Tortellini, Cbd e Ibrahimovic: è tornato Jack the Smoker

Il rapper della Machete pubblica dopo quattro anni "Ho fatto tardi", un romanzo della periferia milanese tra partitelle per strada e mattinate in hangover. Perché meglio di Pioltello e degli anni '90 c'è solo Miriam Leone...

Ho fatto tardi, ammette Jack the Smoker: per la precisione quattro anni. Tanti ne sono passati dal suo ultimo disco, il suo secondo solista e il primo per Machete, Jack uccide, con i feat. dei compagni di crew Salmo e Nitro e il lavoro di Dj Slait dietro. In mezzo il successo di Machete Mixtape 4 e il lavoro di producer, fonico di studio e talent scout (la "selezione" di Dani Faiv presso il gruppo sardo-milanese è merito suo).

Il 3 luglio è uscito il suo nuovo lavoro, per Arista/Sony Music Italy: Ho fatto tardi, appunto. Sono 13 brani, le produzioni sono sue, del "suo giro" (Low Kidd, Strage) e poi di Big Joe, Venerus e Mace e altri. Ci sono i feat. di Dani Faiv, Nitro, Lazza, MadMan, Izi e Jake la Furia. 

Le sue parole non sono quelle che ti potresti aspettare da un rapper che affila parecchio le rime – la sua storia parte nei primi anni 2000 come voce del gruppo La Crème e inizia a imporsi con i freestyle al 2TheBeat – e rendono nuova e interessante la prospettiva con cui guardare al disco. “Le mie giornate da bambino erano per strada: pallone, bicicletta e parchetto. Quando mia madre mi chiamava dalla finestra le dicevo che sarei tornato subito, poi in realtà scomparivo per ore. Camera mia mi sembrava una prigione, perciò appena potevo scappavo", racconta.

E aggiunge "le serate in compagnia finivano quasi sempre male e la mattina dopo, in hangover, mi maledicevo esattamente come avevo fatto la sera prima, e quella prima ancora. Questo disco è la fotografia di questi momenti di libertà, di felicità fatta di vita di provincia, la mia provincia, lontano dai riflettori della città. È un omaggio alla purezza di questa vita, ai rapporti veri e totali, e nello stesso tempo una critica ai ritmi frenetici che oggi ci condizionano in tutto.” 

Insomma, c'è del biografico. Vale la pena metterlo al muro, così non potrà mentire.

Fai che a inizio anno mi sono detto: "dopo un 2019 di merda, finalmente sarà un anno paura, oltre tutto pieno di live".


Sicuri? Con sto caldo...


Ma per fortuna i file di backup di Logic sì.


Buono il Bacio Perugina?


Processo per direttissima subito. Pensa che ho fumato cbd per tipo un anno e mezzo...


E comunque il nuoto è uno sport completo.


Questa mi ricorda il tatuaggio di un amico: prima era “you are my love”, poi cancellato e tramutato in “you are just another hoe”... poesia!


Questa è molto Jack The Smoker come wordplay (infatti ho una barra simile in un pezzo con i Linea 77).


Tipico discorso, poi però venite tutti a vivere qua.


Io a quello Rossonero.


La colazione dei campioni, molto Pioltello anni '90.


Gentilmente levatemela dalla pubblicità di Now Tv prima di ogni video riassunto delle partite della Serie A.


Questa è benzina, io mi dò fuoco”.


Amen.


Primo comandamento…

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L'articolo Tortellini, Cbd e Ibrahimovic: è tornato Jack the Smoker di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2020-07-07 10:50:00

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