Quale canzone vorresti sulle luminarie della tua città?

Dopo Dalla, Cremonini e molti altri, l’ultima luminaria musicale è quella con i testi di Annalisa a Savona. Insomma vale tutto. E allora perché non immaginarci qualche punchline di Sfera a Cinisello o un’ode dei CCCP all’Emilia Paranoica. Ecco un po’ di luminarie che vorremmo. E le vostre?

Babbo Natale non è persuaso dalla bellezza della luminaria a tema Annalisa a Savona
Babbo Natale non è persuaso dalla bellezza della luminaria a tema Annalisa a Savona

Il santo Natale è alle porte, le città si riempiono di alberi a tema, vetrine appetitose per ogni tasca, babbi Natale di ogni foggia e grandezza, compresi quelli che tentano di fare la scalata dalla grondaia per entrare in casa delle persone, che spesso sono malfattori camuffati. Ma ciò che rende l'atmosfera natalizia tale sono le luci che decorano le strade e i cieli delle città, illuminando le vie con frasi che sembrano promesse di pace, amore, bontà a profusione. Questo almeno prima che montasse la moda di fare le luminarie con i testi delle canzoni italiane.

Pensatevi residenti di Savona, mentre alzate gli occhi al cielo per leggere "Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me" oppure "Dove vai, te ne vai, quella volta non dovevi andare via, ero bellissima", i celebri versi delle canzoni di Annalisa, omaggiata dalla sua città di origine (e da Amazon Music con cui ha un accordo commerciale) con una sequela di luci colorate ad uso e consumo del Natale e riflettete su quanto questa moda sia andata un po' troppo oltre. Nata per tributare Lucio Dalla nella sua Bologna, il trend delle luci natalizie coi testi delle canzoni ha preso talmente piede che ha illuminato Bologna anche con i testi di Cesare Cremonini, quelli di Cremona con le canzoni di Mina, mentre Rimini omaggiava Vasco Rossi (suo un tributo anche nella ridente Arma di Taggia con Splendida giornata) ed Elisa (non autoctoni ma comunque famosi) e Napoli scriveva nel suo cielo l'eterna Napule è di Pino Daniele

Foto presa da Savona News
Foto presa da Savona News

Una moda, certo, eppure non possiamo non tradire l'emozione per aver letto i versi dei Camillas a Pesaro per ricordare Mirko nel giorno dei suo compleanno, il 5 giugno del 2020. Ok, non era Natale, ma ci siamo capiti. Il fatto che l'esperienza natalizia del "caro amico ti scrivo" sia scivolata piano piano all'interno della banalità di testi come quelli di Annalisa ci ha permesso di giocare con parole e città per pensare quanto sarebbe bello essere accolti dalle luminarie coi testi delle canzoni a tema. 

Pensate passeggiare per le strade di Cinisello Balsamo mano nella mano con la vostra partner mentre leggete: "La C con la mano è da dove veniamo, Ciny, Ciny" e poi, qualche metro più avanti: "Tiro su una canna lunga mezzo metro, passo nel quartiere sopra un mezzo nero, la tua tipa chic succhia il mio Solero e a te non ti pompa fra, ti fa un Pampero" - tratto dal testo inneggiante la località da cui proviene del poeta Sfera Ebbasta. Come dice Elisa, c'è una poesia anche per te. Pensatevi mentre andate a visitare la torre di Pisa, uno dei luoghi più famosi al mondo, per farvi accogliere dalla scritta cubitale con luci galattiche "Andate tutti affanculo", tratto dal poemetto in versi degli Zen Circus. Altro che Instagram opportunity, ci sarebbe proprio da volare senz'ali. 

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Poi c'è Roma, e qui le luminarie si sprecano, perché negli anni tantissimi cantanti gli hanno dedicato le loro migliori o peggiori composizioni. Tutte le volte che ci andiamo, il nostro cervello mette in repeat Corso Trieste de I Cani e che bello sarebbe vedere tutta la via illuminata dalla scritta "L'unica vera nostalgia che ho" ripetuta mille volte. Certo, se poi la città eterna non la digerite - e un po' ci dispiace per voi - pensate le luminarie con "Roma capitale, sei ripugnante, non ti sopporto più" del Teatro degli Orrori, o quel teatro degli orrori che è la canzone di Ligabue dedicata a Roma: "Il tassista maledice le famose buche, qualche autobus va a fuoco ma da sopra Monte Mario guarda che presepio". Tutta con l'accento emilano. Fa male, eh?

In tema di luminarie e di argomenti alla moda, pensate poi una Reggio Emilia tutta lucente di "Emilia paranoicaaaaaaaaa" dei redivivi CCCP oppure a una bellicosa "Grazie Reagan, bombardaci Parma" degli Offlaga Disco Pax nella città famosa per il prosciutto. Non farei mancare neanche nel profondo veneto le Luci della Centrale Elettrica Natalizia che inneggiano proprio a quella parte di mondo, così come dimenticare la costa abruzzese coi testi di Lou X: "Porto in coccia e questo e' per chi rimane e non per chi si sposta! C'è a chi suona quando suona a me... questa e' la raje e questa e' Costa Nostra".

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Se poi vogliamo pensare a Napoli, di tutte le canzoni dedicate a Partenope, una continua a essere attualissima nonostante sia stata scritta negli anni Ottanta, e siamo certi che ne vorremmo vedere stampato su luci variopinte: "Caro Michael Jackson, tu che mandi i soldi in Africa, perché la speranza torni a vivere, ricordati di noi che stiamo a Napoli, e un disco faccelo anche per noi. Appena puoi mandaci i danari, perché senza danari son cazzi amari. E allora tu mandaci i danari, anche i tuoi personali e di Diana Ross". Un capolavoro degli Squallor dei tempi di Usa for Africa che, guarda un po', funziona benissimo anche nel 2023.

Poi le trasferte celebri: Ivan Graziani potrebbe essere ricordato a Lugano e a Firenze, quest'ultima ipotesi insieme a Brunori, I Baustelle romantici a Milano, Calcutta a Pesaro (che è una donna intelligente, ricordiamocelo) e a Milano (che è un ospedale, ricordiamoci anche questo), Antonello Venditti incredibilmente potrebbe tradire Roma per Modena, Fabrizio De André a Rimini, Tommaso Paradiso a Riccione e New York, ma la seconda la vedo più dura. Se invece siamo un po' più kinky, possiamo ipotizzare di camminare come prima, mano nella mano nella città di Ivrea con la propria partner e leggere in cielo: "Sei la mia città, ti vengo dentro", di Cosmo, per poi iniziare litigi natalizi su chi vuole figli e su chi no. 

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"Prova a star con me un altro inverno a Pordenone", la luce dei Tre Allegri Ragazzi Morti del profondo nord potrebbe fare il paio con la Sicilia tutta, adornata di luminarie che cantano: "Stranizza d'amuri" di Franco Battiato, così chiunque passa di là non potrebbe non commuoversi. Nel Salento tutto Sud Sound System co lu sole e lu vento anche il Natale sarebbe ballereccio, sempre se non arriva la tragedia del Mambo salentino di Alessandra Amoroso. Farebbe il paio con Annalisa e chiuderebbe un cerchio allucinante. Voi con quale canzone vorreste illuminare la vostra città? Mentre aspettiamo le vostre risposte, ascoltiamo Luminarie di Marco Castello, sempre sul pezzo. 

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L'articolo Quale canzone vorresti sulle luminarie della tua città? di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-12-14 09:33:00

Tag: natale

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