Jovanotti negli stadi: è proprio qui la festa

Più di due ore di musica, effetti speciali, cinema, ballo e facce sorridenti. È proprio qui la festa.

- Foto di Starfooker

L'effetto che fa uno stadio strapieno di gente di tutte le età che canta e si muove all'unisono per ore ed ore non è facile da raccontare: lo sa anche Jovanotti, che ieri sera ha debuttato a Milano allo Stadio Meazza per la prima delle tre date del nuovo tour di "Lorenzo2015cc" con la faccia di chi ancora non credeva fosse davvero possibile.

Primo soldout di tre che porterà un totale di 140.000 persone a vedere uno degli spettacoli più belli e innovativi del pop italiano, innanzitutto per le tecnologie utilizzate e per l'incredibile struttura del palco: un led wall davvero enorme (circa 800mq) a forma di fulmine, che si estende anche sul prato in mezzo alla gente, incrociato a sua volta da una lunghissima passerella orizzontale illuminata che permette a Cherubini la massima mobilità tra il pubblico in tutte le direzioni possibili. 

Proprio dal led wall parte lo spettacolo, aperto da un corto ambientato nel 2184 in cui Jovanotti è un cuoco di un diner americano e futuristico che si licenzia per venire ad esibirsi a Milano (nel mentre anche un'Ornella Muti in versione fatina che gli infonde un po' di motivazione); durante tutta la durata del concerto verranno proiettati altri corti, fumetti ("La bionda e il gorilla" disegnato da Davide Toffolo) e animazioni psichedeliche e cartoonesche (Cartnook Network è non a caso il partner creativo del tour), accompagnate da effetti speciali, come le lucine in 3D a cascata sul pubblico durante "Scintilla", il pezzo forse più sperimentale e bello dell'ultimo disco.

Il concerto si apre con "Penso Positivo", una canzone di 21 anni fa: una scelta molto significativa, quasi uno statement artistico che mette in chiaro che Jovanotti è "quella cosa lì", lo è sempre stato e sempre lo sarà: musica che parla di amore, energia e positività, con buona pace di quelli pronti ad alzare il sopracciglio per motivi che, in fondo, non interessano davvero a nessuno. 
I pezzi si susseguono con un ritmo serratissimo (in scaletta si contano più di 30 brani) che lasciano poco spazio alle chiacchiere e molto al sudore e al movimento (Jovanotti non avrà una voce fantastica, ma ha dimostrato di essere un ottimo ballerino), arricchito anche dagli spettacolari cambi d'abito realizzati appositamente per il tour dalla Maison Valentino e Costume National.


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Contrariamente a quanto annunciato ai tempi dell'uscita del disco, il concerto è stato molto incentrato sui pezzi più recenti della carriera di Cherubini: su "Sabato" e su "Il più grande spettacolo dopo il Big Bang" sembrava che gli spalti crollassero letteralmente, per poi trasformarsi in una vòlta stellata di iPhone durante le ballate ("Fango" e "Ora" su tutte).
La band (anche lei opportunamente mascherata) ha seguito la scaletta in maniera magistrale, dalla sezione di fiati al nuovo giovanissimo chitarrista assoldato solo qualche mese fa: quasi tutti i pezzi finivano per sciogliersi in una pasta afro che li legava l'un l'altro, e che ha reso anche i tormentoni più consumati qualcosa di nuovo, inedito e interessante. 
A proposito di tormentoni, bellissima l'esecuzione di "Non m'annoio" durante la quale Lorenzo è rimasto completamente immobile al centro di una colonna di luce bianca, quasi un ologramma, a snocciolare rime su rime su di una base cruda ed essenziale. Dopo qualche minuto lo ritroviamo invece con una lunga gonna a roteare su sé stesso a mo' di derviscio per far rullare i tamburi de "L'ombelico del mondo", e subito dopo travestito da cowboy glitterato per "Serenata rap". Così avanti dritti per più di due ore di musica, effetti speciali, costumi, cinema, ballo e migliaia di facce sorridenti: gli inciampi non sono mancati (microfoni rotti, voce un po' calante in alcuni passaggi, i cameo di Fiorello e Carlo Conti molto evitabili), ma è stato uno spettacolo davvero unico del suo genere in Italia, bellissimo, divertente ed emozionante. La festa, ancora una volta, è proprio qui. 

 

 

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L'articolo Jovanotti negli stadi: è proprio qui la festa di Nur Al Habash è apparso su Rockit.it il 2015-06-25 00:00:00

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