Rock Island - Bottanuco (BG)

(Moltheni - Foto di Daniele Bianchi)



Ultimo giorno. I Verdena suonano a Bergamo, concorrenza pesante ovunque, figuriamoci da queste parti. A salutare il festival ci pensa anche il temporale che, dopo aver aleggiato sul campo sportivo per l'intera settimana, si concede all'imbrunire. La pioggia battezza la serata dedicata alla musica autoriale e acustica, espediente trovato dagli organizzatori per addomesticare l'umore (e l'udito) delle numerose famiglie previste per la cena del dì di festa. Sul palco si attendono le esibizioni dell'oggetto misterioso (ai più) Ettore Giuradei e del sempre tonico Moltheni. Giuradei è la vera grande sorpresa di "Rock Island": in poche parole, immaginatevi un “Vinicio Capossela bresciano meno snob” che canta con quel tono noir e quel fare sornione e teatrale. Calcolando che non ha nemmeno trent'anni e che regge benissimo il palco, è facile pronotisticare per lui un futuro roseo nell'ormai canuto universo del cantautorato italiano. Dategli più d'un ascolto e, sono sicuro, non ne rimarrete delusi.

Di Moltheni purtroppo non mi convince la scelta dei suoni: non parlo di problemi tecnici ma di un settaggio troppo aspro, alto e stridulo, sicuramente poco adatto all'intimità della sua musica. In queste condizioni sono poco invogliato all'ascolto. Mi dedico allora alla birra, concedetemelo dopo questi cinque giorni di duro reportage, che stasera non guido io e c'è bella gente in giro. Mentre tra una media e l'altra stilo un primo personale bilancio di quest'edizione del festival mi accorgo che Moltheni è ancora sul palco, e continua a cantare. Ma è tardissimo, l'orario off limit della mezzanotte è stato abbondantemente superato, le forze dell'ordine potrebbero arrivare da un momento all'altro per ristabilire la quiete pubblica, nell'aria c'è un po' di tensione, stanchezza, gioia, delusione, voglia di far festa e fa niente se domani è lunedì e si lavora, Moltheni canta, è bravo ma è notte fonda e non potrebbe però che soddisfazione ascoltare la musica all'aperto, sotto il cielo, con la birra, le luci si spengono, le luci si alzano, finisce qui, grazie "Rock Island", l'anno prossimo nei avrai 17 di anni, e allora sì, allora sì che sarai quasi maggiorenne, che da grandi le responsabilità aumentano, che bello...

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L'articolo Rock Island - Bottanuco (BG) di Mario Panzeri è apparso su Rockit.it il 2007-07-01 00:00:00

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