Da dove nasce la nostra ossessione per Paola e Chiara

Dagli esordi post adolescenziali alla consacrazione con i glitter e gli scazzi. Dopo quasi dieci anni di separazione le sorelle Iezzi sono tornate con un album di feat., un tormentone estivo e un live con la gente esagitata. Ecco come sono diventati un fenomeno di culto, a cavallo tra gag e realtà

Paola e Chiara live al Fabrique, foto di Starfooker
Paola e Chiara live al Fabrique, foto di Starfooker

Come tutti gli amanti del pop a tinte forti, ho seguito con vibrante interesse il ritorno di Paola e Chiara Iezzi nella discografia dopo quasi 10 anni di separazione. Ne hanno parlato anche i muri, hanno guadagnato copertine di riviste glamour sembrava si fossero riuniti gli Abba e un po' di verità in questa dicotomia c'è pure: il nostro paese, già avaro di popstar femminili che possano fare il botto all'estero, ha trovato in loro addirittura una coppia di sorelle con le carte in regola per sfondare anche fuori dall'Italia. 

Eppure qui nel nostro paese c'è un'attenzione morbosa verso il passato, presente e futuro di Paola e Chiara. Le due hanno appena pubblicato un nuovo album che tanto nuovo non è, si intitola Per sempre e vede al suo interno una decina di successi d'annata, insieme all'obbligatoria Furore con cui sono tornate ufficialmente a Sanremo 2023 e col nuovo singolo tormentone estivo Mare caos, con il verso "Mare mare mare ma fai un po' come ti pare" che si è già incollato al cervello. 

 

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Nel nuovo album, le canzoni diciamo più attempate sono riproposte in nuova versione, con dei feat. del cuore, tipo Max Pezzali in Amici come prima o Jovanotti in Hey!, ma anche nuove stelle come Elodie in Festival, Noemi in A modo mio, Levante in Amoremidai  e Emma in Fino alla fine. Non mancano nemmeno i producer, da Gabry Ponte in Vamos a bailar a Cosmo in Kamasutra. Nuove leve e vecchi amici per dare un make up nuovo e un po' di botox alle canzoni di qualche anno fa.

Se dovessimo analizzare una fenomenologia sociologica, più che musicale, del duo Paola e Chiara, sulle prime verrebbe da distinguere tra alcuni tipi di pubblico. Piacciono ai vituperati maschi etero cis perché sono due sorelle, giocano con la loro immagine sexy, sono la bionda e la mora wild che Striscia la Notizia non ha mai osato davvero, piacciono al pubblico LGBTQ+ perché le loro canzoni sono perfette per essere ballate e sono inni al fare ciò che si vuole, all'essere ciò che si vuole. In più, le due sono glitterate come due fuochi d'artificio allo Studio 54, cosa che di certo ha rafforzato il loro status di icone gay.

Paola e Chiara live al Fabrique, foto di Starfooker
Paola e Chiara live al Fabrique, foto di Starfooker

Per il pubblico femminile la questione è un minimo differente: proprio come per Raffaella Carrà, che credo sia il loro personaggio totem della vita, Paola e Chiara riescono a mettere in alcune frasi dei loro testi più famosi quella rivincita e quella consapevolezza tutta girl power del dopo Spice Girls rendendo alle donne una nuova possibilità di essere felici e unite anche dopo una relazione tossica finita male. In Vamos a Bailar e Mare Caos, dietro i lustrini e le pailettes, c'è questo. 

Certo, i video ammiccanti, i ballerini, le coreografie hot nell'era subito post Madonna Erotica e George Michael sfrontato hanno dato l'idea che il duo fosse solo immagine, ma dietro c'è un'attenta ricerca anche di sintesi del significato, per veicolare un messaggio mediante corpo e parole. Se vi sembra una roba un po' strana da capire, basta fare di nuovi quel nome: Raffaella Carrà.  Quando hai la possibilità di fare spettacolo con costumi, balletti, quando hai il desiderio di alzare l'asticella della provocazione per ottenere attenzione - la Raffa mostrando l'ombelico in tv, le sorelle Iezzi col video Kamasutra che conteneva scene di nudo - puoi permetterti di parlare di ciò che vuoi, anche in un paese fintamente puritano come l'Italia.

Paola e Chiara insieme a Elodie live al Fabrique, foto di Starfooker
Paola e Chiara insieme a Elodie live al Fabrique, foto di Starfooker

Non è sempre stato così per Paola e Chiara: hanno iniziato da giovanissime scoperte da Claudio Cecchetto e ingaggiate come coriste degli 883, ovvero di Max Pezzali appena orfano di Mauro Repetto, poi la carriera di duo cavalcando la post adolescenza, e tutti ricordiamo la loro esibizione a Sanremo con Amici come prima, la loro timidezza e la loro freschezza. Ma quelli erano gli anni Novanta che gli italiani hanno vissuto tra una canzone dance e il playback delle ragazzine di Non è la Rai, quindi tutto nella norma. Paola e Chiara hanno addirittura aperto una data di un tour di Michael Jackson, per far capire la portata del loro successo.

Cambiano pelle, si fanno più rock, con testi anche impegnati come per la canzone Bella dedicata all'anoressia, ma è solo coi Duemila che cambiano davvero registro, pubblicando l'album Television. Come dicevamo prima, svolta dance, sexy, erotica al punto giusto, addirittura il video di Vamos a bailar girato dal futuro candidato al premio Oscar Luca Guadagnino. L'album vende 800mila copie, il singolo vola in tutto il mondo, dal Giappone all'Europa, e si consolida negli ambienti gay britannici. L'album successivo Festival funziona grazie alla title track e alla già citata Kamasutra, col video più hot delle due. Sono al top, le due stelle italiane più famose nel mondo, poi cambia qualcosa.

Paola e Chiara live al Fabrique, foto di Starfooker
Paola e Chiara live al Fabrique, foto di Starfooker

Alcuni album andati meno bene, un'eliminazione prematura a Sanremo con la ballad A modo mio nel 2005, la voglia di fare cose nuove, separate, e il giocattolo si rompe. Beh, evidentemente le sorelle Iezzi hanno saputo come ripararlo al momento opportuno, perché quando è stata annunciata la reunion a Sanremo 2023 tutta l'attenzione è stata per loro e Furore ha fatto davvero furore. Oggi fanno di nuovo il tour, pubblicano canzoni e sembra siano tornate alla fase più importante della loro carriera, quella in cui stupivano. Ma sono ben coscienti che quell'epoca apparteneva a venti anni fa e allora si divertono a giocare con la lori immagine. È il pop, allo stato più puro, quello che fa ballare e fa canticchiare più gente possibile. Ecco il segreto, non tanto segreto, del loro successo

P.S.: con loro in gara avremmo vinto l'Eurovision.

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L'articolo Da dove nasce la nostra ossessione per Paola e Chiara di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-05-15 09:46:00

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