Frah Quintale fa musica, non violenza

Settembre infuocato per la campagna elettorale e la musica viene usata come argomento divisivo, spesso a sproposito. Lo sa bene il musicista bresciano, buttato nel tritacarne politico dopo una foto meme (evitabile) contro il dispiegamento eccessivo di polizia a un suo concerto

Frah Quintale e la polizia con le emoji sopra la faccia
Frah Quintale e la polizia con le emoji sopra la faccia

Benvenuto settembre, il mese in cui milioni di italiani raggiungeranno le urne per decidere chi sarà il nuovo capo del Governo che traghetterà il Paese durante il prosperoso futuro segnato da pandemie, riscaldamento globale, guerra e recessione.  In questo fantastico futuro che ci si prospetta di fronte, l'imbarazzo di una campagna elettorale tra le più noiose, deprimenti, contraddittorie, tremende degli ultimi decenni, con programmi che sembrano riciclati dalla vecchia DC quando va bene e dalle ucronie patriottiche dei libri di Urania quando va decisamente peggio.  

In questo clima dolce e affabile come non mai, la musica entra prepotentemente nell'agenda politica per i motivi più futili, dal politico di destra che dice di lasciar divertire i giovani in uno dei raduni sulla spiaggia più chiacchierati e contestati dell'estate agli artisti che si schierano compatti contro un'altra politica di destra che sembra voler riportare l'Italia nei non troppo favolosi anni Quaranta del Novecento. In mezzo a tutto questo tumulto assolutamente non richiesto dopo la fine delle ferie, si fa strada una polemichetta di quelle perfette da strumentalizzare per questioni politiche, che vi andiamo a raccontare.

Uno screenshot della foto incriminata
Uno screenshot della foto incriminata

Il 27 agosto scorso, Frah Quintale ha mostrato sul suo profilo Instagram un po' di foto del concerto che ha tenuto a Corigliano Rossano, in Calabria. Tra le immagini, una fa il giro dei quotidiani: quella in cui sette agenti di polizia sono ritratti con l'emoji del maiale a coprire il volto. Il sindacato di polizia Usip ha già presentato un esposto contro l'abuso di libertà di espressione, qui sotto invece la storia per come l'ha raccontata Frah sul suo account Instagram:

Qualche giorno fa tornando in backstage dopo un concerto pensavo di aver sbagliato strada e di essere finito in commissariato. Davanti a noi una quindicina tra poliziotti e carabinieri affollavano la zona dei camerini tenendo me e tutta la mia crew costantemente monitorati. A nostra disposizione avevamo già la sicurezza del Festival e anziché trovare un clima sereno, ho avuto la sensazione che le forze dell’ordine fossero lì per tenerci sotto controllo più che proteggerci. La foto che ho postato è stato un gesto indelicato e qualcuno si è molto arrabbiato ma onestamente andare a fare il mio lavoro e vedere me e il mio team trattati come potenziali criminali senza un motivo specifico mi ha fatto innervosire e reagire in quel modo.

Questo il perché della caption: “Se mi guardi così” visto che i ragazzi ci hanno tenuto d’occhio per un paio di ore abbondanti post concerto. La ciliegina sulla torta poi l’ha messa un noto politico screenshottando GIORNALE X che mi accusa di incitare alla violenza. Caro politico se ascoltassi la mia musica capiresti che sono un non violento e che sono fermamente dalla parte dell’amore, leggendo invece tra i commenti carichi di odio e di frustrazione che hai generato sotto i posti e nei miei DM invece, si capisce quanto sfruttando il clima di tensione, tu sia stato bravo ad aizzare le persone contro NEMICO Y per fare un po’ di propaganda elettorale. Ma questo è un discorso sul quale non ci dilungheremo.

Sono abbastanza grande per capire che ci sono anche i poliziotti buoni che sanno fare il proprio lavoro ma qualche sera fa l’atteggiamento delle forze dell’ordine mi ha messo fortemente a disagio, facendomi sentire più vigilato che protetto e siccome non riesco a starmene zitto, in modo stupido ho pubblicato quella foto. Non era mia intenzione farlo diventare un caso o incitare qualcuno alla violenza e ore che un po’ di persone si sono sfogate nei commenti, mi sembrava che la cosa migliore da fare fosse rimuovere questo post, chiudere questa discussione inutile e tornare a fare il mio lavoro (che è il musicista non il criminale).

 

 

video frame placeholder

 

Abbiamo tentato di raggiungere l'entourage di Frah Quintale per una dichiarazione aggiuntiva ma questa è l'unica che si sono sentiti di fornire, evidentemente desiderosi di andare avanti rispetto a questo spiacevole episodio. Rimane un dubbio sui motivi per i quali una festa in musica debba vedere così tante forze dell'ordine nel backstage, un fatto a cui non siamo abituati e che risulta quantomeno inquietante.

La reazione di Frah non è stata delle migliori né delle più scaltre, assolutamente fuori luogo, quindi la reazione del sindacato è stata abbastanza telefonata. Resta il fatto di non capire il motivo di un clima ostile durante un concerto di un cantante fondamentalmente pop, di così tanta polizia schierata nei camerini.

Sull'ovvia strumentalizzazione da parte del solito politico amante delle felpe e del cosplay, c'era da giurarci che non avrebbe mancato l'occasione per andare contro il mondo di certi concerti che però, come abbiamo sottolineato in apertura, fa propri e difende quando deve andare contro l'avversario in campagna elettorale.

Wake me up when september ends.

 

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L'articolo Frah Quintale fa musica, non violenza di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-09-01 10:47:00

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