Rockit Compilation 1.30: travolti dai venti della Puglia

Possono la pizzica e la taranta convivere con l’elettronica, il jazz e il pop? Certo, nella nuova compilation di Rockit: un’edizione speciale in collaborazione con Puglia Sounds, con 22 artisti pugliesi, per scoprire l’incredibile patrimonio musicale della regione e come tutelarlo a dovere

Copertine di Piero Percoco e Gabriele Albergo
Copertine di Piero Percoco e Gabriele Albergo

Vi abbiamo tanto parlato nelle scorse settimane del sostegno che Puglia Sounds – la linea di intervento della Regione Puglia attuata dal Teatro Pubblico Pugliese che si rivolge ad artisti, operatori, etichette discografiche, produttori, agenzie di booking, organizzatori di concerti, festival – ha messo in atto per dare un aiuto concreto alla musica del proprio territorio. Ora è il momento di farvela sentire.

La Rockit Compilation 1.30 contiene 22 brani di altrettanti artisti pugliesi, che abbiamo selezionato tra i vincitori dei bandi di Puglia Sounds per il 2023. Dentro ci si può trovare qualsiasi cosa: c’è chi scava nella tradizione per portarla nel futuro, chi apre il jazz a contaminazioni delle più disparate, chi disegna paesaggi elettronici distopici, chi ancora esplora il cantautorato nelle sue forme più libere, chi riesce a ipnotizzare col proprio canto. La compilation è divisa in due lati: lato Scirocco e lato Tramontana, due dei venti che soffiano sulla Puglia, e che questa volta portano con loro un sacco di buona musica. Le copertine sono rispettivamente di Piero Percoco e Gabriele Albergo. Buon ascolto!

Lato Scirocco

Wism – Puttanate

Wism lancia i suoi coltelli volanti contro il muro del non detto, così da abbatterlo e lasciar filtrare i suoi sentimenti senza freni su una trascinante strumentale di giocoso hip hop. Puttanate sono quelle che non si ha la forza di dire, lasciando lo spazio all'onestà nonostante il rischio di giocarsi tutto.

Lauryyn – Limbo (feat.Altea)

La voce di Lauryyn, giovane cantante leccese classe 2000, lega sinuosità neo soul e carezze elettroniche in un pop di sublime eleganza da cui lasciarsi stregare, e di cui lo stordimento di Limbo, impreziosito da Altea del Thru Collected, è solo uno dei primi assaggi.

Mundial – Centucruci

I tre musicisti salentini Carmine Tundo, Roberto Mangialardo e Alberto Manco, da sempre attivi nel circuito indipendente italiano, scavano nelle proprie radici per rivestirle di una nuova veste elettronica. Come in Centucruci, preghiera dialettale che diventa un ipnotico mantra ritmico.

Giovanni Chirico – Bases

Di che cosa sono fatti i polmoni di Giovanni Chirico? A sentire i turbini inarrestabili del suo sax, verrebbe da pensare come minimo al titanio: i suoi brani sono lunghe suite strumentali di un jazz funk dai tratti infernali, che si scatenano nell’aria fino a diventare degli uragani sonori. Non preoccupatevi: sarà un piacere farsi travolgere.

Rossana De Pace – Bla bla

Rossana De Pace è una cantautrice dalla penna tanto pungente quanto è versatile la sua voce. In attesa di scoprire il suo primo album, Bla bla è il canto con cui affrontare l’insopportabile brusio che accompagna i dolori inascoltati di un individuo, di una minoranza, di una generazione.

Yarákä – Maletìmbe

Quella degli Yarákä è la ricerca della formula universale del ritmo, dove il suono del tamburo scavalca i confini per approdare dalla Puglia alla Brasile, dal Mediterraneo alle coste africane, fino a stringerci in una scatenata danza collettiva. 

Nicola Conte – Nigeria (feat. Gianluca Petrella)

Il sodalizio tra il compositore Nicola Conte e il trombonista Gianluca Petrella raggiunge il suo culmine in People Need People, un contenitore di scambio culturale e musicale dalle mille connessioni che si immerge nei meravigliosi meandri dell’afrobeat, dell’hip hop e del funk.

Alessia Tondo – Cacciala fore

La cantante Alessia Tondo trova nei costumi e nelle usanze della sua terra un sottobosco magico, tra l’esoterismo e la tradizione. Un esempio è Cacciala fore, a metà tra filastrocca e bossa nova, che come una formula magica scaccia la tristezza.

Al Verde – Numeri primi

Al Verde rimanda le responsabilità a un domani che speriamo non arrivi mai: Numeri primi rompe la routine fatta di giorni grigi in ufficio con un giocoso r&b, per svegliarci dal torpore e invitarci con lui a goderci davvero la vita.

Pippo D’Ambrosio – Winter is over

Una voce infantile detta il ritmo, per poi lasciare spazio a un caldo arrangiamento jazz: così Winter is over, del batterista Pippo D’Ambrosio e della sua band, ci accompagna verso la primavera riaccendendo i nostri sensi e la natura attorno a noi.

Maria Mazzotta – Amoreamaro

Maria Mazzotta esplora i vari volti dell’amore in Amoreamaro, tra rivisitazione di classici della canzone italiana e inediti, come la title-track, per lasciare che sia il suo incredibile canto a farne da specchio sonoro e mostrarne l’incomparabile potenza emotiva.

Lato Tramontana

La Malasorte – Comodi

La Malasorte buca le nebbie di un offuscato hip hop per mostrare come spesso sia più facile rimanere nella comfort zone del non detto invece di esporsi, osare e trovare il coraggio di lasciar uscire le parole che troviamo dentro, invece di lasciarle morire in gola.

Alessandro Campobasso – Interrail Global Pass

La carovana guidata dal batterista Alessandro Campobasso si imbarca in un viaggio attraverso strade impossibili, liberamente ispirato da Le città invisibili di Italo Calvino, lasciando che sia solo la potenza espressiva del jazz a fare da bussola in questo percorso visionario. 

Larocca – Satelliti

Larocca sogna di volare e vuole portarci in orbita con lui: Satelliti ondeggia delicatamente attorno al nostro pianeta in una ninnananna dai colori soul, per un abbraccio interstellare in cui è bello stare sospesi a guardare tutto ciò ci sta sotto ai piedi.

Vera Di Lecce – Painfall

Ad aprire l'ultimo album di Vera di Lecce, Altar of Love, c'è il canto sacro di Painfall, una liturgia profana ed elettronica in cui brucia un dolore profondo e che fa incontrare percussioni tradizionali con gelidi synth taglienti e una melodia lugubre.

Nakbyte – Turtles

Nakbyte sta per catastrofe informatica, ed è al grido di questo monito distopico che la band si lancia in un battagliero mix di elettronica e rock, come ultimo baluardo di resistenza umana. Per sconfiggere la rete con le sue stesse armi.

Cristiana Verardo – Ho finito le canzoni

La fine di una relazione, un sentimento ormai logorato e, nonostante tutto, la trappola della nostalgia in cui è facile ricadere: Ho finito le canzoni è la triste consapevolezza di Cristiana Verardo di fronte a una storia a cui bisogna andare oltre, ma che continua a ripresentarsi senza che riusciamo a liberarcene del tutto.

Elettro Mascarimirì – Elettro chaabi tarantolato

I Mascarimirì lasciano libero sfogo alla loro parte più elettronica, proiettando i loro intrecci ritmici in una dimensione da club cosmopolita. Come Elettro chaabi tarantolato, dove la musica del Nordafrica viene sostenuta da percussioni salentine e da poderosi bassi.

Wepro – Come mi vuoi

Frasi spezzate, incompiute, che si infrangono contro chi ha imparato a fregarsene delle convenzioni sociali e del giudizio altrui: Come mi vuoi è l'urlo di evasione di Wepro, scagliato con violenza su di un rock energico quasi stoner e dalle venature elettroniche.

Marco Bardoscia – Shuruq

Il contrabbasso di Marco Bardoscia trova uno dei suoi picchi espressivi nella formazione in trio con il pianista William Greco e con il batterista Dario Congedo, che con Shuruq disegna nell'aria un paesaggio incantevole dalle curve morbide.

Canzoniere Grecanico Salentino – Balla Nina

Il Canzoniere Grecanico Salentino è uno dei gruppi più longevi e importanti del territorio pugliese. L'ennesima dimostrazione ne è Meridiana, più recente disco del gruppo, in cui la trascinante energia della tradizione diventa un motore vitale su cui danzare.

Fideles – No human interaction

Il duo di dj tarantini Fideles, nel corso della loro carriera, è riuscito a plasmare una techno dalle stratificazioni avvolgenti, capace di attorcigliarsi attorno al nostro corpo senza lasciarci il tempo di accorgercene, per poi gettarci su un dancefloor chiaroscuro in cui perdere il respiro.

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L'articolo Rockit Compilation 1.30: travolti dai venti della Puglia di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-03-30 10:09:00

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