Il punk'n'roll dei giovanissimi Red Room

Quattro adolescenti pugliesi dediti al punk e al rock'n'roll, con una freschezza invidiabile e una voglia di emergere potentissima: i Red Room presentano il loro disco "Teens Never Tell The Truth"

- I Red Room in una foto recente
17/11/2022 - 14:36 Scritto da Redazione Red Room 1

I Red Room si definiscono quattro semplici adolescenti che suonano quando non vanno a scuola. La rock band è composta da Gianluca Amoruso (Voce e Chitarra), 18 anni nato a Bari, Rosario Garbati (Chitarra), 17 anni nato a Bari, Francesco Blasi (Basso e Cori), 18 anni nato a Bari e Daniele Fato (Batteria), 18 anni nato a Bari. Il loro ultimo album si intitola Teens Never Tell The Truth ed ha un bel tiro rock'n'roll old school mischiato col punk rock che piacerà agli estimatori del genere.

Foto di Francesco De Leo
Foto di Francesco De Leo

Quando avete iniziato a fare musica? 

Siamo cresciuti a pane e musica, soprattutto rock, ma anche funk, soul, blues e jazz, per merito dei nostri genitori, alcuni di loro musicisti ed in generale ascoltatori appassionati di “buona roba”. Artisticamente abbiamo assorbito il tutto e abbiamo iniziato subito con gli inediti, crediamo che questo sia stato determinante nel cercare una identità durante il nostro processo di crescita. Quando è nata la band a fine 2018 avevamo 13/14 anni e a malapena sapevamo maneggiare gli strumenti; qualche accordo qua e là ma niente di più. Abbiamo iniziato per gioco, ma dopo le prime prove sotto la guida del nostro coach band Nick Amoruso, padre del front man Gianluca, abbiamo iniziato a fare le cose seriamente e soprattutto abbiamo iniziato a studiare musica: dopo 6 mesi abbiamo partecipato con i nostri primi 2 inediti al contest Rec’n’Play (nell’ambito del Medimex) e lo abbiamo vinto. Nel giro di 3 anni, abbiamo raggiunto importanti risultati ed abbiamo riscosso notevoli attestati di stima tra gli addetti ai lavori, fino ad arrivare alla pubblicazione del nostro primo album Teens Never Tell The Truth grazie anche al sostegno di Puglia Sounds Record che ha creduto fortemente in noi.

Come definireste la vostra musica?

Le nostre composizioni sono basate su un sound da classica formazione rock (batteria, basso e chitarre) senza artifici e sovrastrutture, e sono caratterizzate da una urgenza comunicativa energica, introspettiva, rabbiosa e talvolta ironica, la definiremmo quindi espressione di una sorta di “Disagio Coccolato”. Siamo una giovane band “vecchia maniera” e generiamo reazioni contrastanti tra i nostri coetanei: oltre ad una nutrita schiera di fans e groupies vantiamo anche alcuni haters e probabilmente questo testimonia che i nostri live ed i nostri brani non lasciano indifferenti nessuno.


Perché Red Room?

Abbiamo fatto la nostra prima prova seria in una sala con le pareti completamente rosse: da qui il nome del gruppo, ci piaceva l’idea di “battezzarci” così nel momento dell’iniziazione, nessun riferimento quindi al dark web o al film Shining, come è facile di contro pensare.


Quali sono i vostri ascolti e a chi vi ispirate?

Ognuno di noi ha degli artisti e generi preferiti diversi, il rock non manca mai, scena punk, post punk anni ’90, hard rock americano e grunge ma anche funk, hip hop e rap. Siamo molto attenti anche alla scena alternativa italiana. Quando ci confrontiamo su questo, spesso capita che alcuni di noi non conoscono gli artisti che ascoltano gli altri. Riteniamo questo una forza perché a livello creativo le varie influenze contribuiscono a rendere le nostre composizioni originali e con una precisa identità.

Foto di Bitaar
Foto di Bitaar

Parlateci del vostro ultimo disco, qual è il suo significato complessivo?

Teen Never Tell The Truth, uscito il 27 luglio 2022 e prodotto dall’etichetta Noteum con il sostegno di Puglia Sounds Record 2022, è involontariamente un concept album, nel quale raccontiamo le vicende, le incertezze e le passioni dei ragazzi di oggi. Il nostro bisogno è raccontare esperienze, comunicare stati d’animo ed emozioni di una età, l’adolescenza, non facile e segnata dalla pandemia; un bisogno che trova sfogo nella musica. Così, le nostre composizioni cercano di cifrare le nostre effettive difficoltà e dei nostri coetanei nel trasmettere agli adulti e, in particolare ai genitori, i nostri reali pensieri, sogni, desideri e preoccupazioni, oltre al disagio qualche volta, di sentirsi inadeguati al confronto con i coetanei stessi. TNT3 è, in definitiva, espressione della nostra vita, delle nostre esperienze, delle nostre ambizioni, delle nostre insicurezze e della nostra crescita, nel bene e nel male. Siamo molto felici di questo album, lo sentiamo nostro e ci rappresenta in pieno.

E del vostro ultimo singolo?

Il ritornello del singolo Sharing My Coke recita "Baby I’m sharing my coke with Marilyn Manson" e cerca di esorcizzare il timore di essere giudicati superficialmente dalle apparenze, dall’outfit, dalle frequentazioni, timore molto diffuso tra noi adolescenti…

Quali sono i ricordi e le sensazioni di alcuni dei vostri live più belli?

All’inizio, quando salivamo sul palco da “piccoli” e perfetti sconosciuti, prima di iniziare a suonare ci accarezzavano le teste: una volta iniziato a suonare però, notavamo le espressioni del pubblico cambiare, quasi meravigliate, della serie “e questi da dove sbucano?”. A maggio abbiamo avuto la possibilità di suonare sul palco del Primo Maggio Barese davanti a 10.000 persone ed è stato incredibile! Abbiamo fatto un concerto memorabile, la gente saltava e pogava, abbiamo provato sensazioni uniche, alcune riprese del concerto sono anche presenti nel video del singolo Sharing My Coke. A luglio invece, Elisa ci ha scelto per aprire il suo concerto a Molfetta (Bari) nell’ambito del Green Village, abbiamo avuto la fortuna di conoscerla e la reputiamo una grande persona oltre ad essere una grande artista, anche suonare allo Stadio San Nicola prima e durante l’intervallo della partita del Bari davanti a 20.000 spettatori.. beh, sensazioni mica male! E poi… e poi è successo che lo scorso 15 giugno a Milano, durante il concerto dei Green Day all’ippodromo Trenno per gli I-Days, Billie Joe chiama fatalmente sul palco, scegliendolo casualmente tra un pubblico di 50.000 persone, proprio Gianluca che era lì tra le prime file! Ha cantato con Billie il finale di Know your Enemy (strappandogli letteralmente il microfono dalle mani) e poi ha fatto uno stage diving epico! Che esperienza ragazzi, oltre ai contatti ricevuti per rilasciare interviste, i video e le immagini sono diventate virali ed hanno fatto il fatto del web.

Gianluca che duetta con i Green Day, foto di Francesco Blasi
Gianluca che duetta con i Green Day, foto di Francesco Blasi

Quali sono i vostri progetti futuri?

Attualmente stiamo promuovendo l’album Teen Never Tell The Truth con i live, il 4 e 5 ottobre saremo a Torino per esibirci al Glocal Sound (Reset Festival) per rappresentare la Puglia. In pentola però ci sono cose molto interessanti che preferiamo non rivelare, un po’ per scaramanzia e un po’ per non creare agli altri, ma soprattutto a noi stessi, troppe aspettative: siamo consapevoli che solo lavorando sodo e facendo sacrifici potremo raggiungere gli obiettivi che sogniamo.

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L'articolo Il punk'n'roll dei giovanissimi Red Room di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-11-17 14:36:00

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