Morgan dovrebbe farsi due domande (ma non lo farà)

Morgan ha annunciato la sua candidatura a Verona, al fianco di Vittorio Sgarbi, al fianco del sindaco Sboarina. Che ha però rifiutato. Quando anche la destra (parecchio destra, parecchio brutta) ti schifa, ci sarebbe da riflettere. Ma purtroppo non avverrà

Morgan e la bandiera di Verona
Morgan e la bandiera di Verona

Sembrano lontanissimi i tempi in cui Morgan sul già mezzo defunto social vocale Clubhouse diceva di Vittorio Sgarbi che (e qui cito la fonte) avrebbe le palle grigie e se le tirerebbe fino al petto mostrandole a tutti e ridendoci sopra. In realtà era precisamente un anno fa, ma di questi tempi gli orologi sembrano piegarsi come quelli di Dalì e la sensazione del tempo è dell tutto distorta. Non è un caso che si parli di Clubhouse, il social che avrebbe dovuto mettere la pietra tombale su Facebook, Twitter e Instagram. Non è andata così. Andiamo diretti alla notizia che fa un po' volare e un po' sprofondare.

Il partito di Vittorio Sgarbi, dal nome privo di preposizioni Io Apro Rinascimento ha annunciato la propria partecipazione alla tornata elettorale per sostenere la ricandidatura di Federico Sboarina di Fratelli d'Italia a sindaco di Verona. Fin qui non è una gran notizia, tutti sanno che Sgarbi, personaggio sicuramente affascinante e complesso, abbia da sempre simpatie destrorse, il punto è che a sostegno di questa candidatura sotto il partito di Sgarbi è arrivato anche Morgan.

 

video frame placeholder

Questo i messaggio politico di IAR: "Verona è simbolo d'arte e cultura, e Morgan, cantautore, musicista e scrittore, è il personaggio poliedrico, adatto ad interpretare il desiderio di traghettare la città in una nuova dimensione culturale. Verona è una città strategica per moltissime ragioni, e Marco, partendo dalle sue vocazioni, ha una visione chiara di come operare al fianco di Federico Sboarina, che in questi 5 anni, ha ben amministrato e dimostrato di saper governare con coerenza. Appoggiamo con convinzione la sua ricandidatura e sosteniamo con fiducia Morgan".

Nessuna possibilità di fraintendimento, è una vera e propria scesa in campo di Morgan in favore del sindaco di Fratelli d'Italia, in una città come Verona in cui, solo nel 2019, sempre sotto l'amministrazione Sboarina si è tenuto il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie, che ha riunito il movimento globale antiabortista, antifemminista e antiLGBTQ+. Lo stesso sindaco che è stato tacciato di "amicizie nere", che ha avallato proposte di legge antiabortiste in consiglio comunale e per la rivisitazione toponomastica delle strade di Verona con vie dedicate a Giorgio Almirante e a Sergio Ramelli, che ha superato a destra il leghista Tosi, precedente sindaco di Verona.

Flavio Tosi che aveva, guarda un po', negato a Morgan la possibilità di esibirsi all'Arena di Verona in seguito alle dichiarazioni del musicista di fare uso di crack come antidepressivo. Una trama geopolitica degna di Dario Fabbri, che da Mentana ci spiega la guerra in Ucraina.

 

video frame placeholder

Bene, anzi no, male. In ogni caso il sindaco uscente Federico Sboarina, di destra sì ma mica scemo, ha rinviato al mittente con gentilezza e fermezza la candidatura di Morgan: "Vittorio Sgarbi è un amico e un fuoriclasse anche dell'anticonformismo, e ha voluto, con successo, innalzare l'attenzione attorno al suo movimento. Però Morgan, che ritengo un grande artista e un fine conoscitore musicale, non sarà nelle liste a mio sostegno".

Morgan ha ribattuto: "Peccato, se il sindaco ha detto di no per colpa di 4 haters sui social, beh, forse serviva una visione politica più ampia. Cosa farò? A questo punto sono io che non voglio più partecipare". Che al mercato mio padre comprò. Ma a parte la giusta ironia con cui combattiamo queste news poco incoraggianti, Morgan sembra essersi fatto terra bruciata dappertutto, a livello discografico, televisivo e ora pure politico.

Peraltro una candidatura spontanea a supporto del sindaco di destra non è una cosa che passa sotto traccia, né la bocciatura della candidatura da parte del sindaco per timore dell'impresentabilità. Ecco, dopo essere stato schifato anche dalla destra e averle provate tutte ma proprio tutte, qualche domanda dovrebbe iniziare a farsela. E non se la farà.

Si parla di uno dei musicisti un tempo (tanto tempo fa) più interessanti in circolazione, perso tra abusi, gossip, comparsate tv, pazzie sanremesi, inaffidabilità su ogni fronte, che da dieci anni non tira fuori un album di canzoni propriamente dette, nascondendosi dietro l'appellativo "genio" così spesso profuso quando si parla di lui e di cui si bea talmente tanto da evitare di metterlo in discussione con nuovi lavori. 

 

video frame placeholder

La sua ultima prova discografica chiamata La musica seria del 2020 è in realtà è una serie di riproposizioni di musica classica in forma elettronica, ma quando ha messo di nuovo penna alle sue composizioni, tipo Il senso delle cose che presentò a Sanremo 2021 e che venne scartata da Amadeus quasi sicuramente dopo l'affaire Bugo, si avverte ancora la potenzialità pressoché infinita, affogata dietro scelte una peggiore dell'altra. Quella canzone era una lucida ammissione delle proprie responsabilità, un riassunto particolarmente sobrio dei propri sbagli che faceva ben sperare per il futuro, un brano che si trova solo di sgamo su Youtube, mai pubblicata davvero.

Oggi la candidatura col sindaco di Fratelli d'Italia, e se serve ribadire che l'arte e l'espressione sono radicalmente il contrario della censura, della battaglia contro i diritti delle persone, del perbenismo, del nazionalismo e di tutti gli -ismi repellenti, allora siamo sicuri che quella pausa di riflessione il cantautore Morgan non l'ha proprio nemmeno considerata.

---
L'articolo Morgan dovrebbe farsi due domande (ma non lo farà) di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-04-15 09:35:00

Tag: politica

COMMENTI (2)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • angelofrancesconatale81gmail.c 2 anni fa Rispondi

    Personalmente ritengo che Morgan abbia smesso di essere un musicista nel momento stesso in cui è diventato giudice di un talent show, ovvero l'antimusica e l'antiarte per eccellenza . Stesso dicasi per Manuel Agnelli.

  • Ghiacciolo 2 anni fa Rispondi

    Io trovo onestamente assurdo che si parli ancora di un personaggio che, oltre gli innegabili meriti musicali, non ha alcuna ragione di esistere ancora sul mercato se non per gossip