Il groove di Cristina Dona' scuote il rock. Live at the Indhastria
Sorride, Cristina Dona', affacciandosi sul palco mentre un centinaio di
fan la stanno aspettando ansiosi da piu' di un'ora (la partita della
Nazionale e' piu' importante di tutto in Italia).
Sorride con sincerita' e consapevolezza, accenna un morbido "ciao" al
microfono e chiede al drummer il fatidico quattro. Si inizia con
"Labirinto", e nonostante a mia impressione il pezzo non sia proprio
il piu' adatto per esordire in un live, perche' lento e difficile da
orecchiare, dopo appena dodici secondi il pubblico si unisce alla
melodia "...e trascinarti..." e canto anch'io. Grande, davvero
grande attacco, senza frastuono, senza troppo vigore, oscillante ed a
tratti sospirato. Colpisce, la Cantautrice, sorprende tutti noi. Si
riprende, l'uno dietro l'altro, con i tre pezzi piu' nascosti di
Tregua, che ti scorrono mentre il Cd gira e lo ascolti senza troppa
attenzione. Ed e' proprio qui che assumono significato, quando li subisci
dal vivo e ce l'hai sulla pelle, quando ti trasmettono emozioni
significative e ti fanno comprendere l'importanza di un'attimo, della
vita stessa... A volte un'artista sa cogliere un senso dentro di te, ed e'
qui che Cristina e' bravissima, si ferma, fa capire agli spettatori
che c'e' bisogno di un momento di riflessione, e attacca, voce e
chitarra acustica, la ninna nanna scritta ed incisa per "Matrilineare",
la compilation per il C.P.I. Il pubblico e' di nuovo ammaliato,
si rende conto solo adesso che sta assistendo ad un eccellente
spettacolo, ed anche lei, dalle espressioni, sembra esserne consapevole,
soddisfatta. Passano alcuni secondi, Cristina tronca il fiato, strilla,
un attimo, e rilancia il live, rovesciando le basi della prima parte del
concerto, in una serie di pezzi mozzafiato, quelli che hanno dato il tiro
al Cd, quelli che la maggior parte degli spettatori era probabilmente
andata ad ascoltare dal vivo di proposito (Ho sempre me,Stelle Buone,
Risalendo), e che pero' si eran gia' dimenticati, tanto era il
coinvolgimento precendente. Ispirata o sistematica, non saprei dire, comunque
impeccabile, la Cantautrice porta a termine il suo concerto, dando un
groove potente e, nonostante la grandiosa partecipazione canora del pubblico,
tirando fuori quella sua voce solida e soave, lieve e agonizzante. Nel
finale, oltre a regalare un paio di bis tanto acclamati, ci dona un po' del
suo tempo, che piu' che un intervista, ci appare una tranqulla chiacchierata
tra amici. Il quadro che ne scaturisce e' senza ombra di dubbio quello di
una Donna sensibile e semplice, e nondimeno quello di un'artista non
troppo conosciuta ma sincera, matura, essenzialmente felice ed ancor di
piu' pronta, nonostante la mole di date dal vivo, ad una nuova opera.
Aspetteremo dell'altro calore da questo fuoco di passione.
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L'articolo Cristina Donà - Il groove di Cristina Dona' scuote il rock - Giulianova (TE) di Alexander Di Chiara è apparso su Rockit.it il 1997-10-11 00:00:00
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