Come sopravvivere ad un concerto se siete bassi

Quella delle persone alte ai concerti è una vera e propria piaga: abbiamo pensato a quattro proposte per fermare quest'ingiustizia

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Una situazione tanto comune da esser diventata quasi un cliché, un assioma degno della legge di Murphy: “La probabilità che ci si piazzi davanti una persona con un’altezza superiore alla nostra in occasione di un concerto, è proporzionale al nostro interesse per il concerto stesso.”

Ogni volta è la stessa storia. Compri il biglietto di un concerto settimane prima, fai il conto alla rovescia fino alla data dell’evento, ti presenti al locale con un anticipo formidabile. Riesci a trovare un posticino con una visuale e un’acustica perfetta e cinque minuti prima che l'artista salga sul palco arriva lui: quello alto in modo assurdo che ha individuato esattamente come te il punto strategico per godersi lo spettacolo, solo venti centimetri più in alto.

Non è questione di essere nani, intendiamoci. Ma è evidente che questi soggetti, per quanto meno numerosi sulla media dell’altezza nazionale, hanno giustamente voglia di godersi il concerto come noi. E ci mancherebbe. Ma dall’esperienza che abbiamo maturato, abbiamo avuto modo di studiarli veramente da vicino (da dietro appunto) per capire che sono divisi in due macro categorie: i compiaciuti e i trasparenti.

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I primi sanno perfettamente di essere alti e anzi, hanno intenzione di sfruttare le loro dimensioni soprattutto in occasioni come queste: riescono a vedere la band al completo sul palco (batterista incluso), riescono a respirare aria pulita e a prendere fiato anche se schiacciati nella calca, e riescono a trovare subito il percorso più veloce per uscire dalla sala e soprattutto individuare il bagno. E quindi problemi tuoi se sei basso (o nella media) e hai lottato con i gomiti alti per raggiungere un’onestissima terza fila: se la teoria evoluzionistica di Darwin fosse applicata ai concerti, lui avrebbe le caratteristiche per sopravvivere e tu ti saresti estinto anni fa.

I trasparenti, invece, fanno parte di quella categoria di persone che sono alte ma non se ne rendono conto. Anzi, probabilmente non sono coscienti nemmeno di essere persone in carne ed ossa: vagano trasparenti e leggeri nella folla credendo di non arrecare alcun disturbo a nessuno. Ma soprattutto, non percepiscono assolutamente il tuo disagio nell’arrivare a malapena all’altezza del loro ombelico, o nel non riuscire nemmeno a farti sentire per chiedere di spostarsi un pelino più a destra, giusto per evitare di avere il muro delle loro corporature davanti gli occhi per tutta la durata del concerto. Un proverbio indiano diceva: “Se davanti a te vedi tutto grigio è ora di spostare l’elefante”. Il concetto dovrebbe essere lo stesso, ma le persone alte ai concerti sono spesso più irremovibili di un pachiderma.

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Detto questo, sembra che il dramma delle persone basse ai concerti non sia abbastanza noto e percepito dalla massa, quindi è bene prendersi un po' di spazio per esplicitarlo: la gente alta non ti vede e ti ignora (sì, anche quelli che si strusciano a te con la schiena sudata), catalizzi tutti gli odori possibili e immaginabili, ti ritrovi in bocca i capelli delle ragazze (e dei metallari) di fronte e prendi costantemente borse e zaini in faccia. Se il concerto è vicino al sold out, fai seriamente fatica a respirare. Senti distintamente tutti i commenti delle persone intorno perdendoti il 50% del live, e ovviamente sei costretto a vedere il concerto attraverso gli smartphone di quelli più alti davanti a te. 

Siamo tutti d’accordo sul fatto che in eventi, festival e concerti vige la regola del "chi primo arriva meglio alloggia” ma nel rispetto di ciò, non sarebbe così male pensare a delle soluzioni per far sì che tutti riescano a godersi due ore di musica in santa pace. Dopotutto, siamo tutti lì per lo stesso scopo, no? 

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Una prima soluzione, molto intuitiva, sarebbe quella di creare un’area riservata in fondo alla sala per le persone più alte di un metro e 70. È vero, si dividerebbero coppie e gruppi di amici, ma d'altronde se ne creerebbero di nuove.
Oppure, qualche volenteroso/a potrebbe sviluppare un'app che mappi l'area del pubblico per campo visivo, così da sapere esattamente dove c'è più probabilità di vedere bene cosa accade sul palco senza barriere umane ad ostruire lo spettacolo. Un'ulteriore strada sarebbe quella di invitare (per legge?) i locali a costruire le sale in maniera che il pavimento sia in discesa, così che tutti, a prescindere dalla generosità di madre natura, possano godersi lo spettacolo per il quale hanno pagato il biglietto. E a proposito di biglietto, l'ultima alternativa, quella più democratica e più semplice di tutte, agirebbe proprio sul prezzo del concerto: visto che le persone basse non riescono ad usufrire dello spettacolo come gli altri, è giusto che paghino di meno.

In attesa che si realizzi una di queste utopie, contiamo sul vostro buonsenso: quando una persona più bassa vi chiederà gentilmente di spostarvi o farla passare perché non vede, siate gentili e accontentatela. 

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L'articolo Come sopravvivere ad un concerto se siete bassi di Jole Lombardini e Erica Cicciarella è apparso su Rockit.it il 2016-04-11 13:20:00

Tag: opinione

COMMENTI (5)

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  • fuc_88 8 anni fa Rispondi

    Mi spiace ma anche noi alti partiamo ore prima per avere il posto migliore e (magari) sottopalco, quindi non vedo perché poi dovrei finire in fondo alla folla solo x la mia altezza; sempre per lo stesso motivo non vedo perché dovrei far passare avanti quelli bassi...... visto che i bassi sono la maggioranza, se ne faccio passare uno, dovrei farli passare tutti.

  • giusystagno 8 anni fa Rispondi

    La mia statura ...intenerisce gli alti ! Che dicono : facciamo passare la bambina ! ...e così arrivo alla transenna a godermi lo spettacolo!..

  • elisascru 8 anni fa Rispondi

    Pensavo di essere l'unica al mondo!!! Pensate a noi il 2 giugno scorso che per vedere il concerto dei Metallica a Milano. siamo partiti col primo volo da Cagliari e arrivati là alle 14 per trovare un posto decente vicino al palco. Siamo stati letteralmente spazzati via dagli spilungoni. . Oltretutto i maxi schermi erano talmente bassi che non riuscivamo a vedere nemmeno quelli!!!! Quindi si...pagare meglio il biglietto ci spetterebbe...visto che oltre ad aver pagato il volo abbiamo solo sentito il concerto

  • SandroSala 8 anni fa Rispondi

    tagliare le gambe fino al ginocchio potrebbe essere una giusta alternativa

  • sentierisonori 8 anni fa Rispondi

    Tutto ha due facce: qualsiasi volo oltre un'ora per noi alti è una tortura. Statece.