Federico Salvatore non era solo il cantante di "Azz"

È morto a 63 anni l'artista napoletano, "scoperto" da Maurizio Costanzo e capace di vendere centinaia di migliaia di copie con il cd e la cassettina del suo successo "Azz". Ma anche di portare un pezzo sull'omosessualità a Sanremo e tanta passione nella propria musica

Un frame dalla sua esibizione a Sanremo
Un frame dalla sua esibizione a Sanremo
20/04/2023 - 11:38 Scritto da Redazione

Mi piacciono i panini
maionese e Ketchup
e poi per digerire
un bicchierino di grapp
indosso magliette
Robe di Kapp
e sotto i pantaloni
metto solo 'e Make'up.

Così iniziava Azz, pezzo del 1995 di Federico Salvatore. Musicista e comico è morto nelle scorse ore a Napoli, aveva 64 anni. A metà degli anni '90 Azz è stato un caso nella musica italiana, molti di noi si ricorderanno di aver visto circolare per casa il cd o magari la cassetta con una cover divisa a metà, metà sfondo verde e metà marrone, in primo piano gli occhi allucinati di un uomo con la coda di cavallo e un fumetto che gli usciva dalla bocca. Dentro solo tre lettere: AZZ.

Il successo fu enorme, i suoi album Azz e il seguito Il mago di Azz vendettero più di 500mila copie, facendogli vincere due dischi di platino. Erano dischi di musica demenziale, con molti giochi di parole, surrealismo, citazioni, gag dialettali e molta napoletanità. Tutto con molta "grazia", anche nelle volgarità.

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Salvatore, napoletano doc, veniva dal teatro, dove si esibiva "storpiando" canzoni famose in chiave divertente. A metà anni 90 divenne una presenza fissa del Maurizio Costanzo Show. Nel 1996 aveva partecipato al Festival di Sanremo: arrivò tredicesimo con il pezzo Sulla porta, che trattava il difficile rapporto tra un ragazzo omosessuale e la madre.

Era un bel pezzo, sottovalutato, forse la prima vera canzone a parlare in maniera aperta del tema all'Ariston (ben prima dell'orrido Povia). Era la storia di un coming out sofferto, del dolore della mancata accettazione. Il pezzo fu colpito da censura, con la richiesta di cambiare un verso della canzone da “Sono diverso, mamma, un omosessuale” in “Sono un diverso, mamma e questo ti fa male”. La serata finale Salvatore fece coraggiosamente la versione originale. 

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Negli anni successivi, pur mantenendo la cifra dell'ironia, si spostò su pezzi di denuncia sociale, aumentò l'impegno dei suoi brani. Nei primi duemila pubblicò altri dischi come L'osceno del villaggio, Dov'è l'individuo?Fare il napoletano... stanca!. Negli anni successivi tornò qualche volta in televisione e avrebbe più volte celebrato Azz con diverse iniziative, ma la popolarità indubbiamente era scemata.

Tanti però non lo hanno dimenticato, soprattutto a Napoli dove è sempre stato un riferimento per la sua passione per la musica e la città e la sua comicità mai sopra le righe.

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L'articolo Federico Salvatore non era solo il cantante di "Azz" di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-04-20 11:38:00

COMMENTI (1)

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  • sandrowax 12 mesi fa Rispondi

    ci mancherai :(