Il live report della seconda tappa del Jack On Tour, con Selton, Ghemon, Dente e tanti altri

Dietnam ci racconta la seconda tappa del Jack On Tour, con i Selton (&friends) al Magnolia di Milano

I Selton sul palco del Jack On Tour
I Selton sul palco del Jack On Tour

"Una serata di cover dei Beatles": ecco come ho venduto il concerto dei Selton (e svariati ospiti) per il Jack On Tour di Jack Daniel's alla mia amica Denai, per convincerla a venire con me al Magnolia. Sotto la pioggia. Con le strade ancora mezze coperte di neve. Con un freddo porco. In motorino. Da San Siro. 18 km andare, 18 tornare.
"Beatles" è sempre la parola magica e i Selton hanno eseguito alla perfezione il compito assegnato: non mi divertivo così tanto a un concerto da mesi. Era la prima volta che vedevo il quartetto in azione e m'hanno fatto cadere la mandibola più e più volte. Ogni volta che provavo a raccoglierla succedeva qualcosa di incredibile, come l'arrivo di Walzer Carluccio (chi cazzo è Walzer Carluccio?), da venerdì scorso mio nuovo artista italiano preferito. Dovreste anche voi provare l'ebbrezza di sentirlo cantare "Oh darling" (scrivere questa cosa dopo tutti questi giorni sicuramente mi farà sbagliare il chi-ha-cantato-cosa, ma amen). Non che gli altri ospiti (Dente, Divi dei Ministri, Ghemon e Gianluca De Rubertis) siano stati meno bravi, ma Walzer credo abbia fatto esclamare a tutti un sentito "Oddiochièstogenio?".

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Ghemon sorprendente durante "Something" (sorprendente soprattutto perché non sapevo cosa aspettarmi da lui, e sentirlo cantare una delle due o tre canzoni che preferisco al mondo mi ha piacevolmente colpito), Dente totalmente a suo agio nei panni di Lennon per "Jealous Guy" (e poi impegnato a tirare giù il Magnolia con "Piccola sbronza"), Divi enorme su "Helter Skelter" (sapevo l'avrebbe fatta lui, lo sapevamo tutti) e, soprattutto, su "With a little help from my friends" nella versione di Joe Cocker. E De Rubertis? Lo preferisco dietro alle tastiere piuttosto che alla voce, quindi voto positivo anche per lui.
Ammetto di aver pensato, per tutta la durata del concerto, a quanto tutto faccia schifo paragonato ai pezzi dei Beatles. Tutto, non solo in ambito musicale: anche la pizza fa schifo se paragonata ai Beatles.
E il merito di questo pensiero stupendo, durante la tappa milanese di Jack On Tour, è stato sicuramente dei Selton: sono stati perfetti e impeccabili dal primo all'ultimo secondo. Hanno fatto quello che andava fatto: suonare e cantare da paura. Hanno divertito tutti e si sono divertiti forse ancor più del pubblico (e vi giuro che noi, da 1 a 10, ci siamo divertiti 16).
Vorrei un intero tour di "I Selton rifanno i Beatles" con 60 date al mese a non più di 18 km da casa mia, possibilmente senza neve o pioggia. Il freddo porco invece non mi dispiace. Ah, ovviamente il tutto è finito con "Hey Jude": tutti sul palco, pubblico in delirio, urla, pianti, lacrime, bestemmie di felicità, bimbi concepiti in mezzo alla sala, LSD, siamo più famosi di Gesù, evviva tutti, grazie.

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L'articolo Il live report della seconda tappa del Jack On Tour, con Selton, Ghemon, Dente e tanti altri di Massimo "Dietnam" Fiorio è apparso su Rockit.it il 2015-02-06 00:00:00

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