MI AMI 09: I Commenti delle band

(Il pubblico del Pertini - Foto di Paolo Proserpio)

Abbiamo chiesto ai gruppi del MI AMI 2009 di darci un loro commento personale su questa quinta edizione, giusto qualche riga. Hanno risposto in molti, quasi nessuno ha rispettato il limite di battute. Ecco cosa ne pensano del Festival della Musica Bella e dei Baci.



BEATRICE ANTOLINI
Beatrice: Il MI AMI è stato uno specchio per guardare dentro una delle tante me. Ed ho scoperto che sul palco ci si può anche emozionare di gioia. Cioè che ho questa me in me. Bello no?

Tommy (percussioni): La cosa che mi ha fatto più piacere è stata l'attenzione del pubblico, soprattutto dei colleghi. E' una vera ricerca di ispirazione reciproca, e mi sembra che il tutto avvenga in un clima di supporto e non di competizione.

Enrico (tromba): Una bella e importante esperienza di condivisione di pensieri, idee e stili delle variopinte realtà musicali della scena indipendente.

Federico (chitarra): Al MI AMI ho respirato un'aria non più di "indipendenza" ma di autonomia, sia nel bene che nel male. Io, di sicuro, ho amato e non ho amato.

Luca (basso): Sono rimasto piacevolmente colpito dall'eccezionale affluenza di persone, che è la prova tangibile di un pubblico sempre più ricettivo alla qualità. E' di sicuro uno stimolo, e il riconoscimento di tanti sforzi da parte di band, che forti della propria indipendenza, sono riuscite a creare una realtà tangibile.

Enzo (batteria): MI AMI: vero specchio della realtà musicale indipendente italiana?

BLAKE/E/E/E
Musica importante a Milano. Musica importante di Milano. Musica che si scontra con le possibili trombe d'aria e ci fa accomodare non più sulla collinetta, ma nella capannetta. Il sabato pomeriggio diviso tra il banchetto Unhip e tutti i ciao come va? come stai? quanto tempo ti trovo in forma. Il sabato sera a sfuggire al cane con tre zampe e il nostro linecheck cronometrato. Fuori non si sa che tempo ci sia, ma dentro c'è un bel caldo, ci sono un sacco di teste che si muovono e noi ci divertiamo. E improvvisiamo. E sudiamo. Oltre ai baci, almeno questo.

DENISE
Salerno-Milano solo andata. Il furgone è carico di meraviglie e a farci compagnia solo alcune compilation con i pezzi più trash di fine anni 80/90. Senza vergogna, con "meu amigo Charlie Brown", finalmente arriviamo. Tocca a noi. Saliamo sul palco della collinetta. Tra i sorrisi rassicuranti del pubblico e milioni di bolle di sapone il live vola quasi insieme ai palloncini. Larsen è stato un po' dispettoso, è vero, ma ci siamo tanto amati. Musica, baci e condivisione, se non è amore questo, cos'è?

EL CIJO
Primo giorno di festival. Siamo arrivati nel pomeriggio, verso le cinque. Non pioveva. All'ingresso ci hanno consegnato i pass eccetera. Ci hanno detto che sarebbe piovuto. Abbiamo parcheggiato la macchina. Non sapendo che fare abbiamo aspettato, qualcuno si è preso una birra. All'interno del Magnolia l'organizzazione si dava da fare. I tecnici, perplessi, erano a torso nudo. C'era fermento a causa della pioggia imminente. La maggior parte dei banchetti era stata spostata all'interno del locale, al riparo. si è messo a piovere, prima piano poi forte. ci hanno detto che l'orario del nostro concerto sarebbe slittato di un'oretta. Così è stato. Il palco della collinetta era ormai allagato. Cambio palco. I tecnici a torso nudo hanno allestito un nuovo palco, al coperto, in pochissimo tempo. Ammirevoli. Quando hanno aperto i cancelli è entrata un'onda (anomala?) di gente. C'è sembrata gente entusiasta e piena di aspettative. Ci siamo augurati di essere all'altezza di quelle aspettative. Ecco, i primi gruppi hanno cominciato a suonare. Soundcheck, concerto, soundcheck, concerto, nel backstage si incrociavano sguardi. Il motto era: "fare veloce, fare bene, è tutto ok". Siamo saliti sul palco aler ego della collinetta intorno alle nove. Il pubblico, curioso, si è avvicinato. D'improvviso abbiamo sentito caldo.

GARBO
Intanto grazie ancora di cuore per averci invitato al festival.

Peccato per le condizioni climatiche che purtroppo hanno penalizzato non poco la nostra esibizione.

Parlo a nome mio e di Garbo ovviamente, siamo consapevoli degli sforzi organizzativi e abbiamo vissuto solo in parte il vostro impegno profuso nel coordinare un Festival così imponente e frequentato, ci resta un pizzico di amaro in bocca in quanto sebbene fosse evidente che il tempo non fosse clemente, il trasbordo della struttura al coperto è stata tardiva e non ci ha permesso di effettuare in modo tranquillo la prova dei suoni, e questo purtroppo ha penalizzato non poco il Live.

Rappresento Garbo, un artista con trentanni di carriera e circa 16 dischi all'attivo a titolo personale avrei gradito un cambio del palinsesto e magari un esibizione sul palco Pertini anche non Head Liner, dico questo perchè sebbene abbiamo accettato le vostre condizioni e lo spirito easy del MI AMI mi aspettavo un Palco (la Collinetta) + idoneo e soprattutto coperto.....:-)))) Questi appunti spero verranno accolti a titolo costruttivo e che venga apprezzata l'onestà con il quale li espongo, mi devo ripetere nel ringraziarvi per tutto, dall'accoglienza all'ospitalità e soprattutto di aver scelto un Artista tra i primi a comprendere l'importanza dell Autoproduzione e della VERA indipendenza Artistica e Lavorativa. Per ogni cosa sono a vostra completa disposizione e spero ovviamente in collaborazioni presenti e future...

I GANZI
Arrivare al MI AMI è stata un'esperienza sicuramente memorabile per noi "Ganzi" di Firenze. In 5 anni di attività, suonando con un genere un po' particolare (il beat italiano) ovvero con un circuito ristretto anche se molto interessante, mai ci saremmo sognati di poter presenziare ed esibirci nel primo festival indipendente italiano. Certo, abbiamo suonato negli eventi piu' grandi in Italia per quanto riguarda l'ambiente 60's, ma questo era un'altra cosa!

E tutto è stato perfetto a nostro avviso: la disponibilità e la professionalità di chi ci ha concretamente lavorato, il pubblico (abbiamo visto ragazzi che cantavano le nostre canzoni...mah!), ma soprattutto l'atmosfera, un'atmosfera che avevamo vissuto solo come spettatori in tante altre situazioni. Insomma, chissa' cosa avrebbero pensato gli artisti che realmente diedero vita ad una delle rivoluzioni più forti ed innovatrici della storia della musica? Abbiamo provato a portare al MI AMI un po' di quella spensierata grinta, quel desiderio di cambiare e di ribellarsi che era prorprio dei ragazzi che suonavano nelle cantine alla fine degli anni 60... ci siamo riusciti?

Un po' di ribellione beat ci vorrebbe davvero, a nostro avviso! W IL BEAT e W il MI AMI e ABBASSO I MATUSA! :)

GAZEBO PENGUINS
A un certo punto si è dietro al palco della fu Collinetta. C'è un ragazzo, rasato con un cappellino, con una folta barba solo sul mento. Ci guarda.

- Voi suonate?

- Sì
- Fantastico. Quanti siete?

- Siamo in 3, chitarra basso e batteria.

- Fantastico. Usate la roba che c'è sul palco?

- Sì
- Fantastico. – si gratta la barba – C'è pochissimo tempo. Quanto ci mettete a fare il cambio palco?

- 3 minuti.

- Fantastico.

- Lui è gay e ci vorrebbe provare con te.

- Non sembra ma io meno forte.

- Fantastico.

Qualche giorno dopo siamo al MI ODI a cazzeggiare assieme alla cricca di Bastion. Capitiamo di fianco al palco della fu Collinetta. C'è lo stesso ragazzo, rasato ma sempre con lo stesso cappellino, barba un pelo più folta. Ci adocchia e lo anticipiamo:
- Fantastico?

- Voi suonate?

- No
- Fantastico. Quanti siete?

- Siamo solo in due stavolta.

- Fantastico. Siete pubblico pagante?

- No, a scrocco.

- Fantastico -, e se ne va
Qualche giorno dopo decidiamo di tornare all'Idroscalo; abbiamo appurato che non ci fosse nessun concerto in programma. Il parco è deserto, è notte, saran le 4.00 più o meno, tira una bella arietta, per terra punteggiano l'erba numerosi bicchieri di plastica e centinaia di mozziconi. Andiamo di fianco al palco della fu Collinetta. Vediamo che sdraiato sotto una transenna c'è qualcuno rannicchiato in un sacco a pelo. Ci avviciniamo e apriamo leggermente la cerniera. E' sempre lui, rasato e barba un pelo più folta rispetto al MI ODI.

- Quanti siete? - ci apostrofa aprendo un occhio solo
- Siamo in 2.

- Fantastico. C'è pochissimo tempo.

- Abbiamo dimenticato un jack attaccato alla cassa.

- Fantastico. Quanto ci mettete?

- 2 minuti
- Fantastico - e richiude la cerniera.

Dateci un occhio, quando capitate all'Idroscalo.

In ogni caso del MI AMI ricordiamo anche con piacere: la sudata, l'amplino del basso a schiodo, quelli che sapevano i pezzi, Fulvio, il nostro fonico metallaro, il tizio delle pizze, i gruppi competitivi?, la Monica, quello che saluti sempre e non si ricorda mai chi sei, Gallo, Sandro Gioriello & on & on... Fantastico.

THE GENTLEMEN'S AGREEMENT
Mannaggia, ma sto sole??? Fango, palco spostato, freschetto ma delle volte appiccicoso.

Solo queste parole negative riesco a trovare. Per il resto una gran bella organizzazione. I festival in genere non mi piacciono, si va troppo di fretta… ma qui tutto è organizzato a puntino. Quindi basta rispettarsi e il concerto va alla grande, anche perché il pubblico vuole ascoltare e tutte le band che ho visto suonare, avevano molta voglia di sprigionare note. Dare e Avere. Grazie a tuttiiiiiiiii!!

GRENOUILLE
E' stata semplicemente una sbronza delle più toste che possano capitare a chi mangia musica, ed è stato bellissimo anche sopportare il mal di testa i giorni dopo. Non dimenticheremo facilmente.

THE HACIENDA
Suonare in una manifestazione di tale importanza è senza dubbio estremamente divertente e stimolante...ma la cosa più bella è sicuramente vedere quante persone sono disposte a farsi il culo pur di promuovere la musica indipendente italiana anche quando (come nel caso di quest'anno) il tempo non è dalla loro parte!!

JACK JASELLI
Mi ami quando sto per salire sul palco o mi ami quando sono sdraiato sull'erba a guardare le nuvole? Io lo so, tu mi ami perché ci hai visti fare quegli strani concerti in cuffia al nostro banchetto, e forse perché sono inciampato e ti ho rovesciato una birra addosso. Di certo mi ami quando sono ubriaco e mi confondo fra i sorrisi e le stelle negli occhi della gente. Ma dimmi, mi ami anche quando stanco, sporco e sudato carico gli strumenti in macchina e sto un po' in silenzio? Ma sì che mi ami, mi ami sempre, e ne sono certo, mi ami anche l'anno prossimo. Vedrai.

LE MAN AVEC LES LUNETTES
È stato il nostro secondo MI AMI. Il primo sul palco grande. Due anni fa facemmo la collinetta. Mi ricordavo bene, tanta tanta gente. Tanti pass e buoni. Il set vola. E poi di nuovo tanta tanta gente.

LATE GUEST AT THE PARTY
Tre su quattro di noi hanno fatto il loro resoconto personale… questo è ciò che è venuto fuori…
Il baraccone leitghestiano ritorna al MI AMI… per la seconda volta, cioè in verità per me è la prima volta al MI AMI sono un verginello del MI AMI. Posso dire che dal basso della mia esperienza è il primo festival "serio" a cui partecipo e sono molto curioso di vedere le facce della gente, la birra, i gruppi, questi baci famosi a cui si vota la giornata ecc ecc… i rituali caricaggio smontaggio non troveranno spazio qui perché preferirò citare il ricco buffet che abbiamo assalito prima di suonare, appesantendoci al punto da concedere alle nostre ghiandole sudoripare di esprimersi al meglio poco dopo durante l'esibizione, creando fantasiose immagini umide sulla mia maglietta blu. Insomma parto un po' sottotono, e sul palco durante il line check scatta la solita tarantella: "e il jack è troppo jack, e il synth è troppo synth, e la spia è troppo spia" ci si lancia alla cazzo sul palco tendonato. Ma come partiamo ecco il miracolo: i culi si muovono per davvero, la gente ascolta, i suoni sono buoni e il concerto passa lissio come il pissio. Bello alla fine anche se ero partito scarico. Bello perché c'era tanta gente bella. Brutto perché sono idiota perché me ne sono andato poco dopo. Insomma questo è stato il mio MI AMI più o meno. E complimenti ai Le Man Avec Les Lunettes

Mi ami due anni dopo: commovente come riabbracciare gli amici, il clima che c'è, familiare ed eccitante come una grigliata con delle spogliarelliste, come una festa in barca con i nonni. E tutto l'entusiasmo per la musica vera di tutti questi ragazzi davanti e dietro il palco. MI AMI Mi Manchi!

E' la nostra seconda volta al MI AMI e per questo mi sento un reduce. So dove andare e cosa fare …soprattutto so che è necessario stendersi in hotel prima di suonare, se no faccio cacare.
Nonostante tutto ciò e grazie alla merda di tangenziale mi perdo il concerto dei nostri amati Did che suonano troppo presto per i miei gusti (eppure ci eravamo impegnati in una partenza intelligente).
Ci chiedono di essere puntuali nel backstage, ma siamo troppo impegnati a cercare drink, perchè i nostri sono finiti troppo presto.
Mi dispiace per il povero cristo che sta nel backstage della collinetta dato che sentirà l'odore del mio piscio per giorni. 
Siamo in ritardo e la collinetta è in ritardo; o no? Non lo sappiamo, io non alzo la testa è suono da farmi male …tanto se non fai soundcheck …Scendo e ci vedo più sudati di sempre, ma tutti ridono e penso che in fondo è andata bene.

MARIPOSA
Venerdi 5 Giugno: attenzione, peggiora con temporali al nord, poi forti al nord-est, Veneto, Friuli, alto Adriatico Romagna, verso il centro in serata-notte. Sole e bel tempo con caldo estivo altrove. Ecco lo sapevamo noi che il MI AMI va spostato altrove, che so in Puglia, in Salento, in Calabria... ma qui con i Monti del Manzoni in lontananza, altro che Addio ai Monti Sorgenti... addio alle nostre speranze di suonare al MI AMI... Ma vediamo meglio...

Nord: al mattino nubi con locali rovesci o temporali sui settori alpini e pre-alpini, verso la Lombardia tutta localmente basse pianure centrali, più soleggiato altrove; tendenza in giornata ad aumento di nubi un po' ovunque con rovesci e temporali diffusi anche forti su Piemonte, alta Lombardia ,Trentino AA, Veneto, nord Friuli, deboli verso Romagna meglio solo su Liguria, bassa Emilia, Polesine con nubi ma scarsi fenomeni. Peggiora forte la sera tra bassa Lombardia e soprattutto Veneto, Friuli est Trentino, Alto Adige con fenomeni anche violenti tra Veneto e Friuli alto Adriatico in mare poi anche su Romagna la notte.

E invece NIENTE! Idroscalo fresco, anche poche zanzare. I gruppi si susseguono sui due palchi, creando diplofonie a volte interessanti a volte meno. Ma come dicevamo meglio ascoltare due musiche contemporaneamente che una sola... meglio due myspace sovrapposti che uno solo, meglio la pizza ripiegata in due che niente. E i Mariposa ringraziano il pubblico che li ringraziava per l'esibizione, ma anche quello distratto ai banchetti, quello che faceva la coda per mangiare, quello che è arrivato dopo. Nel sottopalco subito dopo la nostra esibizione siamo scesi e abbiamo cantato a cappella il Madrigale "Poco Redentis Carne", in sibemolle minore. Siamo ed eravamo in gran spolvero, brensissimi ed in bonanza. Grazie anche a voi di Rockit, naturalmente.

MASOKO
Dicono che da qualche parte piovono baci, li vogliamo tutti e li vogliamo subito. Partenza Roma destinazione Magnolia, la strada la conosciamo ma scegliamo di sbagliarla, l'amore è meglio quando è incerto e la pioggia batte su di noi. "Pioggia fottiti! Vattene e fai spazio ai baci!" Arriviamo e smette di piovere. "Palco Pertini ti stringiamo in un abbraccio fino a stritolarti," le note volano e il cuore anche, Dente canta con noi, i baci cadono dal cielo, davvero. Mi Ami sei grande! Ugo Mazzia al governo! Grazie MI AMI.

MINISTRI
Ordine di evacuazione? Questo cielo è un complotto della sinistra. Si sta al coperto ad aspettare che smetta e che tutto cominci. Cazzo, le birre: nulla, nix ciccia zut - il frigo è una bara di oligominerali da modella che non trova la strada in Ticinese. Ora vado a spiegare a Sandro come si scrive Lidl - mezzo litro trentacinque centesimi. Certe volte da sobrio non capisci com'è che ancora vuoi bene a Rockit. Lo capisci sempre tardi. Ma mica troppo, perché dopo la suonata (tosa la testa a divi, salta, urla, respira, urla, urla) ci sono altri due giorni per limonarelimonare, scoprire che i gruppi del pomeriggio del MI AMI finalmente sanno suonare, sdraiarsi sul prato per virtù o necessità.

L'anno prossimo faccio mille prenotazioni false per il campeggio, così cazzo lo fanno e posso strisciare fino alla tenda ed evitarmi Milano. Cheèmmeglio.

NOKEYS
Stoccolma, 15 giugno 2019
Guardate cosa abbiamo appena trovato… il commento che ci avevate chiesto dopo il MI AMI 2009, esattamente 10 anni fa. Voltandosi indietro, è bello vedere che in questi 10 anni non avete fatto altro che migliorare, affrontando anche gli avvenimenti più improbabili (ricordate la pioggia di rane durante il concerto dei The Leeches, nel 2013?). Vi mandiamo quel commento, come augurio di altri 10 anni di amicizia, baci, musica e fortuna.

MI AMI 2009, in ordine crono-emozionologico: la sorpresa di essere stati invitati (il palco Pertini!), i baci, l'aspettativa, la scoperta, il benvenuto e la sensazione di essere davvero benvenuti, più baci, il concerto, il sudore e la felicità, ancora più baci, ancora più musica… e poi il disappunto di dovere andare via prima della fine, per vite da clark kent che (ancora per poco) ci tengono alla catena... But we can be heroes, just for one day.

OLEK
È tarda primavera, sereno variabile, giorni di elezioni, neo-maggiorenni dallo sguardo assente, presunti complotti. E Olek va a suonare al MI AMI. Prende sulla via un amico deluso d'amore, colpa di una pianista in cerca di conferme, e raggiunge Milano. La città era come Olek la ricordava. Anche il festival. I banchetti con le ultime novità, le etichette che conosci, le etichette che non conosci. I personaggi, più o meno noti, soprattutto meno, almeno per Olek. Questo è il bello. Poi tanti vecchi amici.

Quest'anno non hanno fatto la collinetta. È stato un peccato, sarebbe piaciuto. Olek, chitarra e voce, e collinetta. Ma il vento non lo ha permesso, uno scherzo niente male. Quando ritorna in provincia, dopo qualche giorno in tasca trova un pacchetto di gomme da masticare. Sono Big Red rosse, alla cannella.

IL PAN DEL DIAVOLO
Circonvallazione idroscalo, un flusso di ragazzi si muove verso i cancelli del Magnolia... Mi sembra di essere morto e avere a disposizione tutti gli artisti della storia!!! Forse un pò più in piccolo : ) Ma effettivamente ci sono band da tutto lo stivale compresi noi con 1480 km sulle spalle. Per primi vediamo suonare gli amici Grenouille con la loro "saltando dentro al fuoco" e Peppe il chitarrista che ci fa una sorpresina sfoggiando sul palco una maglietta del Pan del Diavolo . Il Clima diventa subito amichevole
Il tempo regge e il 6 giugno, a dispetto del previsioni non è caduta una goccia d'acqua. L'accoglienza è ottima, ma rimango un pò deluso dal palco "La collinetta" piegato alle esigenze metereologiche, in realtà ci accorgiamo poi che la gente è ben disposta ad ascoltare le band della collinetta e che l'atmosfera è molto più raccolta e concentrata del Pertini.

Bene.

Suoniamo alle 9 e 30 di sabato.

Credo che sia stata in assoluto una delle più belle serate alle quali abbiamo partecipato. Contenti della nostra performance e di quella del pubblico che sputacchiava le nostre canzoni. Mi sembrava che la situazione fosse distesa e ossigenata, tutti portavano a passeggio un karma positivo.

SAMUEL KATARRO
Al MI AMI l'accoglienza è stata ottima. Io e compagno Kropotkin eravamo talmente galvanizzati che ci siamo permessi di citare Nanni Moretti tra una canzone e l'altra, nessuno l'ha capito! Ma va bene così. Dovessi comprimere l'intera esperienza in una parola direi: SCIALO!

SENSE OF AKASHA
Mezzanotte di sabato, backstage della Capannetta: la prima sensazione è di una sfida contro il tempo, siamo tanti, tanti strumenti, tanti suoni, pochi minuti, molte cose da dire... Poi attacchiamo e la gente è grande, attenta, ascolta e partecipa… probabilmente si aspetta un concerto piú tranquillo, "per sognare". Invece no, noi suoniamo forte, quasi ci dimentichiamo di respirare... questa volta succede cosí, non c'è calma, le aperture sono più rabbiose, cresciamo e le voci sfiorano un grido… la capannetta è piena, il pubblico, sotto di noi, è veramente con noi. Chiudiamo e ci abbracciano e fuori non piove, la notte è bella.

THOUSANDS MILLIONS
I Thousands Millions hanno gradito aprire le danze sul palco Pertini del MI AMI. Hanno apprezzato tutte le scelte artistiche degli organizzatori, l'ospitalità alle bands, l'allestimento dello spot, l'aperitivo ottimo, lo sticchio, i fonici di palco, lo scemo dei cancelli, le sceme dei cancelli. Sono rammaricati per aver suonato davanti a poche anime, colpa la pioggia, ma ci sono abituati. Hanno gradito però gli applausi di quel pubblico esiguo. Per questa volta i Thousands Millions non vogliono fare polemiche e ringraziano Rockit. Ultima nota: Thousands & Millions sono due sostantivi al plurale e si scrivono entrambi con la 's' finale!

VALENTINA DORME
Una opportunità ghiotta e morsicata e azzannata al volo quella di presentare il nostro nuovo album al MIAMI 2009. Abbiamo trovato quello che ci aspettavamo: persone belle che non incrociavamo da tempo, meraviglie nuove, un palco e una disponibilità fuori dal comune … Ci ha ricordato l'accoglienza e la esperienza per noi memorabili dell'Arezzo Wave 2002 e dello stesso MI AMI, prima edizione. Unico neo. Quando è salito sul palco, dopo di noi, il grande Giorgio Canali ci siamo resi conto che si poteva declinare con libertà -iconoclasta anzichenò- la parola 'dio' nelle sue molteplici incarnazioni (ferrettiane?) davanti ai tanti giovani. E noi questa occasione l'abbiamo sprecata.

VERMILLION SANDS
Colgo l'occasione x ringraziare tutti voi ancora x averci dato la possibilita di suonare al MIAMI!

Che dire... la giornata x noi è cominciata tutta in salita, la sera prima abbiamo suonato a Monaco, siam partiti presto ma ci siam fatti 2 ore e mezzo di coda al Brennero, siete stati tutti molto comprensivi a venirci in contro e a spostare la scaletta a causa del nostro ritardo, siamo arrivati mezz'ora prima di salire sul palco, giusto in tempo di prestare la chitarra acustica ai Love Boat, bere un paio di birre ed eravamo già sul palco!

I ragazzi del service sono stati molto gentili anche se come capita spesso in queste situazioni il tempo per fare dei suoni ottimali non c'è mai, cmq lo show è filato via liscio, 8 pezzi, i più tirati del nostro repertorio, la gente era presa bene e l'atmosfera era calda... il trattamento cibo, albergo, colazione ottimi!

Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro!

3 IS A CROWD
TEMA SCRITTO: "IL NOSTRO MI AMI"
di 3 IS A CROWD

Il MI AMI è una figata pazzesca. Un botto di gente presa bene che salta, balla, si diverte, che si abbraccia e si bacia e fa bordello. Viverlo da artisti è un privilegio, noi ci siamo scassati e abbiamo scassato il mare di gente rimasta fino alla fine, qualche migliaio di teste che si muoveva con bassi giganti e casse di legno. Abbiamo pogato con amici come Congorock, Bot dei Crookers e Carlo Pastore, mentre le casse vomitavano RATM e Apollo440. Per noi, uno degli highlights del 2009.

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L'articolo MI AMI 09: I Commenti delle band di Redazione è apparso su Rockit.it il 2009-06-26 00:00:00

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