 12:51 Scritto da Dario Falcini

Come suona oggi il Mediterraneo? Ce lo siamo chiesti spesso, ci abbiamo anche lavorato parecchio su. Perché questo luogo nei secoli non ha mai smesso di essere cruciale per i destini dell'uomo e per i nostri in particolare. Perché le sue musiche sono qualcosa di unico, che risuonano eterne e sempre nuove allo stesso tempo, contaminate e infinitamente radicate nel territorio da cui provengono. In questo periodo storico il "mediterranean sound", o meglio i vari suoni "locali" che ne compongono uno più universale, paiono vivere un momento di grande vivacità, con nuovi artisti capaci di sperimentare e in alcuni casi anche raggiungere il largo pubblico ed eventi che sorgono qua e là lungo le sponde del mare.

Per parlarne abbiamo chiamato in causa go-Dratta, compositore di musica elettronica con formazione classica, nato e cresciuto a Palermo, che sin dagli inizi nella sua produzione unisce i suoni contemporanei bass/idm con la musica tradizionale e folk del Mediterraneo. Da poco ha pubblicato Fan, il suo nuovo album per Stellare, sette brani che proseguono lungo questo asse di ricerca e "riflettono le similitudini ritmiche e melodiche che attraversano continenti e secoli, rivelando una connessione profonda e universale tra le tradizioni musicali, dalla Turchia al Nord dell’Africa, passando per il medio-oriente e l’Asia fino alla Sicilia"

Ci sono i suoni del darbouka, il classico tamburo a calice egiziano, le note acide e psichedeliche "scandite da un marranzano siciliano", i synth, le danze sincopate amate anche da Battiato, gli strumenti a corda tipici dell’Asia, come il santur iraniano e la chitarra vietnamita a 10 corde. Fan è "un manifesto audace che celebra la diversità musicale del mondo, spingendo i confini dell'esplorazione sonora e dimostrando la forza primitiva e unificante del ritmo.

Un lavoro che nasce anche dal lavoro che Gaetano aka go-Dratta sta portando avanti da tempo come compositore e sound artist per diversi festival di arti performative che si svolgono nell'area del Mediterraneo, comeil JTC di Cartaginen e il Festival di Hammamet. Incuriositi, ci siamo fatti raccontare in cosa consiste il suo lavoro. 

"Nel luglio del 2023 in occasione della 57esima edizione del Festival Internazionale di Hammamet ho realizzato per lo spettacolo teatrale Prometheus | The blue Kangaroo le musiche originali, che durante la rappresentazione sono state suonate dal vivo", spiega go-Dratta. "Inoltre ho concepito tutto il disegno sonoro svolgendo l'attività di sound designer e microfonista. Per il JTC Festival di Cartagine è accaduto esattamente tutto nello stesso modo, in quanto lo spettacolo presentato era uguale. Lo spettacolo è una tragedia filosofica, una riscrittura del Prometeo di Eschilo, diretta dal regista e scenografo siciliano Simone Mannino e scritta insieme al filosofo Lorenzo Marsili, e vede come protagonisti un ensemble trans-nazionale di artisti con base in Italia e a Tunisi, all'interno di un contesto mediterraneo più ampio. Sono tornato nuovamente in Tunisia a settembre e ottobre con un differente spettacolo, EL جبل, realizzato da un altro organico, Ensamble Mediterrano, per la regia sempre di Simone Mannino, e presentato al Teatro Le Rio a Tunisi, e che nei prossimi mesi porteremo in scena anche in Italia".

Il legame tra la città di Palermo, dove vive, e la capitale della Tunisia è davvero molto forte. "Nonostante non sia stato necessario per me trovare ispirazione da una cultura che comunque in qualche modo assorbo nella mia città", prosegue go-Dratta, "sicuramente le suggestioni, le collaborazioni ed il lungo tempo trascorso a Tunisi mi hanno dato la possibilità di definire meglio il quadro e la visione che avevo per FAN. In un Mediterraneo sempre più frammentato dal punto di vista politico, ho potuto sperimentare, apprezzare e dunque orientare il mio lavoro alla parola che meglio riassume tutta l’esperienza, ovvero UNIONE.

Inevitabilmente, gli abbiamo chiesto una playlist del suono del Mediterraneo oggi. 

1. Etyen & Salwa Jaradat - Galah Waji

Cantante palestinese, denuncia attraverso la sua musica l'oppressione subita dal suo popolo.

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2. Deena Abdelwahed - The Key To The Exit

Tra ritmi e accenti sincopati, l'artista tunisina esprime il suo talento diffondendo a suo modo la tribalità del mondo e della cultura araba.

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3. Daniela Pes - CARME

Del suo lavoro trovo interessante, più che della sua musica, la ricerca fatta per i testi e dunque l'utilizzo e la riscoperta dei dialetti remoti della sua isola.

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4. DAM - MILLIARDAT - ملياردات

Il gruppo arabo ha rivoluzionato la scena israelo palestinese, toccando temi importanti come l'occupazione israeliana, povertà e diritti delle donne.

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5. Almamegretta - Fattallà

Oggi più di ieri già negli anni novanta il gruppo partenopeo cantava (in dialetto napoletano) l'Italia della politica e società intollerante.

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6. Rosa Balistreri -Terra ca nun senti

Ho inserito Rosa perchè non può esistere futuro senza passato e la sua musica coprirà tutte le ere. In questo brano la cantante siciliana parla del tormento causato dall'incapacità della propria terra nel restare impotente davanti alla morte dei propri figli, costretti ad abbandonare le loro case.

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7. Crimi - Conca D'Oro

La lingua in questa band è fattore essenziale e si tratta del dialetto siciliano, che il frontman Julien Lesuisse, nato e cresciuto in Francia, ha imparato dai suoi nonni. Afrobeats, funk e ballate popolari.

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8. Acid Arab - La Hafla

Lo stesso duo francese ha dichiarato che differenti culture nel loro Paese condividono lo stesso cibo e pensieri. In Francia come nel sud Italia sono molte le comunità nordafricane e spesso le diverse culture si contaminano.

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9. Rachid Taha -Ya Rayah

Un brano icona,su cui diversi artisti si sono cimentati in personali interpretazioni. Questa è degna di nota e credo possa essere piacevole scoprirla qualora non se ne conoscesse l'esistenza. Profuma di mediterraneo.

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10. Marco Castello - Addiu

La scorsa settimana ho conosciuto questo artista siciliano. Non è un tipo di musica che amo ascoltare la sua, tuttavia mi sembrava opportuno inserirlo per creare quanto più possibile una panoramica generale su quello che rappresenta per me il sound mediterraneo ad oggi.

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L'articolo Dieci canzoni per capire come suona il Mediterraneo oggi di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2024-04-10 12:51:00

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