Si chiama Gregorio Sanchez e di lui si sa ancora poco, praticamente niente. Eppure con soli tre singoli all’attivo nel 2019 ha dimostrato di fare le cose in maniera diversa. Se esistesse un genere che mette insieme i Kings of Convenience e "For Emma, Forever Ago" di Bon Iver, Gregorio Sanchez ne sarebbe l’esponente principale, con l’unica differenza che canta in italiano (e ha ancora un po' di strada da fare).
Nasce nell'87, viene da Bologna, ma ha vissuto per qualche tempo in Austria, dove ha scoperto l’importanza della musica pop, giusto in tempo per trasferirsi a Milano. Qui prende vita la sua prima canzone, "San Giuliano", dedicata a un paio di vicini un po' troppo rumorosi.
Suona la chitarra sin da quando è piccolo, stessa cosa vale per la scrittura; la musica inglese è sempre stata la sua preferita e dal sound che evoca si sente. La sua anima brit emerge anche dalle copertine, perfettamente coerenti con il mood di ciascun singolo.
La leggenda narra che poco più che adolescente sia scappato dal Conservatorio. Complice l’ascolto di un disco incredibile che si chiama "OK COMPUTER", la Bologna dei primi anni duemila e la tendenza naturale all’home recording, Gregorio trova la sua strada fatta di sonorità sospese, con i toni freddi dell’inverno, e l’attitudine delicata di chi racconta una storia a piccoli passi, chiedendo il permesso.
Si esibisce con il nome di Gregorio Sanchez per la prima volta quest'anno, dopo vari anni passati a sperimentare in diverse band; da qualche tempo è entrato nella squadra di Garrincha Dischi e dopo i primi tre singoli "San Giuliano", "Dopo Marte" e "Vulcani" è atteso il suo album di debutto.
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L'articolo Tra i Kings of Convenience e Bon Iver c'è Gregorio Sanchez di Chiara Lauretani è apparso su Rockit.it il 2019-10-22 11:43:00
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