Bookit #30: i nostri consigli per le vostre letture musicali

Torna la nostra rubrica letteraria per guidare i vostri acquisti in libreria, a tema musicale e non. Si Parla di Led Zeppelin, Bruce Springsteen, la musica napoletana degli anni '80 e molto altro.

Consigli per letture libri musicali
Consigli per letture libri musicali - illustrazione di Tiziano Angri
09/11/2015 - 09:20 Scritto da Renzo Stefanel

Torna la nostra rubrica letteraria per guidare i vostri acquisti in libreria, a tema musicale e non. Si Parla di Led Zeppelin, Bruce Springsteen, la musica napoletana degli anni '80 e molto altro.

PAOLA JAPPELLI E GIANNI SCOGNAMIGLIO
Like a Vision
Graus editore, 2015, pp. 160, 18 €



Bruce Springsteen è un’istituzione della cultura Americana: piaccia o non piaccia, non si può negarlo. Autentico punto di convergenza della tradizione democratica e populista americana (nell’accezione nobile del termine), ne è diventato una lente focale che ne ha trasmesso temi e immagini alle generazioni a venire, non solo americane. Fondamento della sua visione, nonché del suo modo di scrivere da “Born to Run” in poi, è stato il rapporto col cinema. Ecco perché questo libretto dall’apparenza non troppo seriosa risulta invece molto interessante. Bello il saggio sui rapporti tra Springsteen e il cinema, notevoli le sezioni dedicate ai film che hanno influenzato il Boss e a quelli che contengono sue canzoni. Consigliato a chiunque si interessi di cultura pop Usa. // Renzo Stefanel


DANILO DENINOTTI e LUCA LENCI
Wish you were here. Syd Barrett e i Pink Floyd
Edizioni BD, 96 pp., 13,90 €



Wish you were here, vorrei che fossi qui. E proprio mentre i Pink Floyd stanno mixando "Shine on you crazy diamond", lui, Syd Barrett, il pazzo diamante in persona, si fa vedere in studio. Ingrassato, senza capelli, irriconoscibile dai tempi in cui era il leader della band. Che lo fissa incredula, e gli chiede che ne pensa. Sarà l'ultima volta che si vedranno. Questo l'epilogo di una interessante graphic novel che ripercorre la storia di Syd Barrett a partire dal suo trasferimento a Londra e della sua entrata nella band, introdotto da Waters, e che attraversa gli alti e bassi della loro carriera insieme, le crisi, l'abbandono, la carriera solista e poi la depressione. Una storia ben nota a tutti gli appassionati di musica, ma che Danilo Deninotti e Luca Lenci scelgono di raccontare con un approccio personale, affidandosi ai volti, alle suggestioni, alle citazioni, suggerendo con le immagini tutto quello che sarebbe scontato spiegare. Così la canzone "Wish you were here" prende forma dalla tablatura, l'ambiguità di Syd nei confronti dei media passa attraverso la piramide rifrangente di "The dark side of the moon", la sua metamorfosi sembra anticipare quella del protagonista di "The wall"... e questi sono solo alcuni esempi. In conclusione, una graphic novel riuscita e interessante, tanto per chi i Pink Floyd li conosce poco (ma esiste qualcuno che li conosce poco?) tanto per chi li conosce molto bene, che potrà andare oltre la mera descrizione dei fatti delle varie biografie per cercare un'altra visione, più emotiva e meno documentaristica, di una vicenda che ha ancora parecchi punti oscuri. // Silvio Bernardi


SERGIO MAGLIETTA
Terremoti. Una vita e un sax nella Napoli degli anni '80
Vololibero Edizioni, 2015, pp. 136, € 13,00



Si astenga dalla lettura chi desidera avere un quadro esaustivo di quanto successe nel mondo musicale napoletano post terremoto, negli anni in cui i fermenti sociali e artistici partenopei portarono la città del Vesuvio al centro dell’attenzione per eccellenze quali, appunto, i Bisca. È proprio la penna, voce e sax della band che esordì con SDS, Sergio Maglietta, a raccontare in prima persona quell’epoca, scegliendo di mettere in primo piano i rapporti personali e le vicende (soprattutto riguardanti le droghe, meno la musica) in modo “no”, in perfetta linea con il no wave funk del gruppo, riducendo al minimo il contesto e l’affabulazione. Il volume è composto dunque da una serie di brevi capitoletti: aneddoti, vissuti in prima persona e/o romanzati, gettati nero su bianco, senza sviluppo né approfondimento, a mo’ di suggestione e di informazione. Lettura scarna e poco affascinante, più adatta a un fan dei Bisca che ad un amante della scena. // Elisa Orlandotti


MASSIMO COTTO
Rock Bazar. Volume secondo
Vololibero, 2015, pp. 344, 18 €



Dopo il successo del primo volume tratto dalla fortunatissima trasmissione di Virgin Radio, ecco il secondo, che conclude l’opera, portando a 999 gli aneddoti rock trattati (dovevano essere mille, ma inspiegabilmente nel primo e nel secondo volume compare due volte lo stesso identico aneddoto). I pregi del libro, godibilissimo, sono anche i suoi difetti. Si tratta della trascrizione fedele dei testi della trasmissione, che è tutta volta alla trasmissione di un determinato brano e quindi si permette a volte di saltare di palo in frasca. Non vi è discrimine, programmaticamente, tra realtà e leggenda. Storie che potrebbero essere approfondite sono ridotte a pochi tratti essenziali, perché i tempi radiofonici sono quelli che sono. Il tutto, però, funziona: “Rock Bazar” è un libro per tutti. Chi vuole di più cercherà altrove, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. // Renzo Stefanel

ENRICA PERUCCHIETTI
Le origini occulte della musica.
Volume I: il sentiero oscuro, da Mozart agli anni 70.
Uno, 2014, pp. 450, 17,50 €



Prima parte di una trilogia dedicata alle origini occulte della musica, questo di Perucchietti è libro davvero interessante e serio. Il punto centrale infatti non è se questa o quella teoria esoterica sia vera o no, quanto come il tale musicista che ci credeva l’abbia nella propria musica, sia perché parte fondante della propria visione del mondo e della vita, sia per proselitismo. I capitoli più impressionanti sono quelli sui Led Zeppelin (impressiona l’approfondimento su Aleister Crowley, giuda spirituale di Jimmy Page), su Bowie e sui Grateful Dead, dove si scopre che Jerry Garcia era un informatore dell’FBI (tutto vero: si trova conferma sul sito dell’ente investigativo Usa). Più leggeri, ma sempre interessanti quelli su Dylan, Pink Floyd e Elvis. Sorprendente quello su Robert Fripp. Consigliatissimo, nonostante qualche imprecisione terminologica nei termini più strettamente musicali. // Renzo Stefanel


ALESSANDRO POZZETTI
Auro Ponchielli contro la fine del mondo
NN Editore, 400 pp. 17 €



Cosa sta succedendo a Milano? E alla Terra? Non può che chiederselo il mite, troppo mite Auro Ponchielli, che nel giro di un giorno si trova catapultato dalla sua scrivania di pubblicitario a un turbinìo di eventi che definire surreale sarebbe un eufemismo, e che comprendono una pioggia torrenziale che rischia di sfociare in inondazione globale, un migliore amico che scopre di poter teletrasportare qualsiasi cosa voglia in casa sua tramite un enigmatico pinguino, uno scimpanzé parlante che gli viene recapitato a casa... e soprattutto la misteriosa scomparsa della sua ragazza, che in teoria era solo uscita per un drink! E cosa c'entrano la CIA, il papa, Clint Eastwood e gli alieni in tutto questo? L'unico modo per districarsi in una simile matassa di eventi assurdi è leggere questo romanzo d'esordio di Alessandro Pozzetti che da una tranquillissima ambientazione milanese estrae una storia che è un vero fuoco di fila di colpi di scena e gag, ritagliandosi lo spazio per riflettere (con ironia, ma nemmeno troppo) sulla nostra società iper-controllata, iper-connessa e nonostante tutto iper-inconsapevole. Un'opera prima dal ritmo incalzante e dall'umorismo irresistibile, che più che inserirsi nel solco autoriferito di troppa narrativa italiana sembra guardare ad autori anglosassoni come Douglas Adams e Cristopher Moore, i cui aficionados non potranno che apprezzare le avventure di Auro Ponchielli e della sua improbabile compagnia. // Silvio Bernardi


DUCCIO CANESTRINI
Antropop. La tribù globale
Bollati Boringhieri, 2014, pp. 199, € 16,00

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Duccio Canestrini è docente universitario di antropologia, giornalista e autore di conferenze-spettacolo. La sua ricerca, ben condensata in questo Antropop, mira a “svecchiare” la materia, trasferendola dai saggi astratti e impolverati al quotidiano, che vede troppo spesso gli individui trascinati nei vortici delle trasformazioni.
Per comprendere i comportamenti umani, il prof. Canestrini sfrutta tutto: osservazioni scientifiche, vissuti, canzoni, film, post su forum, ogni manifestazione dell’uomo contemporaneo, insomma, che aiuti a svelare i nessi del pensiero e, con essi, i perché di tante scelte, più o meno consapevoli, dei singoli.
Si legge in un fiato. Brillante, arguto e lungimirante, si rivela una piacevolissima e insostituibile compagnia. Tanto che, finito, se ne vorrebbe ancora.
Effetto collaterale: grazie a queste pagine, tra autentici sorrisi - al confine della risata - e profonde riflessioni, impariamo a vedere i nostri limiti, accettandoli benevolmente o ricevendo gli strumenti per superarli. // Elisa Orlandotti


ENRICA PERUCCHIETTI
Le origini occulte della musica.
Volume II: dai Queen a Marilyn Manson.
Uno, 2015, pp. 420, 16,90 €



Anche la seconda parte della trilogia dedicata alle origini occulte della musica risulta di grande interesse. L’ossessione complottistica di Michael Jackson non è cosa così universalmente nota, ad esempio. Ma è anche singolare scoprire che lo scrittore new age e in odore di santità Paulo Coelho (che rientra nel libro in quanto autore in gioventù di testi rock) abbondi di esperienze e tematiche sataniste. A questo proposito, risulta stimolante il capitolo dedicato agli esordi del rock satanista negli anni ’60, con band come Coven e Black Widow. Molti faranno “oh” scoprendo invece che i Black Sabbath sono convinti cristiani. Ma la mascella cadrà nel leggere il capitolo dedicato ad Antonello Venditti, il quel ha raccontato spesso di aver percepito più volte presenze demoniache e avvistato diversi UFO. Convincente il capitolo finale sulle responsabilità di Courtney Love nella morte di Kurt Cobain. Consigliatissimo anche questo secondo volume. // Renzo Stefanel



TIZIANO ANGRI
L'unica voce
Coconino Press, 120 pp., 16 €



Una lesione traumatica all'udito in giovane età aliena il piccolo Yuri dal resto del mondo, sprofondandolo in uno tutto suo popolato di animali parlanti e suoni meno indistinti di quelli delle parole altrui, fino a quando - ventitré anni dopo - cercherà di uscire dal suo corpo attraverso le vibrazioni del rumore e trovare i propri spiriti guida per risalire all'origine del suo problema. Intanto Irene, una ragazza transessuale, è tornata al paese e si prostituisce per racimolare al più presto i settemila euro necessari per l'operazione: le girano attorno solo vecchi laidi e pervertiti, mentre la zia che la ospita cerca di non soffocarla con l'apprensione. La storia di questi due tormentati personaggi si intreccerà, per vie strane e oniriche, in questa suggestiva graphic novel disegnata da Tiziano Angri in toni lividi e ossessivi, dove il bianco (soprattutto) e nero e la resa caricaturale, grottesca, di tutti i suoi protagonisti fanno da perfetto contraltare a una storia in cui gli spiragli di luce sono davvero pochi. Ma non è un difetto, anzi: non c'è un vero "cattivo" in questa vicenda, tutti i personaggi sono presentati nelle loro debolezze, vulnerabilità, transitorietà. O meglio ancora: nella loro umanità. Manifesta, cercata, o nascosta che sia. E proprio questo è il punto di forza di questo lavoro, tanto originale nella forma quanto profondo nei contenuti. Da scoprire. // Silvio Bernardi


STEFANO SOLVENTI
La meccanica delle ombre
Cicorivolta edizioni, 2015, pp. 315, 13 €

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Il quarantenne Bernardo Stipoli, detto “Benni”, divorziato, vive in una piccola città toscana e ha un dono: non solo non si ammala e non si fa mai male, ma in sua presenza nessuno si fa male o, perlomeno, molto poco. Finirà per essere sfruttato come guaritore scettico che avverte i malati terminali o casi disperati di vario genere che incontra di non credere nelle proprie possibilità taumaturgiche. Finale a sorpresa per una storia che, strada facendo, illustra bene tanta disperazione italiana di oggi – sociale, esistenziale, amorosa – vista attraverso la lente d’ingrandimento della Grande Provincia. I conti con l’irrazionale che irrompe nelle nostre vite, il rancore verso la generazione dei quarantenni cui lo stesso autore (noto e bravissimo critico musicale) appartiene, il bisogno di credere sono i temi che si intrecciano in una storia ben costruita e mai banale che si fa leggere con voracità. Bell’esordio. // Renzo Stefanel


AMNESTY INTERNATIONAL

Rapporto 2014-2015
Castelvecchi, 2015, pp. 550, € 25,00



Sono 160 i Paesi dei quali Amnesty International esamina la situazione in questo tomo “2014-2015”, che, puntuale, arricchisce la collezione dei Rapporti prodotti dalla Ong anno dopo anno. I diritti umani sono il metro di analisi che mette in luce, in ognuno di essi, consuetudini, tipologie di leggi e vicissitudini politiche. Una visione lucida e calibrata, che nessuna guida turistica, libro scolastico o mass media può dare, ma fondamentale per conoscere uno Stato, per comprendere ciò che ci sta attorno e il nostro vicino. Tra questi 160 c’è anche l’Italia, non esente da violazioni dei diritti: le emergenze sociali denunciate da Amnesty International riguardano in primis rifugiati, migranti, rom, controterrorismo, tortura e decessi in custodia. Usiamo pure queste 550 pagine per capire, riflettere e indignarci, ma non dimentichiamoci di agire per cambiare la realtà: per difendere un valore e una persona, come Amnesty International insegna, talvolta basta anche la sola pressione dell’opinione pubblica. // Elisa Orlandotti



MARINO BUZZI
L'ultima volta che ho avuto sedici anni
Baldini e Castoldi, 176 pp., 15 €



Ciccione, barilotto, palla di lardo: nomignoli che risuonano nella testa, finiscono per insinuarsi sotto pelle, e le botte e le umiliazioni diventano sempre meno un caso isolato e sempre più un'ossessione. Così è per Giovanni, sedicenne che ha la colpa di essere sovrappeso, e per questo viene marginalizzato e bullizzato da tutti i ragazzi della scuola, in particolare da Tony, Spillo e Ombra. Finché un giorno, disperato, sparirà, e tutto il paese verrà messo di fronte alle conseguenze delle sue azioni. I ragazzi "fichi" e i reietti, i loro genitori benestanti o meno, la preside: ciascuno di loro sarà sconvolto da questa scomparsa, e reagirà in modo diverso, facendo crollare il proprio personale castello di certezze e di apparenze. Un romanzo corale, doloroso, duro, ma anche psicologicamente approfondito (in particolare sui bulli, sebbene appaiano anche troppo "adulti" in certe fasi) su una questione troppo spesso sottovalutata come quella del bullismo, che per molti finisce per avere ricadute pesantissime nell'arco di tutta la vita; ma ciò non fa di "L'ultima volta che ho avuto sedici anni" un libro a tesi. Al contrario, traendo la sua forza principalmente dallo stile asciutto e calato nella vicenda, Marino Buzzi tratteggia una serie di personaggi notevoli e sfaccettati, lontani anni luce dalle macchiette che certa letteratura di genere, soprattutto italiana, ha prodotto negli ultimi anni a partire da spunti generazionali. // Silvio Bernardi

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L'articolo Bookit #30: i nostri consigli per le vostre letture musicali di Renzo Stefanel è apparso su Rockit.it il 2015-11-09 09:20:00

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