Lana Del Rey è la diva che la Versilia aspettava da troppo tempo

Qui ha chiuso la sua carriera Mina e ha suonato Liza Minnelli. In perfetto equilibrio tra sfarzo e decadenza, questa terra è stata il set perfetto per il live di questa meravigliosa star. Capace di portare 17mila persone a un festival in 6 giorni. Il nostro racconto

Lana Del Rey a La Prima Estate, foto di Laura Casotti
Lana Del Rey a La Prima Estate, foto di Laura Casotti

Al parco Bussoladomani di Lido di Camaiore, in 17mila hanno assistito a uno degli eventi pop dell'anno: il concerto "a sorpresa" di Lana Del Rey che mancava nel nostro paese dal 2018. Un colpo di testa della cantautrice americana dedita all'Hollywood sadcore che dopo il concerto al festival di Glastonbury in cui si è presentata con 45 minuti di ritardo, ha deciso già che era da queste parti di suonare alcune date aggiuntive in Europa, la prima proprio in Italia. Se la sono accaparrati in extremis quelli del festival La Prima Estate, che era già finito dopo aver chiuso la stagione  con nomi di livello assoluto: Jamiroquai, Alt-J, Bon Iver, Kings of Convenience

La comunicazione a tempo di record, lunedì 26 giugno, annunciava il concerto straordinario domenica 2 luglio, e i fan sono completamente impazziti. Come accade nell'epoca dei social polarizzanti, anche stavolta i commenti si sono divisi in due tronconi: quelli del "La notizia più bella della mia vita" e quelli del "Delinquenti vergogna ce lo comunicate una settimana prima", e hai voglia a spiegare a questi ultimi che la decisione non è certo de La Prima Estate ma dell'artista, che da vera ultima diva ha deciso di fare una cosa inedita, una follia che il pubblico presente ha adorato. 

Foto Sebastiano Toma
Foto Sebastiano Toma
 

Un annuncio del genere ha portato con sé anche un bel po' di commenti riguardo la location troppo lontana per alcuni fan, ma questo riguarda soprattutto i milanocentrici, abituati ad avere i concerti a portata di scooter. Gli altri sono stati ben contenti che il concerto fosse nel centro Italia, nell'area che in passato ha ospitato il mitico tendone a Lido di Camaiore che ha ospitato da James Brown a Liza Minnelli, fino all'ultimo concerto di Mina del 1978, entrato a pieno diritto nella leggenda. Probabilmente, anche il concerto di Lana Del Rey avrà la stessa sorte, perché una popstar di tale grandezza annunciata in meno di una settimana che già dal primo giorno vende 8mila biglietti e che alla fine arriva a più del doppio, è un risultato incredibile per un evento con così poco margine di organizzazione per i fan.

Ecco: i fan. Pensavo erroneamente che Lana Del Rey avesse una fanbase soprattutto di trentenni, visto che il suo album più celebre, Born To Die, è stato pubblicato più di dieci anni fa. Sono stato stupito dall'affluenza di teenager che hanno affollato il pit e tutta l'area, conoscendo ogni canzone a memoria, ma poi ho scoperto che Lana è una diva anche su TikTok. Outfit che vanno dal ballo di fine anno dei film americani a qualcosa di simile a Midsommar, per un Coachella tirrenico al sapore di salmastro, che Lana Del Rey definisce "The best fuckin' place I've ever been". Insomma, la portata di Lana Del Rey è ancora così potente un bel po' di guerrieri della luce si sono accampati davanti all'area già dal giorno prima, per potersi accaparrare la prima fila, per uno sguardo, un bacio volante, un contatto visivo con lei.

Foto Sebastiano Toma
Foto Sebastiano Toma

Il concerto di Lana Del Rey del 2023 sembra un musical sulla vita e sulle opere di un'artista decadente e fieramente pop, che mischia influenze urban col cantautorato hollywoodiano degli anni '50, con dei testi esistenzialisti, tristi da fare il giro e diventare inni. Born to Die, Ultraviolence, Cherry, Young and Beautiful, Summertime Sadness, Chemtrails Over the Country Club, Ride, Blue Jeans, mentre le ballerine sembrano uscite fuori da Euphoria, la band non sbaglia un colpo, le tre muse coriste hanno delle voci incredibili e lei diveggia tra la scalinata, il centro, i lati del palco, la toeletta in cui viene pettinata live mentre canta e l'altalena fiorita, con la sua voce super sexy da Jessica Rabbit sotto pastiglie. Alla fine, com'è ovvio, Video Games, la canzone che l'ha fatta conoscere in tutto il mondo, provincia di Lucca compresa.

Lana gioca a interpretare Marilyn prima e dopo lo show ma anche la Gloria Swanson di Viale del tramonto, un'eroina lynchana come Lula di Cuore selvaggio o Dorothy di Velluto blu e, a volte, una semplice ragazza ricca e depressa newyorkese finita a Los Angeles tra spleen, mare, ragazzi con cui ha relazioni di dipendenza emotiva e estasi, glitter and doom. È tutto vero, è tutta finzione, proprio come nei film.

Per un concerto del genere, comunicato con una settimana di preavviso (pensate che per la data italiana di Taylor Swift del 2024 mettono i biglietti in vendita un anno prima), non dev'essere stato facile neanche trovare chi aprisse uno show così grosso. Sono state scelte Laila Al Habash e Maria Antonietta che hanno scaldato i fan, parlando anche del loro rapporto con la musica di Lana Del Rey, e di quanto si fossero sentite privilegiate ad essere lì. Alla fine l'hanno anche conosciuta, come dimostrano i selfie scattati insieme a lei. Brave entrambe, non era facile, se la sono cavata nel migliore dei modi.

 

 
 
 
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Insomma, tutto perfetto? Nì. Al netto della performance eccellente sul palco, l'impianto audio del festival non è riuscito a raggiungere decentemente tutte le aree, quindi sotto palco i bassi sono entrati in distorsione mentre già fuori dal pit si faticava a sentire bene, e questo non c'entra col poco preavviso, anche durante le serate "normali" del festival ci sono stati problemi di audio. Servirebbero delle torri di ritardo per un audio più distribuito. Perché il festival cresca davvero sarebbe necessaria un'organizzazione meno casereccia: uscite ed entrate vanno segnalate ben visibili, ad esempio. Poi una preghiera: i concerti vanno visti quanto più possibile centrali, evitate di costruire una terrazza di metallo nel mezzo del parco che toglie la visuale a tutte le persone rimaste indietro, anche solo per rispetto di chi ha acquistato un biglietto superiore ai 50 euro che rischia di essere vanificato da un'acustica non adeguata e una visibilità decisamente ridotta. Una volta apportati certi accorgimenti, La Prima Estate può diventare uno dei festival più belli d'Europa. Ci ritroviamo la prossima estate, stessa spiaggia, stesso mare. 

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L'articolo Lana Del Rey è la diva che la Versilia aspettava da troppo tempo di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-07-03 10:42:00

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