Il giorno più caldo: storia del live degli Aurevoir Sòfia al Sziget

La band della nostra community ha suonato nel super festival ungherese grazie a Rockit PRO e Festival Pass. Ci racconta com'è stato farsi mille km a spasso per l'Europa per poi sentirsi salutare in barese, suonare prima di Post Malone e rischiare un collasso per pogare sotto il sole

Foto di Simone Cabrio
Foto di Simone Cabrio

Charlie XCX, Shawn Mendes, A$AP Rocky, Post Malone, Chappell Roan, Anyma, Kid Cudi. E... Aurevoir Sòfia.

La punk band di Cinisello Balsamo è stata una delle protagonista di Sziget 2025, il festival di Budapest tra i più importanti al mondo. La loro presenza è per noi un enorme motivo d'orgoglio, visto che gli Aurevoir Sòfia sono un gruppo della nostra community PRO e la loro presenza in Ungheria è legata proprio alla vittoria di una delle nostre call live, che gli ha permesso di aggiudicarsi un posto tra i sei di Festival Pass, organizzato a Treviso da Alternativa Events, dove a loro volta si sono imposti grazie al loro suono potente e senza orpelli. 

Il 10 agosto sono saliti sul palco e hanno spaccato, come sempre. Questo il racconto che ci hanno fatto di questa esperienza.

Giorno 1 // 9 agosto

Milano - Treviso - Budapest

Quando saliamo sul van il sole delle 10 ci ha già bruciato il collo e le braccia. Ottimo inizio per quelli che si dice saranno i giorni più caldi di tutta la storia ungherese. Ma ora non ci pensiamo: da Milano a Budapest il navigatore ci dà 9 ore di viaggio. Prima però si fa tappa a Treviso a prendere un amico.

Simo non lo vedevamo dal Low-L Fest a Piacenza dove è venuto a scattarci insieme agli House of Protection. Quando gli abbiamo chiesto di venire con noi al Sziget ha detto che è saltato dal divano ma quelli più felici eravamo noi. “Facciamo un po’ di cinema” ha detto, e infatti penso di averlo visto senza videocamera solo a colazione.

Da Treviso al confine con la Slovenia il traffico è devastante, ma in qualche modo riusciamo a prendere la vignetta dell’autostrada e a volare al prossimo confine. Il traffico scorre ma tra una sosta infinita in autogrill e strade chiuse arriviamo in hotel a Budapest alle 2 di notte. Da una finestra sentiamo “ue uagliù” e i Comrad scendono a salutarci. Che bello vedere degli amici a 1000 km da casa.

 

Giorno 2 // 10 agosto

Budapest - Sziget Island

Sziget Fest si respira in tutta la città: pullman carichi di gente, persone con i braccialetti e i pass al collo, quando ci vedono con gli strumenti le persone ci chiedono quando suoniamo. Colazione veloce e si parte per andare sull’isola: quasi 100 ettari in mezzo al Danubio che per 6 giorni si trasformano in un mondo fuori dalla realtà. Più di 10 palchi, innumerevoli bar, stand, esibizioni di ogni tipo, e stasera Post Malone.

Ritiriamo i pass e col van ci dirigiamo al nostro stage, passando tra le tende e i camper delle persone che pernottano lì. Sono le 11 di mattina. C’è già musica e gente che balla, probabilmente dalla sera prima.

Nel backstage incontriamo Ettore di Alternativa, Gigi di Kallax, i Comrad, ed è già una festa. Siamo all’ombra per fortuna ma davanti al palco il sole brucia la terra. Alle 13 il light stage si accende con una band di Budapest, le persone iniziano ad avvicinarsi. Noi iniziamo alle 14, 40 gradi, il picco del giorno più caldo di tutta la storia ungherese. “Non ci sarà nessuno sotto al palco”. Ci sbagliavamo.

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L'articolo Il giorno più caldo: storia del live degli Aurevoir Sòfia al Sziget di Aurevoir Sòfia è apparso su Rockit.it il 2025-08-18 15:33:00

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