L'indennità di discontinuità è legge: cambierà tutto per i lavoratori dello spettacolo

Dopo tante battaglie, l’emendamento approvato dal senato garantirà ai lavoratori dello spettacolo, compresi tutti quelli che operano sopra o dietro le quinte di un concerto, dignità e professionalità. Una piccola e necessaria rivoluzione nel settore, per cui ora si può festeggiare

Il fonico "Meme" Gerace all'opera - foto di Marco Previdi
Il fonico "Meme" Gerace all'opera - foto di Marco Previdi
04/05/2022 - 15:20 Scritto da Redazione

Era da tanto che aspettavamo questo giorno e finalmente è arrivato: viene votato oggi 4 maggio in Commissione Cultura al Senato l’emendamento che introduce l’indennità di discontinuità, misura che riconosce i tempi di preparazione, formazione e studio quali parti integranti del lavoro effettivo per i lavoratori dello spettacolo.

Unita e La Musica Che Gira si sono incontrate durante la pandemia con altre realtà in una comunione di intenti: riformare il settore sul tema del lavoro, sul riconoscimento degli spazi culturali e sulla costruzione di un nuovo paradigma per le imprese culturali e creative. Le due realtà, oltre ad impegnarsi per le misure emergenziali ottenendo aiuti concreti per il settore, hanno dal principio richiesto che la ripartenza trovasse basi solide su un radicale cambio di rotta in ambito legislativo.

Il settore è normato poco e male, da leggi vecchie che non tengono conto dei rapidi cambiamenti ai quali il lavoro in questo ambito è da sempre esposto. L’indennità di discontinuità è solo una delle misure che contribuiscono al miglioramento delle condizioni di chi lavora in questo mondo, ma è di certo il cuore di un percorso di riforma che oggi può finalmente rendere i lavoratori e le lavoratrici meno fragili. Riconoscere le caratteristiche intrinseche del lavoro nel mondo dello spettacolo e la differenza sostanziale che sussiste tra lavoro intermittente e lavoro discontinuo è oggi il primo vero passo del cambiamento. 

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"Oggi è una giornata storica, non c’è un altro modo per definirla", dichiara l'associazione La Musica Che Gira. "Una giornata che arriva dopo due anni che in una dichiarazione non ci starebbero, ma contengono tante cose, da chi ci diceva che nulla sarebbe cambiato a tutte le ore passate su Zoom a lavorare insieme a tante persone che oggi è doveroso ringraziare. Ognuno di loro sa che ruolo ha svolto e quanto sia stato importante".

Riconoscere la specifica natura "discontinua" delle professioni creative era una necessità che per troppo tempo è stata lasciata in disparte, un assurdo cortocircuito per cui era considerato lavoro solo l'atto della performance e non tutta le attività connesse alla costruzione della stessa. In un momento in cui l'industria sta timidamente ripartendo, e dopo aver perso 1/5 dei lavoratori del settore dall'inizio della pandemia, è un segnale importante che va celebrato.

"Oggi festeggiamo non solo l’indennità di discontinuità, ma soprattutto la consapevolezza che che non è vero che le battaglie in questo paese sono perse in partenza, non è vero che il mondo della musica è destinato a rimanere sempre uguale", continua La Musica Che Gira. "Si può fare, perché quando non se ne può più l’unica alternativa valida è cambiare".

Tra le altre dichiarazioni in merito a questo cambiamento normativo epocale c'è quella di Manuel Agnelli, che dice: "Questa è veramente una piccola rivoluzione che, riconoscendo finalmente una caratteristica fondante del nostro lavoro, afferma un diritto. Un diritto che avrebbe cambiato le sorti di molti durante la pandemia, richiesto a gran voce sin dal principio dell’emergenza. Riconoscere l’indennità di discontinuità per i lavoratori e le lavoratrici del mondo dello spettacolo è tuttavia oggi una conquista che non fa dimenticare ciò che abbiamo attraversato ma che almeno non lo rende vano. Grazie a chi si è speso per questo traguardo".

Anche Diodato gli fa eco: "Sono molto felice perché riconoscere la discontinuità è un passo importante e deciso verso la reale comprensione di questo lavoro e quindi verso le tutele necessarie. Sono grato a chi da anni si batte al nostro fianco con forza e determinazione per migliorare la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici di un settore che ha sofferto talmente tanto da rischiare di sparire".

Una battaglia andata a buon fine per riconoscere una volta per tutte la dignità e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori del mondo dello spettacolo, sempre meno precari e sempre più tutelati. Dopo due anni pandemici in cui un sacco di persone che lavorano negli eventi hanno dovuto cambiare mestiere o subire la disoccupazione causata dall'impossibilità di lavorare, oggi finalmente c'è da festeggiare.

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L'articolo L'indennità di discontinuità è legge: cambierà tutto per i lavoratori dello spettacolo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-05-04 15:20:00

Tag: lavoro

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