Ma dove vanno gli Psicologi

Da una parte Kvneki e la sua fascinazione per gli Strokes, dall'altra Drast che prosegue sul solco dell'urban pop. Abbiamo analizzato i primi passi delle carriere soliste del duo, per capire quali saranno i prossimi

Gli Psicologi dal vivo al Carroponte, a Milano - foto Starfooker
Gli Psicologi dal vivo al Carroponte, a Milano - foto Starfooker

È difficile trovare una spiegazione, ma Roma per qualche motivo ha un potere divisivo sulle coppie musicali, portando a traumi nazionali irreparabili. Già Franco 126 e Carl Brave hanno causato un vuoto tremendo nella vita di molti che, ne sono abbastanza certa, stanno ancora facendo un percorso di psicoterapia collettiva per uscirne mentre alle feste cantano in lacrime Sempre in Due (canzone con il nome meno lungimirante di sempre). In ogni caso, non ma la sento di criticare questa reazione.

Anche se per fortuna in una modalità differente e senza portarsi dietro ipotesi di complotto per la momentanea separazione, l’altro duo romano, quello che si è preso i cuori di tutti negli ultimi quattro anni, ha deciso di optare per una pausa. Stiamo parlando degli Psicologi, quelli che hanno scritto circa cinque o sei inni generazionali negli ultimi anni e che in tutta Italia hanno avuto un successo clamoroso. Nessuno scioglimento, sia chiaro, solo il prendersi un po' di spazio per coltivare qualcosa di proprio.

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Lo ammetto, e per questo merito un po’ di biasimo, non sono mai stata una fan sfegatata del duo: abbiamo la stessa età, frequentavamo spesso gli stessi posti, ma nel momento in cui hanno iniziato a fare breccia in tutte le classifiche, rimanevo sempre poco convinta. Non che non ne riconoscessi la bravura; mi è capitato di vederli live (niente da dire, a piangere si piange e dalle prime alle ultime file nessuno è rimasto fermo), ma ho cominciato a trovarli molto interessanti solo nel corso dell’ultimo anno, quando mi sono resa conto che la fase di una prima maturità stava arrivando anche per loro.

Questo 2023 però inizia non all’insegna di nuove glorie degli Psicologi ma sotto il segno di Lil Kvneki e Drast, due identità personali per due progetti solisti alla ricerca di nuove sperimentazioni. Non frutto di una rottura definitiva (evitiamo i gossip), ma una scelta presa per avere una pausa di riflessione, per trovarsi, ritrovarsi, ricostruirsi. Chi è il migliore, chi è il più interessante? Non sono queste le domande che mi appassionano, anche perché se sono arrivati fino a questo punto in coppia vuol dire che entrambe le metà hanno la loro forza.

Lil Kvneki è stato il primo ad uscire, a metà dicembre, con la sua Solo come un cane; in realtà, non è del tutto solo, perchè al suo fianco (anche in vista di futuri live) ci sono i The American Boyfriends. La scelta è stata quella di allontanarsi in modo netto dal mondo sonoro che circondava gli altri lavori con Drast, salutando il pop per avvicinarsi al sound alternative rock inizio duemila dei The Strokes. Un pezzo che è anche una valvola di sfogo, senza più rap ma con un cantato intenso in grado di raccontare tutto il risentimento e la solitudine, le sigarette fumate e le attese.

Manca forse un po’ di forza nel testo che avrebbe potuto far esplodere del tutto la canzone, ma quello che non c’è nelle parole viene compensato dall’attitudine dell’artista. La prima volta che l’ho ascoltato sono rimasta stupita, e non poco: non mi aspettavo una direzione simile, che trovo interessante e che immaginata live potrebbe funzionare bene. Eppure sembra chiara, come conferma Domani, singolo in uscita il prossimo venerdì e con l'appena annunciato feat. di VillaBanks: chitarrine dritte da estate californiana, parole smangiucchiate su una melodia supertrascinante, voce "da schiaffi" il giusto. 

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Il video che accompagna Solo come un cane, con la sua ironia, mostra un’ulteriore sfaccettatura del progetto: una band che aspetta di suonare in un locale e dopo una giornata passata a provare, non può più esibirsi per mancanza di pubblico. Paradossale per qualcuno che qualche mese prima ha riempito il prato di Rock in Roma.

Drast, con la sua Lontanissima, rimane molto più vicino all’urban pop sperimentato con gli Psicologi. La canzone sembra essere connessa ancora ai lavori precedenti, anche per le atmosfere nostalgiche e le immagini del passato che tornano a tormentare il presente. Forse si tratta di un ponte per arrivare più lentamente verso nuovi territori, a differenza del salto netto di Lil Kvneki. Scelta meno rischiosa ma comunque comprensibile, considerando anche la bella produzione del pezzo. Infatti, come ci mostra il video, Drast ha deciso di non prendersi solo una pausa, ma anche di andare a cercare la sua nuova identità tra le strade di Londra. I ricordi si intrecciano nel testo, certo, ma quello che abbiamo di fronte è un nuovo percorso, una nuova consapevolezza, che riparte dai Rex Studios, oltremanica, dove il pezzo è stato registrato. Lontanissima funziona, “e come potrebbe non funzionare? Stai sempre parlando di Drast, ricordatelo” mi dice un amico; anche questo è vero. Pensando ad un’ottica di numeri e classifiche, è il brano tra i due che più potrebbe catturare l’attenzione in Italia.

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I video, facendo un esame più generale dei due progetti, sono molto interessanti: mentre Lil Kvneki si è circondato subito di una band, mostrando una nuova molteplicità e raccontando non la storia di musicista ma di un insieme, Drast ha scelto di raccontarsi da solo, centro stabile di immagini che gli turbinano attorno mostrando frammenti della sua identità.

Quello che mi lascia un po’ in dubbio, è quello che potrà succedere una volta usciti i dischi su cui entrambi stanno lavorando. Come saranno accolti? Che succederà quando torneranno a collaborare e avranno alle spalle due mondi sonori quasi opposti? Come potranno ritrovare un punto di incontro? Nonostante tutto, mi sembra che la scelta sia stata accolta con una discreta tranquillità da tutti i fan, in realtà contenti di ricevere doppie pubblicazioni da parte dei due artisti. Prevedere il futuro non è ancora un’abilità che mi compete, e considerare solo i numeri non è qualcosa di così interessante come potrebbe sembrare, quindi quello che più mi preme dire è che ci troviamo di fronte a due progetti validi, con un passato che però già conosciamo bene: quindi, perché pensare già a tutto quello che potrebbe succedere e a quello che è stato quando nel frattempo possiamo goderceli entrambi a palla in cuffia?

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L'articolo Ma dove vanno gli Psicologi di LucreziaLauteri è apparso su Rockit.it il 2023-01-18 10:30:00

Tag: roma

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