Moder: leggi in anteprima i testi di “8 dicembre” (pagina 2)

Una storia di formazione sullo sfondo della provincia italiana, un album da ascoltare tutto d’un fiato, traccia dopo traccia, che prende le distanze dalla formula che vede i dischi equivalere sempre di più a una raccolta di singoli.

31/10/2016 - 10:27 Scritto da Redazione Moder 7

07. Stanne fuori

Io non sono il king del rap
ho la corona di rovi
tieniti gli allori
canto noia a squarciagola per cani rabbiosi
state boni
Rocky non ha ancora appeso i guantoni
non mi trovi in coda per un posto tra i famosi
tra sti idioti
ti sembro teso sono solo canzoni
vivo sospeso nel cielo scrivo allucinazioni
brindo poi mi bevo gli orrori
al gusto di veleno e sono vivo per un pelo quando muori
sulle spalle porto tutto intero il peso degli errori
dalla prima nota che mi ha preso ho speso i giorni migliori
zero make money
vivo in bianco e nero immagino i colori
vuoi un consiglio sull'hip hop stanne fuori
Moder quando dosi
le parole poi migliori i toni
io non c'entro un cazzo con sto branco di schifosi
branco di impostori
sti rapper sono zombie da tastiera tutti bravi a digitare i cuori
tutti amici divertiti coi cervelli difettosi
ma quand'è che vi levate quelle maschere da buoni
con il rap ho nutrito la psicosi
che ha nutrito la cirrosi
ormai in testa ho più rime che neuroni
Moder sei un genio non è vero non siate generosi
un velo pietoso guerra dei bottoni
e le visualizzazioni
tu porta le tue groupies che io porto le mie croci
portami un negroni
portaborse porta i soldi che ne ho troppo pochi
l'inchiostro che fuoriesce dai pori
sul pentagramma è un dramma scrivo pezzi che son necrologi
mentre tu stai alla corte dei buffoni
ho la penna infuoca e le convulsioni
è l'ultima puntata e vinco bleffando ho una coppia di fiori

non conosci il lato oscuro della costa
fatti una domanda che illumino la risposta
1 2 1 Ravenna se voi siete pronti stiamo per salire in vetta

non conosci il lato oscuro della costa
fatti una domanda che illumino la risposta
1 2 1 Ravenna è è un dito in culo per chi spera che la smetta

Moder sulla traccia stronzo senti come suona
vengo da una zona in cui la gente è tutta in coma
con l'amaro in gola schiavo lavora
il naso la coca che cola
la costa costa caro condona
parliamo non ora
partiamo si vola
mettiti in coda
che qua non cambia mai niente tranne la droga
prendo quota e mi ritrovo al suolo
di notte non riposo
quando sogno vivo troppe vite per un corpo solo
il lato oscuro è ancora qui non c'è un cazzo di nuovo
vuoi spararmi in testa mi rialzo poco dopo
oh bella sta faccenda dell'hip hop
www pompini a vicenda punto com
non chiamarmi bro no
non mi suco le tue soap
con i props che si tramutano in blow job
portatemi i pop corn
che a guardarvi mi diverto qui ci resto un altro po’
globetrotter di sto flow
ho una boccia di contreu quando entro nel saloon
altro pezzo altro viedo su YouTube
aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più
servo ciotole di merda mischiate col ragù
mmm senti che profumo devi abituarti
che qui nessuno ha voglia di aiutarti
è 10 anni che mi fumo scarsi
che mi sudo i palchi
che scrivo il mio vissuto nudo e crudo sopra i fogli sparsi
per chi lo fai per il prossimo che inizia
per ogni breaker nel cerchio che mi ipnotizza
per ogni sogno che non si realizza
per chi non accetta che in provincia
non succeda mai una minchia



08. Otto dicembre

Sai ho cercato di stare in piedi su ‘ste gambe
di non arrendermi mai guardarmi le spalle
guardare il male in faccia però non parlarne
sta notte il cielo non è mai stato così distante
hey ti regalo il mio mondo vediamo se hai le palle
un bimbo con gli occhi mare profondo e il sale sulle guance
una famiglia come tante poi uno schianto il sangue
non sai quante persone può ammazzare un solo istante
poi sorridevo poco alle foto in classe
mi sembrava tutto un gioco come non contasse
nel cuore trattenevo il vuoto in pancia le farfalle
amavo solo il fuoco lo guardavo e sembrava danzasse
rapper vuoi le barre da un po' che sono in ballo
la morte vuole un walzer ed io mio dico fallo
me lo leggi scritto in faccia quanto sono stanco
e che non me ne fotte un cazzo parli e penso ad altro
dai che sto scherzando ne beviamo un altro
scrivo brandelli di periferia e li straccio
regalo i miei ricordi all'alcol ma poi torneranno
insieme al mal di testa l'ansia le notti in bianco
dicevano stai calmo il tempo cura tutto
i giorni passeranno e io li sto aspettando
ma non se ne vanno no non se ne vanno
apro la porta sto già scappando

Qui ci si difende guardi ancora le stelle
restare in piedi è una questione di scelte
tra chi vince e chi perde
il mio inizio e la mia fine era l'8 dicembre
era l'8 dicembre
era l'8 dicembre
il mio inizio e la mia fine era l'8 dicembre

tu cosa sogni quando dormi dai me lo racconti
mi sono perso il buio è immenso e ho chiuso gli occhi
chiuso i conti poi i rapporti
fuso i giorni con le notti
fuse le albe coi tramonti
so che vi ho deluso in molti
tu non torni bleffo al tavolo coi ricordi
punto tutti quali carte mi nascondi
volevi spaccare tutto e mo’ ti tieni i cocci
la solitudine dei primi e degli ultimi stronzi
tra gli scalmanati
ci si scalda braci
ci si ammazza gratis
ci scambiamo schiaffi e baci
tutto passa e nelle rime attimi congelati
un cane randagio non canta fa solo ululati
noi costretti a fare peggio per cercare scuse
guardarsi allo specchio per cercare il tempo nelle rughe
avanzi di palude
tasche vuote ed occhi pure
in questo film siamo sullo sfondo senza battute

Qui ci si difende guardi ancora le stelle
restare in piedi è una questione di scelte
tra chi vince e chi perde
il mio inizio e la mia fine era l'8 dicembre
era l'8 dicembre
era l'8 dicembre
il mio inizio e la mia fine era l'8 dicembre

noi non siamo diventati grandi
siamo diventati altri
siamo diventati soli
Siamo diventati stanchi
siamo diventati furbi
siamo diventati scaltri
a fare quello che fan tutti
siamo diventati matti
non piango spesso quello che ho perso mi ha prosciugato
mi chiedo come sarebbe se ci fossi stato

sarei diverso se ci fossi stato
ti vedo in ogni mio difetto come l'avessi ereditato



09. Paludi

Non c'è niente per nessuno è risaputo
alcuni neanche li saluto
aiuti che non ho mai avuto
chiusi dentro al nostro guscio
cuci rime di velluto
le paludi mi han cresciuto
scrivo sui tamburi e stringo il mio pasto nudo
assoluto mica serenata
salgo e resta muto che nessuna bocca si apra
no brotha no gara l'uscita è bloccata
lividi invisibili lasciati a tutta Italia
tu solo un po' di sbora in gola a qualche ritardata
io penna di canova lingua triaffilata
questa roba è porcellana brucia in gola come lava
tu comprati la maschera felice per la pagliacciata
qua sorridono tutti prima dell'inculata
ogni amicizia è passeggera ti lascia in mezzo alla strada
non ce l'ho con Guè o con Marra
o chiunque ce l'ha fatta
ma con te non chiudi una barra
e metti tutti alla sbarra
bocca larga stai li
rap accetta shining
bye bye bambi
che fai del rap baiting
musica portami via da questa noia nostalgia idiota
sta roba non è mia ha una vita propria
io so bene chi con me ci è stato sempre
infatti brutti stronzi non vi devo niente
io so bene chi con me c'è stato sempre
brutti stronzi tutti sotto non vi devo niente



10. Graffi

do manate sul rullante sta roba non è un lavoro ne un arte
io quando rappo non mi sfogo mi svuoto le palle
ogni rima che esplodo buca le guance
io e questa merda abbiamo un patto di sangue
mi ci straccio la carne
serio con le mani in tasca
in treno con lo zaino in spalla
prima che sto cielo si facesse di ero con la morte in faccia
una testa calda ma ad ogni barra
avveleno l'impianto e te lo uccido cassa per cassa
mezza tacca bravo hai una crew e scrivi le rime
ci mancavi solo tu a pisciare in ste latrine
striscio in mezzo alla bile
ci vivo in sto porcile
grido contro il nulla finché la fame si fa sentire
la fame non fa dormire
sai che vuol dire soffrire
stronzo non puoi tatuarti gli occhi della tigre
l'Italia partorisce orfani che sopprime
che qualcuno abbia il coraggio di scrivere la parola fine

È la stessa storia
sempre la stessa storia
ho provato anche a scappare però è lei che mi ritrova
è la stessa storia
quest'incubo che mi ingoia
sempre lo stesso palco ed io ci sono sopra
è la stessa storia
sempre la stessa storia
sempre la stessa storia
sempre la stessa storia
è la stessa storia
sempre la stessa storia
brucio un anno dopo l'altro e vado a fuoco ancora

Vivere veloce o morire piano
alzare la voce o morire schiavo
è il grande ritorno di chi c'è sempre stato
puoi trovarmi salvato in testa a qualche disperato
troppi graffi sui dischi che hai combinato
incatenato a questi ritmi le rime trapassano il cranio
tu fai la tua scelta e se sbagli ritenta
sto con i selvaggi e do montanti tra i tagli dei vestax
parli di coerenza perdo la pazienza
cambi nome ed etichetta
però resti merda
vuoi farti il film in HD
passa di qui
che alla prima barra ti rimando a fare acquagim
resta sotto il palco con le mani alzate
tu e sta musica siete in scazzo quando fate pace
non tolgo i sassi dalle scarpe finché c'è spazio
mi ricordo delle vostre facce
maestri di sto cazzo

È la stessa storia
sempre la stessa storia
ho provato anche a scappare però è lei che mi ritrova
è la stessa storia
quest'incubo che mi ingoia
sempre lo stesso palco ed io ci sono sopra
è la stessa storia
sempre la stessa storia
sempre la stessa storia
sempre la stessa storia
è la stessa storia
sempre la stessa storia
brucio un anno dopo l'altro e vado a fuoco ancora



11. Ti chiamo quando arrivo

Come sei finito a fissare il soffitto ammuffito
la fortuna non mi bacia mai non sono il suo tipo
ah
mi chiedo come fate a fare buon viso
a sto gioco quando il gioco è già deciso
hai il detersivo per i panni sporchi e dentro sei marcito
i nostri giorni persi tra i ricordi che ho lasciato in giro
io devo andare ad inseguire il mio destino
amore non ti preoccupare ti chiamo quando arrivo
quanta merda ho digerito
il silenzio l'ho zittito
arriverà la fine la vita è come un libro
uno sterminio tutto sto dolore a cosa ti è servito
ad indurirmi il cuore e strapparmi via il sorriso
Che ne sanno delle notti farsi male per restare calmo
e dopo bersi il mare per cicatrizzare un taglio
che ne sanno imparare ad incassare e farci il callo
per natale se non hai da fare regalami un infarto
tutto bene mica tanto
groppi in gola di catarro
l'anima è uno sfondo bianco
il tempo ci sta ricamando
ho solo l'odio nient'altro
niente oro in mezzo al fango
e smetti di sperare le cose non cambieranno
e non siamo cambiati affatto capodanno dopo capodanno
a berci 2 cazzate e a masticare valium/ pazzo...

Io non so
forse è colpa mia
che se non bevo un po'
scambio l'amore per avere
e il dolore per nostalgia

ho perso tempo ha fare passi falsi
incasinarmi vomitare per svuotarmi
perdermi nei drammi e poi suonarli
ho perso tempo a cadere negli sbagli per rifarli
tempo per rialzarmi e troppo tempo ad incolparmi
poi le disco e i party toccarti al rischio di scottarmi
è sempre lo stesso disco non ho voglia di sgolarmi
no
oh s'è fatto tardi lo so
e gli altri boh
tu torna a casa in taxi sto ad aspettarli un altro po'
sempre che piangi pierrot
versi d'acciaio robot
hai sudato tanto per ricevere in cambio un paio di blow
sai ho il vuoto in pancia guarda come sto
prestami una via d'uscita che poi te la ridò
rimarrò in piedi finché la morte non mi suona il gong
a pizzicarmi le corde vocali per farne rock n' roll
correrò più veloce di ogni vostro no
io all'inferno ci sono stato non l'ho imparato leggendo Rimbaud
tu credi di capire?
vieni che ti insegno ad impazzire
tieniti le aspettative
notti grigie da ste parti non si ride
quelle voci continuano a bussarmi in testa non aprire

Io non so
forse è colpa mia
che se non bevo un po'
scambio l'amore per avere
e il dolore per nostalgia

maio è in giro per il mondo spero che stia bene
nada e gavo li vedo poco di più non si riesce
max ha perso notti intere appresso a certe streghe
i legami sono lucchetti e i lucchetti sono catene
più si cresce più si fatica a stare soli figurarsi insieme
più ci bevo sopra più mi torna sete
ti ricordi alla parete di sto pub
c'è parecchio della nostra vita quasi la metà
prima della maturità quanto odiavamo sta città
ci chiedevamo sempre sta sera che si fa?
Suonavamo con i gruppi pun
e se avessi continuato l'università
la vita prende sempre più di ciò che da
i discorsi sempre quelli tipo me ne andrei
stavamo sempre in venti in tavoli da sei
i rage against in hit parade
quelle notti senza senso sbronzo perso son di certo le notti che rifarei
con Sara Gibbo Bello e Taba un litro in happy hours
con ancora Mauro dietro al banco che spillava
per uno che cadeva un altro si rialzava
gara di boccali si sboccava in strada
ogni mia para mi abbandonava
dammi un'ora d'aria
l'alba ci portava via adesso tutti a casa
non si avevamo niente qualcosa ci si inventava
no eravamo niente qualcosa si diventava

Io non so
forse è colpa mia
che se non bevo un po'
scambio l'amore per avere
e il dolore per nostalgia



12. Zanne d’avorio

La mia rivoluzione è uno spettacolo fantastico
La mia rivoluzione è uno spettacolo fantastico
La morte è dietro l'angolo ma gli angeli non cantano
canne mozze che si fanno rosse e sparano sull'albatros
gli animi si scaldano i salici ridacchiano
i caimani coi denti affilati sbavano se sanguino
conta sulle dita gli amici che rimangono
i segni della vita sopra i denti che si macchiano
ho tutto sulla pelle sai le zecche ci si attaccano
alla schiena ho male sempre sai i problemi ci si ammassano
anni fermi che passano
i nervi che collassano
occhio alla fame dei servi se mordono non lasciano
vi lascio alle diatribe tra il club ed il rap classico
se vuoi mi trovi al bar cielo e terra si ribaltano
viso pallido questo è il rap hai visto quant'è squallido
io vivo sopra al palco solo per quell'attimo
ma prima di morire te lo scardino prova
prova prova prova
le mani che si alzano ola
mani che grattano droga
artigli scattano Logan
io non mastico slogan
gli occhi si spalancano viola
pasto rancido e noia
le lancette che mi ammazzano boia
ma sulle note io ci pattino qua si vola
sulle note io ci pattino qua si vola
io sulle note ci pattino qua si vola

Come stai adesso
hai mai detto mai no mai detto
quando mi rivedrai mi dirai ma come sei messo
hai fatto tutto questo per diventare questo/ come stai

che poi così ci si nasce
i tuoi discorsi sanno di laphroaig e cene disperate
le facce stropicciate
le macchie di caffè sembrano occhiaie
un sorbetto poi un amaro digeriamo quest'estate
uccido rapper con matite temperate
le speranze son sbiadite mi sa che sono ammalate
ci hanno imprigionati qua
come buoi in un lager
cme falchi a metà
o avvoltoi con le ali spiegate
sono fuori budget
e sogno filigrane
tocco il fondo e affogo nell'inchiostro quando butta male
vuoi provare pronto frate
c'ho lo sbocco che mi sale
più di un rospo da sputare
e un sorso per sopportare
sai ferirsi è normale sul filo del rasoio
ed ogni abbraccio è una stretta mortale nodo scorsoio
non curarti di loro
non buttarti di nuovo
tocca pisciare sui palchi e marcare il territorio
ruberò le stelle bianche al cielo di petrolio
flow da mercato nero zanne d'avorio
fondo barre d'oro per il pandemonio
stringo il mic a mani giunte prego un dio che odio
prenderò quel podio
e perderò di nuovo
quel che penso sposta l'aria poi diventa suono
ed io rimango solo e non so stare zitto
vorrei regalarle il mondo coi testi che firmo
vorrei i suoi occhi per dire che il mondo è bellissimo
esisto solo quando il sangue e l'inchiostro si mischiano
e sei così lontana che per parlarti registro
sti figli di puttana spero che mi fischino

Come stai adesso
hai mai detto mai no mai detto
quando mi rivedrai mi dirai ma come sei messo
hai fatto tutto questo per diventare questo/ come stai



13. Buonanotte paranoia

È settembre il mare è mosso il vento suona le conchiglie
nuoto nel tramonto e ho i ricordi appiccicati alle pupille
non essere triste
ste ferite non erano previste
nessuno sopravvive a questa vita senza sconfitte
arreso alle mie fisse
il sole si è spento vivo in un’eclisse
ho gettato tutto e tengo dentro le sconfitte
il temporale insiste
non ho tempo devo andare il tempo stringe
corro contro il tempo e il traguardo non esiste
le sigarette il fumo e le troppe birre
tu sveglia alle sette io a letto alle cinque
non smette di piangere cola il rimmel
piove sempre gocce fitte
le lascio scivolare addosso per poi seppellirle
le porte dei silenzi io non posso aprirle
tutte le volte a chiuderci in noi stessi senza uscirne
mister le nosrtre facce da perdenti
statue scrostate andate in pezzi chi può ricostruirle
mi scrivi torna presto io vorrei dirti che
ho scritto il tuo nome sopra ai palmi sei ciò che voglio stringere
mi scrivi torna presto io vorrei dirti che
ho scritto il tuo nome sopra ai palmi sei ciò che voglio stringere

Sta notte torno tardi e la casa è vuota
ad aspettarmi il tuo profumo sotto le lenzuola
mi addormento sugli sbagli per sognarti ora
buonanotte paranoia
adesso devi alzarti che la sveglia suona
torno tardi e ad aspettarmi c'è una casa vuota
mi addormento sugli sbagli per sognarti ora
buonanotte paranoia

buonanotte buonanotte paranoia


io quante cose ho perso
davvero vuoi saperlo
tu butta fuori ciò che hai dentro
che ti senti meglio
ma poi non mi ci sento
ciò che dici non fa effetto
dopo le liti il sesso
siamo spartiti vuoti la sinfonia in silenzio
sorridi appena in tempo
dai sparisci svelto
non capisci ho perso
troppi amici le radici e il senso
ho perso tutto il fiato è tutta la vita che sto correndo
le nostre bocche attrici di talento
sorridi che siamo felici senza saperlo
lassù c'è il paradiso dove vendono il biglietto
fa lo stesso
resto al piano terra che ti aspetto
sul pavimento mazzi di fiori che stanno appassendo
sto a testa bassa ogni treno passa e io non lo prendo
appeso al tuo respiro lento mentre stai dormendo
i tuoi capelli neri onde sulle rive del deserto
non parlarmi di vittorie che non me ne intendo
fanculo te le paranoie il rap e tutto il resto
non dire che ho talento ingoiati il rispetto e sputalo nel cesso
non sai da dove vengo e quale è stato il prezzo
perfetto per me per te permesso
per sempre per adesso
la morte che ti aspetta hai un appuntamento
so che poi ti stresso
spogliami di tutto e lasciami il tuo disprezzo
qua dentro esplodo adesso esco
appena fuori me ne pento
ma poi non torno sui miei passi non ci riesco
qua dentro esplodo adesso esco
appena fuori me ne pento
ma poi non torno sui miei passi non ci riesco

Stanotte torno tardi e la casa è vuota
ad aspettarmi il tuo profumo sotto le lenzuola
mi addormento sugli sbagli per sognarti ora
buonanotte paranoia
adesso devi alzarti che la sveglia suona
torno tardi e ad aspettarmi c'è una casa vuota
mi addormento sugli sbagli per sognarti ora
buonanotte paranoia



14. È arrivata

Hai visto la fine è arrivata
è arrivata
questo non è un disco questo è il mio psichiatra
ma quali rime ho carne avariata
avariata
tu volevi un lieto fine però la morte mi chiama
io sbaglio sempre Zenigata
in tasca niente dea bendata occhi di stelle luna drogata
ti ho sempre in mente disegnata
rapper dammi quello che mi devi
i soldi il rispetto prima che anneghi
ho fuso il cervello incendio i pensieri
quando rappo io allineo i pianeti
cuori vuoti buchi neri
volti noti noi stranieri
quando muori cosa vedi
guardo fuori ombre cinesi

Portami i tuoi occhi quando vieni qui
io vi odio tutti è solo lunedì
io volevo solo un po’ più di cosi
io vi odio tutti è solo lunedì
lunedì lunedì
io vi odio tutti è solo lunedì
lunedì lunedì
io voglio solo un po’ più di così


entro che sembro uno spettro
sto posto è una merda la musica è peggio
suono e mi tolgo dal cazzo te lo prometto
sto suono strappa i polmoni l'aria dal petto
rapper fake qui non si inganna
epic fale miss Italia
la mia poesia sperma sulle labbra
il resto è merda il resto è mancia
qualcuno mi venga in aiuto
mi sente qualcuno
zero perdono zero assoluto
usi sta roba ti sei venduto
eh ti sei venduto
i soldi dove sono non li vedo
qui solo odio qui solo eco
qui sono solo
sono solo
sono solo
sono solo un segreto
cuori vuoti buchi neri
volti noti noi stranieri
quando muori cosa vedi
guardo fuori ombre cinesi

Portami i tuoi occhi quando vieni qui
io vi odio tutti è solo lunedì
io volevo solo un po’ più di così
io vi odio tutti è solo lunedì
lunedì lunedì
io vi odio tutti è solo lunedì
lunedì lunedì
io voglio solo un po’ più di così



15. Buonanotte

È settembre il mare è mosso il vento suona le conchiglie
nuoto nel tramonto e ho i ricordi appiccicati alle pupille
non essere triste
ste ferite non erano previste
nessuno sopravvive a questa vita senza sconfitte
arreso alle mie fisse
il sole si è spento vivo in un’eclisse
ho gettato tutto e tengo dentro le sconfitte
il temporale insiste
non ho tempo devo andare il tempo stringe
corro contro il tempo e il traguardo non esiste
le sigarette il fumo e le troppe birre
tu sveglia alle sette io a letto alle cinque
non smette di piangere cola il rimmel
piove sempre gocce fitte
le lascio scivolare addosso per poi seppellirle
le porte dei silenzi io non posso aprirle
tutte le volte a chiuderci in noi stessi senza uscirne
mister le nosrtre facce da perdenti
statue scrostate andate in pezzi chi può ricostruirle
mi scrivi torna presto io vorrei dirti che
ho scritto il tuo nome sopra ai palmi sei ciò che voglio stringere
mi scrivi torna presto io vorrei dirti che
ho scritto il tuo nome sopra ai palmi sei ciò che voglio stringere

Sta notte torno tardi e la casa è vuota
ad aspettarmi il tuo profumo sotto le lenzuola
mi addormento sugli sbagli per sognarti ora
buonanotte paranoia
adesso devi alzarti che la sveglia suona
torno tardi e ad aspettarmi c'è una casa vuota
mi addormento sugli sbagli per sognarti ora
buonanotte paranoia

buonanotte buonanotte paranoia

io quante cose ho perso
davvero vuoi saperlo
tu butta fuori ciò che hai dentro
che ti senti meglio
ma poi non mi ci sento
ciò che dici non fa effetto
dopo le liti il sesso
siamo spartiti vuoti la sinfonia in silenzio
sorridi appena in tempo
dai sparisci svelto
non capisci ho perso
troppi amici le radici e il senso
ho perso tutto il fiato è tutta la vita che sto correndo
le nostre bocche attrici di talento
sorridi che siamo felici senza saperlo
lassù c'è il paradiso dove vendono il biglietto
fa lo stesso
resto al piano terra che ti aspetto
sul pavimento mazzi di fiori che stanno appassendo
sto a testa bassa ogni treno passa e io non lo prendo
appeso al tuo respiro lento mentre stai dormendo
i tuoi capelli neri onde sulle rive del deserto
non parlarmi di vittorie che non me ne intendo
fanculo te le paranoie il rap e tutto il resto
non dire che ho talento ingoiati il rispetto e sputalo nel cesso
non sai da dove vengo e quale è stato il prezzo
perfetto per me per te permesso
per sempre per adesso
la morte che ti aspetta hai un appuntamento
so che poi ti stresso
spogliami di tutto e lasciami il tuo disprezzo
qua dentro esplodo adesso esco
appena fuori me ne pento
ma poi non torno sui miei passi non ci riesco
qua dentro esplodo adesso esco
appena fuori me ne pento
ma poi non torno sui miei passi non ci riesco

Sta notte torno tardi e la casa è vuota
ad aspettarmi il tuo profumo sotto le lenzuola
mi addormento sugli sbagli per sognarti ora
buonanotte paranoia
adesso devi alzarti che la sveglia suona
torno tardi e ad aspettarmi c'è una casa vuota
mi addormento sugli sbagli per sognarti ora
buonanotte paranoia

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L'articolo Moder: leggi in anteprima i testi di “8 dicembre” di Redazione è apparso su Rockit.it il 2016-10-31 10:27:00

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