Dentro ai tuoi occhi è la rubrica di Rockit che propone uno scatto dei maggiori fotografi della musica italiana, raccontato dalla prospettiva dell'autore. A raccontare oggi è Elisa Magnoni, che ha scelto questa sua fotografia a Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni.
Parma, 24 ottobre 2022
Tra i diversi progetti che seguo come fotografa, da festival e collaborazioni teatrali a concerti e progetti musicali, ho il privilegio di poter documentare un festival culturale davvero unico: Il Rumore del Lutto. Nato a Parma nel 2007, l'evento ha un intento tanto coraggioso quanto necessario: offrire uno spazio di riflessione sul tema della morte, per celebrare e valorizzare la vita. Il festival lo fa attraverso un programma ricchissimo e variegato di convegni, laboratori, appuntamenti scientifici, teatro, lectio e musica, che ogni anno ruotano attorno al tema pensato dai direttori artistici e scientifici Marco Pipitone e Maria Angela Gelati.
Era il 2022, il tema scelto era “Curami”. Quale occasione migliore per ospitare Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni? Si sapeva che i due si fossero allontanati per divergenze, per questo la loro presenza non era affatto scontata. (Poco tempo dopo, a seguito dell’annuncio della mostra a loro dedicata, Ferretti dichiarerà al Corriere della Sera: "Non ci vedevamo da 30 anni; cioè, io e Zamboni ci siamo incontrati qualche volta, ma erano 20 anni che non ci parlavamo. E ci siamo trovati inspiegabilmente molto bene, come se ci fossimo lasciati la settimana prima").
Eppure, quel 24 ottobre 2022 quel sogno sembrava diventare realtà. Attendo nei camerini del Cinema Astra, un luogo accogliente e intriso di fascino retrò. La sala è già gremita: fan arrivati da ogni parte d’Italia attendono da ore. Poi, all’improvviso, si spalanca la porta: entrano i direttori insieme a Ferretti, Zamboni e Michele Rossi, noto saggista legato alla storia dei CCCP/CSI, che modererà la serata. I loro volti sono illuminati da sorrisi sinceri, da un’atmosfera di complicità che appare palpabile. Mi presento timidamente, ma con profonda gratitudine, chiedendo di poter scattare loro qualche foto come memoria per il festival. La loro gentilezza mi mette subito a mio agio. Tutto accade in un lampo, eppure sembra sospeso, quasi irreale. In quell’istante capisco: sto vivendo un momento di storia e ho la responsabilità di documentarlo.
Poi parte "Curami", e la sala esplode in un applauso che accompagna gli artisti sul palco. Mi emoziono. L’affetto del pubblico è tangibile, così come la sintonia tra loro: per circa due ore ci regalano racconti, immagini e sorrisi, con l’insostituibile supporto di Michele Rossi. Dentro di me crescela sensazione che un passato intriso di arte, amicizia e rivoluzione stia trovando una nuova forma nel presente… e forse anche nel futuro.
L’anno successivo arriva ciò che a tutti è ben noto: Galà Punkettone, la mostra ai Chiostri di Reggio Emilia e poi la serie di concerti – da Berlino a Mantova e di nuovo nell’estate 2025. Mi piace pensare che, in un qualche modo, tutto sia partito da qui. E per me fu anche l’inizio di un’amicizia preziosa con due persone speciali, che avrebbe trovato il suo coronamento a Berlino, all’Astra Kulturhaus. Da Astra a Astra.
Ringrazio di cuore Marco, Maria Angela e tutta la squadra: senza di loro tutto questo sarebbe rimasto solo un sogno. E grazie alla mia fedele macchina fotografica, che quel giorno ha potuto catturare l’anima di ogni istante, trasformando attimi fugaci in ricordi eterni.
"Particolari in chiaro
di chiara luce, splendidi.
Chi è stato è stato e chi è stato non è".
Forse tutto è davvero iniziato da qui. E continua.
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L'articolo Elisa Magnoni meets Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni di Giulia Callino è apparso su Rockit.it il 2025-11-07 11:40:00

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