Italia Wave Love Festival - Livorno

(Systema Solar, Foto di Monelle Chiti)

Dal 21 al 25 luglio: quattro giorni con più di 100 eventi tra concerti, dj set conferenze, e molto altro ancora. Un programma fitto di nomi, numerosi big di livello internazionale ma altrettanti gruppi sconosciuti. Seguiremo il festival dando la priorità a quest'uLltimi, cercando di vedere tutto ed essere ovunnque. Il blog in diretta da Italia Wave, a cura di Michele "Wad" Caporosso e Sandro Giorello.



ore 01:37 non basterebbe Marco Villa ne un'altra ventina di birre a convincermi che Daniele Silvestri, più maturo ok con l'orchestra ok, non c'abbia sfracassato la sensibilità genitale. // Wad

ore 22:33 "ho l'impressione di continua dissolvenza, i punti di forza di questo festival progressivamente sfumano in sottofondo. Quello che resta è drammatucamente simile a tutto il resto. Ma è solo il primo giorno e domani potremmo essere ebbri di gioia e livornanti". Niccoló Vecchia, conduttore di Patchanka su Radio Popolare Network

ore 22:08 Qui si procede mischiando il passato recente e la musica etnica, in breve: patchanka e jungle, africana e Jungle, spagnola e jungle. Insomma, se qui non conosci la jungle non sei nessuno. La gente sembra contenta. // Sandro<

ore 21:46 il mangime. il cibo. I croccantini. la pappa. le crocchette. Gli omogeneizzati. il plancton. ps: uno, dovrebbe chiamarsi Amazigh, sul mainstage canta Bonjour. buongiorno a te, Italia Wave. // Wad

ore 18:55 per fortuna c'è sandro, preciso e giornalistico. io ho presentato, cioè introdotto i cósang e diversidad chiedendo al dj di rimettere Carlos Puebla, per la gente of course. le brigate rosse, colpa del sole eh. A parte tutto il motto sembra essere solo e solamente: voglio solo livornare, livornare livornare! // Wad

ore 18:10 E' parecchio che non vedo un concerto dei Modena City Ramblers, a spanne una dozzina d'anni. Ma ultimamente avevano messo in piedi il tour dove rifacevano per intero "Riportando tutto a casa", speravo che questa data facesse parte di quel tour, almeno conoscevo meglio le canzoni. No, purtroppo no. E le canzoni nuove sono decisamente più brutte di quelle vecchie. Hanno questa abitudine di tenere un'unica parola – spesso contenuta anche nel titolo – e declinarla con aggettivi diversi per tutta la durata del pezzo. Onda: libera, rivoluzionaria, eccetera eccetera (a pensarci bene è una cosa molto dance anni 90). Sempre con gli stessi tempi verbali, con pochi dettagli, poche immagini che si risolvono subito nell'unica che hai sempre avuto in mente da quando avevi 15 anni, ormai consumatissima. Almeno, a mio modesto parere, una frase come "ho venduto orologi alle stelle" ti spingeva in altrove che non conoscevi, invece ora capisci tutto subito, anche perchè ogni brano ha la spiegazione preventiva per far sì che anche i banchi in fondo seguano al passo degli altri. Una su tutte mi piace, "Ebano", storia di un emigrato che prima lavora a Palermo in campo di frutta, poi scappa e inizia a battere a Bologna (una generica Bologna, "lungo i viali" di Bologna, mettici il nome della via, no?). Ma la cosa che proprio dà fastidio non è questo fanatismo per la didascalia, sono quegli sguardi ammiccanti che si lanciano prima pronunciare la tal frase: del tipo guarda adesso che bomba atomica ti sgancio e poi invece è semplice slogan citazionista. Non mi dilungo. Il pubblico c'era, coinvolto, anche parecchi giovani. Hanno ancora una lunga carriera davanti. (ahinoi). // Sandro

ore 17:43 peró tanto rispetto eh! // Wad

ore 17:12 "faceva caldissimo, a mezzogiorno e quaranta un caldo infernale, a metà scaletta sembrava già di suonare da un ora e mezzo, ci siamo divertiti molto, siamo a casa, siamo venuti con le chiavi di casa in tasca, pronti a rincasare e fare la doccia. Purtoppo però ci hanno detto che son finite le birre di Rider". // Ema, bassista dei Bad Love Experience

ore 16:55 con tutto il rispetto, ma: non me li sono mai cagati i Modena City Ramblers. // Wad

ore 16:06 "la città di Livorno ormai è pronta ad ospitare il festival e lo fa sempre meglio ogni anno. Già da ora la partecipazione del pubblico è ottima, il clima tra gli addetti ai lavori è già parecchio rilassato, ci stiamo divertendo, e come ogni anno abbiamo la possibilità di scoprire le nuove realtà anche italiane affiancate ad alcune tra le più importanti band internazionali, in una mescolanza di generi musicali differenti specchio di un Italia che musicalmente sta cambiando" //Carlo Chicco, da quindici anni presentatore del Wake Up Psycho Stage

ore 15:32 I livornesi sono un popolo cordiale, vago in giro in cerca di un negozio aperto e ai primi che chiedo dove posso trovare del dentifricio mi risponde una signora: poverino, eh giustamente, ma qui in negozi li aprono tutti alle 6, sei all'Italia Wave no? Sembra che la città si sia un mimino più rilassata nei confronti della manifestazione. Due anni fa se chiedevi un'indicazione a) capivano subito che eri del festival, erano attenti a dettagli come pass, opuscoli con il programma, ecc ecc b) ti guardavano da testa ai piedi per capire se eri un punkabbestia (vero nemico da cui difendersi) e dove stavi nascondendo il cane c) ti rispondevano in fretta sperando che tu te ne andassi subito. Certo di polizia in giro oggi ce n'è parecchia. // Sandro

ore 15:11 abbiamo macinato i primi 3-4 chilometri per ritirare i lasciapassare. sul palco ora un pó di cultura geografica generale, dall'Iraq alla Francia. Tra poco il systema solar (Colombia) ci brucerà tutti. E la mia pelle è già da un pó che screpola. //Wad

ore 13:12 se veramente pensate che recensiró il festival Italia Wave per i pigri e svergognati che non escono di casa, siete solo dei pazzi presuntuosi. Ma diciamo che ci sguazzeró dentro al posto vostro. Ora sul palco wake up c'è un gruppo convinto e determinato, ma sono appena arrivato, fa caldissimo e questi non so proprio chi cazzo sono. //Wad

ore 10:50 Hanno spento l'aria condizionata. Se posso permettermi, controllore, ora fa un po' caldo. Wad dorme, io no. Entrambi abbiamo un alito che tiene lontano le zanzare, anche quelle più agressive. Siamo in arrivo a Carrara Valenza, dicono. Per Livorno ci vuole ancora un po'. // Sandro

ore 7:11 Spegnete l'aria fredda in questa merda di treno che non si riesce a dormire. //Wad


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L'articolo Italia Wave Love Festival - Livorno di Redazione è apparso su Rockit.it il 2010-07-21 00:00:00

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