MP3, Legalità, Siae, Cd-Rom compilation... etc.



L'MP3 E` LEGALE!
Se c'è una cosa che non è chiara ai più, anche agli addetti ai lavori, è la posizione legale del formato MP3, ma basta mettere in evidenza che l'MP3 è solo un formato di compressione e quindi non può essere giudicato relativamente al diritto d'autore. Sarebbe come dire che un coltello da cucina è illegale perchè l'assassino l'ha utilizzato per ammazzare. Non è il mezzo in sè che è illegale, ma l'utilizzo che se ne fa. Questa confusione di ruoli è quanto mai sfruttata dai "vecchi" media (tv, radio, giornali...) per alzare un bel polverone di stronzate e dare addosso ad internet: non fatevi fregare su internet non ci sono solo pirati, pedofili e maniaci. Ripeto quindi: l'MP3 non è illegale, ma è illegale copiare e distribuire brani senza il consenso degli autori e senza versare il compenso stabilito dagli enti di tutela (s.i.a.e. per l'Italia) dei brani, così come è illegale farlo con il proprio registratore e le cassette o con i cd-r e il masterizzatore, è illegale farlo anche col pc e internet. E` illegale sia che lo facciate con l'MP3, sia che usiate il WAV, o qualsiasi altro formato.

COSA FA LA S.I.A.E.
(Quello che dovrebbe essere la Siae, il tono polemico c'è e forse si vede)
Esistono degli "enti", in italia la S.I.A.E., che tutelano il diritto d'autore, vale a dire che un autore si può iscrivere a questi enti e decidere di fargli amministrare le proprie opere artistiche. Faccio un esempio stupido per chiarire: io sono un autore, mi iscrivo alla Siae, faccio un brano e lo deposito alla Siae. In questo modo se arriva Michael Jackson o Zucchero e mi fregano il brano io posso dire "uè, guarda che l'ho fatto io" e mi faccio dare un sacco di soldi perchè loro mi hanno plagiato. Questi "enti" non servono solo a tutelare gli autori dal plagio, ma servono anche per farli guadagnare. Continuiamo l'esempio: il mio brano viene trasmesso per radio, o lo suono ad un mio concerto, o lo suona qualcun'altro al suo concerto. Ecco, la siae si occupa di controllare chi suona cosa e, facendo pagare di volta in volta la radio, chi organizza il concerto o il locale di turno, prende i soldi e li distribuisce agli autori. è quindi idealmente un "ente" giusto che si occupa di tutelare gli autori e distribuire soldi agli autori in base a chi fa ascoltare di più la propria musica.

LA SIAE E GLI AUDIOCLIP SU INTERNET
La S.I.A.E. in Italia, così come altre società in altri paesi, hanno messo a punto una "licenza multimediale" che ha il compito di regolamentare la diffusione di brani tutelati su internet. Questa licenza è disponibile sul sito www.siae.it ed è abbastanza interessante da leggere, purtroppo è anche un poco esosa: un sito nel caso più economico deve pagare 100 euro al mese (195 mila!) per concedere ai suoi visitatori di ascoltare (senza la possibilità di download) clip audio di soli 30 secondi. Una licenza del genere stronca sul nascere qualunque sito senza scopo di lucro e qualunque sito portato avanti in maniera semi-professionale. Un costo del genere, infatti, è decisamente alto. Attualmente (giugno 99) l'hanno firmata circa una ventina di siti italiani che distribuiscono musica via internet. La licenza è ancora a livello sperimentale e forse verrà modificata (speriamo al ribasso).

LA SIAE E GLI ARTISTI
(La siae costringe gli artisti a non poter regalare i loro brani!)
Un caso particolarmente buffo, ma reale, è il caso in cui gli autori stessi concedono il permesso per l'utilizzo dei propri brani. Per esempio: faccio un sito su Pelù (ho preso un nome a caso!) e chiedo a Pelù il permesso per usare i suoi brani e lui mi firma un contratto in cui mi fa usare i suoi brani senza volere da me una lira. Bhè, la cosa buffa è che questo contratto non vale nulla, perchè l'autore Pelù, che ha il contratto con la siae, non può rinunciare ai suoi diritti e io la siae la devo pagare comunque. Il contratto tra artista e siae, quindi, è molto vincolante. L'artista non può più decidere sui suoi brani se regalarli o no... comunque li deve vendere e comunque deve incassarci (la siae e lui).

CD-ROM COMPILATION IN MP3: SONO LEGALI?
Grazie alla potenza dell'mp3 su un cd-rom posso metterci fino a 10 ore di musica in formato MP3. Avete presente le compilation che si possono fare? E alcune se ne trovano in giro per internet. Ma tornando al discorso della legalià, come si giudicano queste compilation? Non c'è nessun problema: se hanno il fatidico bollino Siae sono legali, se no state probabilmente comprando / trattando roba pirata. Il problema di queste compilation è che il prezzo del bollino è stabilito in base alla durata complessiva dei brani tutelati. Ciò è un problema perchè quello che si potrebbe fare è davvero molto (immaginate jukebox, monografie, raccolte multimediali...), specie a livello di gruppi emergenti e di nuove realtà e nuovi prodotti, ma un bollino per 10 ore di musica costa parecchio.



Speciale MP3, argomenti trattati:

Il formato MP3
> Audio e computers
> La nascita del formato mp3
> Trucchi e segreti degli mp3

L'hardware
> i lettori MP3 (2001)

Diritto d'autore
> Problemi legati al diritto d'autore
> Che cosa fa la SIAE per voi?
> Non solo SIAE per proteggere la propria musica

Appunti, spunti, commenti
> MP3, Legalità, Siae, Cd-Rom compilation... ecc. ecc.

Per chi ha fretta
> Le domande piu' frequenti (FAQ)
> Mini FAQ per chi ha molta fretta...

---
L'articolo MP3, Legalità, Siae, Cd-Rom compilation... etc. di Giulio Pons è apparso su Rockit.it il 2000-12-11 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia