Nagual, rivive il rock degli anni '70

Rock band proveniente dalla provincia di Piacenza, il gruppo Nagual è attivo dal 2006 ed è formato al momento da 6 elementi, tutti provenienti dal panorama rock piacentino e pavese. Propongono brani originali e cover rock anni '70,'80 e '90. Il loro ultimo lavoro è "A Glass Full of Karma"

Nagual al completo
Nagual al completo

Rock band proveniente dalla provincia di Piacenza, il gruppo Nagual è attivo dal 2006 ed è formato al momento da 6 elementi, tutti provenienti dal panorama rock piacentino e pavese. Propongono principalmente brani originali e cover rock anni 70/80/90 e nel 2009 decidono di iniziare a scrivere loro brani e coltiviamo senza tregua la presenza live sul territorio. 

Questa la formazione attuale: Luca Sabia (voce e chitarra - classe 1965), Marco Cusenza (chitarra - classe 1988), Giulio Armanetti (basso - classe 1988), Claudio Bianchi (batteria - classe 1970), G. Fabrizio Defacqz (tastiere e voce - classe 1964) e Sara Battisteri (voce - classe 1979). Oltre ad essere artisti, nella vita i Nagial sono liberi professionisti, informatici, impiegati, sindacalisti e insegnanti, che non hanno mai rinunciato all'idea di fare musica nonostante tutto. Alcuni hanno iniziato a studiare, scrivere musica e a esibirsi dal vivo agli inizi degli anni '80 e continua fino a oggi, ognuno con le sue influenze musicali, ma con un comun denominatore: il rock, il blues e il prog degli anni '70 e il grunge degli anni '90

Nagual al completo
Nagual al completo

L’esordio discografico è nel Febbraio 2017 con l’album Tat Tvam Asi e il video Let It Go. Nel luglio 2018 la pubblicazione di Naked Roots, EP registrato dal vivo all’Elfo Studio, contenente due brani editi My Own Two Demons e Let It Go (rivisitati in chiave acustica) assieme a due cover unplugged di Child of Babylon (Whitesnake) e Diamonds and Rust (Joan Baez). Contemporaneamente all’uscita dell’EP, vengono pubblicati una serie di videoclip filmati durante le registrazioni. 

Nel dicembre del 2019 –esce il singolo Above the Clouds con relativo video, che anticipa l’uscita del nuovo album: A Glass Full of Karma, pubblicato nel marzo del 2020. Poi, il video Sea of Darkness. Il 22 febbraio esce il nuovo singolo Too Far Gone con relativo videoclip.

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Incontriamo la band per fare due chiacchiere sul loro progetto, vivo dal 2006 e che spinge ancora, in attesa di nuova musica firmata Nagual.

Partiamo dalle basi: come mai vi chiamate Nagual?

Il nome "Nagual" lo abbiamo preso in prestito dai libri sull’apprendistato sciamanico di Carlos Castaneda. Descrive una persona che è capace di guidare gli altri verso nuove aree della percezione. Il Nagual è lo sciamano, il benefattore degli apprendisti, una sorta di guida verso la libertà totale. Un Nagual, secondo la mitologia tolteca, era uno spirito totemico. Il Nagual (secondo Castaneda) è, in contrapposizione al Tonal, inteso come tutto ciò che non può essere esplicato e compreso dalla ragione; una realtà che trascende la comprensione puramente intellettuale e di cui si può solo essere testimoni; è tutto ciò che si trova al di fuori del dominio della parola, del concetto. È lo Spirito inesplicabile di cui si può solo fare esperienza diretta. 

Quali sono le vostre influenze? 

Se consideriamo le influenze di tutti e sei i membri, la rosa di influenze è praticamente illimitata. Certo, ci sono dei denominatori comuni. Il Classic Rock Britannico, ma anche il Progressive, la NWOBHM, il Grunge, la Black Music. Se dovessimo citare qualche band fondamentale: Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, Whitesnake (periodo 78/93), Soundgarden, Temple of the Dog, Alice in Chains, ma anche tanto Progressive Rock, specialmente nel periodo più recente. 

Significato complessivo del vostro ultimo disco, A Glass Full of Karma?

Il nostro ultimo album, uscito all'alba del primo lockdown, è A Glass Full of Karma, un bicchiere ricolmo di Karma. Nell'insieme abbiamo raggiunto un equilibrio maggiore rispetto al passato e la speranza è che questo si senta nel prodotto finale, di cui andiamo particolarmente fieri. Di calici per questo disco ne sono stati riempiti e consumati parecchi e il Karma ritorna anche nelle tematiche dei testi: dal consumarsi della fuga di Above the Clouds, al destino delle persone che ci hanno lasciato in Sea of Darkness; dalla fine delle civiltà di Ozymandias all’inglorioso epilogo delle dittature in Upside Down, fino all’entropia di un amore tormentato in Crucify. Il disco è composto da 8 brani per una durata complessiva di 45 minuti ed è stato prodotto da Nagual insieme ad Alberto Callegari. La casa editrice di riferimento è ancora una volta OrzoRock Music, che ci segue con dedizione dall’uscita di Tat Tvam Asi nel 2017. 

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Che differenza c'è tra l'ultimo disco e il lavoro precedente, Naked Roots?

Musicalmente, rispetto ad A Glass Full of Karma, questo è un album più corale. Risente positivamente dell’inserimento delle tastiere nel nucleo compositivo ed è anche figlio di composizioni arrivate in studio di registrazione già ben definite nella loro struttura e carattere. Rispetto al precedente, questo lavoro ha avuto un periodo di gestazione molto inferiore e quasi tutte le canzoni sono nate e cresciute nel corso del 2019. Il genere musicale si è aperto dall’hard rock verso il classic rock e il progressive regalandoci molta più libertà di espressione. 

Come definireste la vostra musica? 

"Classic rock sinceramente passionale". Al giorno d’oggi ostinarsi a creare, registrare e pubblicare musica propria rappresenta un atto d’amore quasi "estremo" verso la musica stessa. O a voler essere pretenziosi, la creatività e l’arte in generale. Di questo amore noi ce ne mettiamo davvero tanto, dalla creazione della musica (ovviamente) alla cura che mettiamo nei dettagli che portano al prodotto finito, quindi foto/video, eccetera. 

Too Far Gone è il vostro ultimo singolo. Ce lo raccontate?

Too Far Gone è il titolo del nuovo singolo di Nagual, uscito il 22 febbraio del 2022. La copertina è stata realizzata a livello di computer grafica da Luca Sabia. Si tratta del primo estratto dal materiale per il nuovo album su cui la band sta lavorando da inizio pandemia, dopo l’uscita dell’ultimo A Glass Full of Karma nel marzo 2020. Il brano è edito da Orzorock Music ed è stato registrato come da tradizione presso Elfo Studio di Alberto Callegari. L’arrangiamento e la costruzione del brano presentano novità sostanziali rispetto al passato, frutto di un lavoro intenso e corale del gruppo e dell’inserimento nella formazione di un nuovo chitarrista (Marco Cusenza) e di una voce femminile (Sara Battisteri, che aveva già collaborato al disco precedente). La durata del pezzo è insolitamente breve per Nagual (di 3 minuti e 33 secondi), ma è un concentrato di energia e ha un'atmosfera particolarmente radiofonica.  

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Come nasce il video di Too Far Gone?

Il singolo è accompagnato da un videoclip ideato e sviluppato dal batterista Claudio Bianchi, coadiuvato nelle riprese da Niccolò Savinelli e Clo Passaro, nel montaggio da Davide Fortunati. Come è stato per tutti gli altri video della band, anche questo si ricollega alla storia narrata dai precedenti, collocandosi temporalmente all’inizio della tetralogia per raccontare non tanto cosa succede ai membri del gruppo (che hanno ruoli marginali) quanto, piuttosto la storia del primo incontro tra i due "rapitori" (Davide "Topino" Costantini ed Enrico "Kurma" Curotti) e la ormai celebre Mercedes-Benz 220D. Il videoclip è stato girato a Castel San Giovanni e dintorni grazie alla collaborazione e partecipazione di un folto numero di amici e conoscenti. Tra le location il Bar della Stazione e lo studio di Chiara Manzini Tattoo. 

Bei ricordi dei live passati?

Tanti ricordi e tanti concerti, bei tempi! La dimensione live ci è sempre stata congeniale... almeno fino a due anni fa... Non ci perdiamo d'animo e ci concentriamo sulla creazione di nuova musica.. 

Progetti futuri? 

Vorremmo iniziare un tour per portare la musica dei Nagual in vari stati europei. Il nuovo singolo è il segnale della rivalsa della creazione artistica nei confronti di questi ultimi due anni caratterizzati dall’assoluta immobilità dei concerti per pandemia: si deve ricominciare, e soprattutto supportare i concerti dal vivo. 

Per chi avrà modo di seguire i video pubblicati su YouTube e sul sito www.nagual.eu, questo è l’ordine cronologico della storia: 

Capitolo 0: Too Far Gone Febbraio 2022 

Capitolo 1: Above the Clouds Dicembre 2019 

Capitolo 2: Let It Go Febbraio 2017 

Capitolo 3: Sea of Darkness Ottobre 2020

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L'articolo Nagual, rivive il rock degli anni '70 di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-03-08 16:47:00

Tag: bio

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