Boscadrà Festival: la festa rurale secondo gli Ex-Otago

Cronache di un piccolo festival su un cucuzzulo della val Borbera, tutto organizzato da Maurizio Carucci degli Ex Otago

Il palco del Boscadrà Festival
Il palco del Boscadrà Festival

Nell'ultimo album degli Ex-Otago, "In capo al mondo", in "La ballata di Mentino" si canta: "un paese una trattoria / in una valle sperduta": non ci potrebbero essere strofe migliori per presentare il Boscadrà Festival, ovvero la rassegna musicale (ma è anche e soprattutto altro) organizzata sabato 18 e domenica 19 giugno presso la Cascina Barbàn di Albera Ligure. Gran cerimoniere è stato Maurizio Carucci, cantante e leader degli Otaghi che, ormai da qualche anno, si è stabilmente trasferito ad Albera "per coltivare la terra e i sogni".

Il Boscadrà Festival quindi, per sua stessa natura, è qualcosa di diverso rispetto ad una kermesse musicale tipo che si può trovare in giro per il nostro Paese. Innanzitutto lo scenario nel quale viene allestito è una bellissima cascina biodinamica dove si coltiva e si allevano animali nel pieno rispetto della natura (la forza dell'uomo al servizio degli altri, verrebbe da dire un po' vangelicamente): su un cucuzzulo si domina tutta la val Borbera e appena cala il crepuscolo si è immersi in una notte nera rischiarata soltanto da qualche vaga stella e da piccole lampadine appese a dei pali improvvisati.

Essendo davvero all'aria aperta, si possono portare senza alcun tipo di problema i propri cani che, finalmente liberi dalle costrizioni della città, possono giocare e divertirsi scorrazzando in ogni dove. In più, cosa francamente inedita per un festival musicale, fortissima è la presenza di famiglie con bambini, anche molto piccoli, al seguito, segno che il Boscadrà prima di essere un evento è innanzi tutto una comunità di persone ed amici che si conoscono, si vogliono bene e amano trascorrere il tempo e condividere emozioni tutti insieme. Mentre i piatti a base degli stessi prodotti della Cascina Barbàn vengono serviti e rimpiono l'aria di profumi deliziosi, uomini, donne, bambini e cani (ma anche qualche asino della cascina) giocano tra di loro: la natura è qui e ora. 

Oltre ad una proposta enograstronomica di primo livello, durante la due giorni del festival c'è stato spazio anche per presentazione di libri, workshop per bambini e piccole lezioni sulle erbe medicinali, il tutto nell'ottica di rendere il visitatore più consapevole ed informato sulla natura circostanze.

Ma ovviamente, la musica è stata la regina di questo festival. Infatti, nella serata di sabato 18 giugno c'è stato il concerto de I Camillas, aperto dal duo hip-hop genovese Sfera e Serenase. I Camillas sono parsi la scelta migliore per una tipologia così particolare di evento dato che con il loro impasto di intrattenimento, canzoni-pop perfette e tonnellate di disincanto hanno conquistato il pubblico che ha sfidato il clima pungente dell'Appennino per ascoltarli. Quando hanno intonato "La canzone del pane" tutta la valle ha cantato e ballato all'unisono. In quell'istante, tra i boschi e le lucciole tutt'intorno, sono venute in mente le strofe di un'altra canzone degli Ex-Otago: "Giovane estate / il mare arriverà / fino su in montagna / sarà un incontro molto forte / molto forte". 

 

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L'articolo Boscadrà Festival: la festa rurale secondo gli Ex-Otago di Mattia Nesto è apparso su Rockit.it il 2016-06-18 00:00:00

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