Grazie a Mace e Salmo, finalmente ora tutti riconosceranno Centomilacarie

Uscita oggi, la canzone anticipa il nuovo atteso album di Mace. Il producer torna sulla fortunata formula di "Obe" e conferma Salmo, ma questa volta la sorpresa è il giovane cantautore, protagonista di una anti-hit disperata e molto potente. Con parole che i fan di MI AMI ricorderanno bene

"Mi manca il vecchio me, trovo pezzi di saliva sulle nostre foto". Sono queste le prime parole di Non mi riconosco ≠, il pezzo che anticipa il nuovo atteso disco di Mace. Il disco uscirà nei prossimi mesi, di sicuro prima (probabilmente parecchio prima) del 18 ottobre, data in cui il producer milanese farà il suo primo concerto al Forum di Assago, che lui definisce "un’esperienza extracorporea che condurrà lo spettatore in un viaggio attraverso OBE, OLTRE e il prossimo album".

Ad accompagnare Mace in questo trip ci saranno diversi ospiti, quelli che sono stati protagonisti del suo fortunatissimo disco del 2021 (per noi disco dell'anno) e del prossimo, che sarà un album con numerose collaborazioni. Di quale tenore saranno? Il primo singolo, uscito nella notte, dà indicazioni molto chiare: la linea dovrebbe essere la stessa di OBE, ossia un mix di artisti della scena rap e altri nomi invece provenienti da altri mondi, la musica indipendente e il nuovo cantautorato. 

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OBE fu lanciato da un pezzo diventato un instant classic: La canzone nostra. Allora, oltre a un beat di Mace che lasciava senza fiato, il merito del successo fu di Salmo e di Blanco, che all'epoca era ancora in rampa di lancio e per cui il brano ha rappresentato un punto di svolta notevole. Più di uno di questi elementi rimane al centro di Non mi riconosco ≠. C'è sempre Salmo, che compare nella seconda parte di un brano duale e davvero molto riuscito. C'è sempre il suono che è pura evocazione, fatto più di vuoti che di pieni e totalmente al servizio dei suoi artisti.

La grande novità è rappresentata da Centomilacarie, un artista che i lettori di Rockit conoscono molto bene. Artista di Maciste Dischi, varesino classe 2004, è "un putto in preda agli incubi". Musicista vero, chitarrista e pianista, è dotato di una voce profonda e lacerata e di una scrittura che sa di tormenti. Quest'anno lo abbiamo voluto tra i nostri CBCR, i migliori artisti in previsione futura, e durante il live all'Arci Bellezza è stato protagonista di un act struggente. 

Lo sa bene il popolo del MI AMI Festival, che se l'è ritrovato sul palco della Collinetta nel 2022, quando era poco più che un ragazzino e aveva pochi "minuti" di discografia alle spalle. Qui Centomila ha suonato una serie di inediti, tra cui la bellissima Il sorriso di mia madre, eseguita per la prima volta in assoluto, in versione piano e voce. Il testo della canzone è lo stesso di Non mi riconosco ≠, che ne rappresenta un'evoluzione (la strofa di Salmo, chiaramente, non c'era). Furono tantissimi a rimanere impressionati da quel debutto, di un ragazzo così giovane su un palco così storico. Siamo felici che quel pezzo abbia una nuova vita così prestigiosa. 

Centomilacarie live a MI AMI 2022 - foto di José Limbert
Centomilacarie live a MI AMI 2022 - foto di José Limbert

Un brano che ne contiene due, dicevamo. Ma pure qualcuno di più. Si parte sulle note di un piano, su cui si appoggiano le liriche di Simone aka Centomilacarie, intense e piene di graffi. È un pezzo che suona disperato, invece poi scopriamo che il protagonista ha "ucciso il mostro". La sua estensione vocale è notevole. 

Pur rimanendo in una dimensione di minimalità – Mace ne è maestro –, il pezzo diventa più lavorato, la voce si distorce e il beat la asseconda. Non c'è un vero e proprio ritornello, non è un pezzo catchy (per quanto di qualità assoluta) come La canzone nostra. Entra Salmo, e fa Salmo. Molto bene, come sempre. Rappresenta il rovescio della medaglia di Centomilacarie, stessa mancanza di redenzione, ma un approccio più giocoso, di chi al "male" ci ha fatto il callo, ci gioca su (e fa su) per sdrammatizzare. Neanche Salmo si riconosce più, ma lui – forte anche del suo "nuovo" stile de bluesman che si mischia alla vecchia attitudine da re dell'hardcore – non ha ucciso il mostro. Niente affatto, lo è diventato.

Centomilacarie a La Notte dei CBCR - foto Luca Secchi per Rockit
Centomilacarie a La Notte dei CBCR - foto Luca Secchi per Rockit

Il pezzo si chiude come era iniziato, senza concessioni al grande pubblico e con una chitarra che suona (tutta la seconda anima del brano si poggia su essa, a completare la dualità con il piano iniziale). Un brano "dannato", forse non immediato, ma che al secondo ascolto convince già in pieno. Dedicateglieli, ne vale la pena. 

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L'articolo Grazie a Mace e Salmo, finalmente ora tutti riconosceranno Centomilacarie di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2024-02-23 09:00:00

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