Lettera di una quindicenne alla musica italiana

“XXI secolo. Guerra, cambiamento climatico, inclusività, pandemia: voi artisti ne parlate abbastanza?“. Ve lo chiede Cecilia, e con lei tanti giovani e giovanissimi che stanno cercando di costruirsi un’opinione sul mondo anche attraverso la musica. Con grande fatica

Vista sul cortile di un liceo di Milano - marzo 2022
Vista sul cortile di un liceo di Milano - marzo 2022
17/03/2022 - 14:50 Scritto da Cecilia Pons

Cecilia Pons ha quindici anni. Frequenta il secondo anno di un liceo linguistico in provincia di Milano. Ci ha inviato una lettera che pubblichiamo integralmente.

Circa tre settimane fa è riesplosa la crisi russo-ucraina, che ormai è diventata guerra. Una situazione veramente brutta e complicata, come ogni conflitto. E allora perché così poche stories, così pochi post? Perché così poche opinioni da parte di voi artisti? È meglio non schierarsi? È meglio restare ognuno nel suo per paura di perdere qualche follower? È meglio far finta di niente? 

Oltre la guerra, ci sono altre questioni importanti che da qualche anno a questa parte mi stanno (e ci stanno) sempre più a cuore: climate change, razzismo, parità di genere, DDL Zan, inclusività. Certo, è vero: molti personaggi pubblici parlano di tutto questo e si espongono, ma ciò che accomuna noi ragazzi e ragazze è la musica. Ecco perché anche (e soprattutto) quello che pensate voi artisti ci interessa. Ecco perché credo sia limitativo condividere solo le date del tour sold out, il disco d’oro o di platino che sia.

La maggior parte di noi adolescenti ha Instagram; lo apriamo tutti i giorni per vedervi, seguirvi, farci anche un po' i fatti vostri. In queste tre settimane avrò visto forse cinque ricondivisioni in tutto di post a sostegno dell’Ucraina. Francamente un po' pochine per delle persone che, in quanto artisti, dovrebbero essere i più sensibili e reattivi a ciò che accade intorno, a noi, nel mondo. Tanto più oggi, che possiamo sapere tutto di tutti grazie ai social. 

Voi artisti avete il potere di far arrivare un’idea, un pensiero, una riflessione a tantissima gente. Avete il privilegio di farvi vedere e ascoltare da un sacco di persone in un tempo brevissimo.

L'altro giorno ho messo like a un post di Blanco, dopo dieci secondi dalla sua pubblicazione. Sono andata a vedere, quindi, se il mio like fosse stato il primo, curiosissima, ma sono rimasta molto delusa quando ho scoperto che con me, altre 50 persone avevano messo like in quei dieci secondi. Quest'episodio mi ha fatto ragionare su una cosa: vi basta davvero poco per far arrivare il vostro messaggio a tantissime persone, artisti e artiste. Soprattutto ai giovani e alle giovani che stanno cercando di costruirsi un’opinione.

Ecco perché vi chiedo, e con me vi chiediamo tutti e tutte: postate, ricondividete, esponetevi, diteci cosa ne pensate. Abbiamo bisogno anche di questo oltre che della vostra musica.

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L'articolo Lettera di una quindicenne alla musica italiana di Cecilia Pons è apparso su Rockit.it il 2022-03-17 14:50:00

Tag: scuola

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