Sanremo 2015, seconda serata: una fatica senza fine.

Volevamo almeno arrivare ad ascoltare tutte le canzoni dei big in gara, e ce l'abbiamo fatta. Che fatica, ragazzi.

Dicevamo, fin qui tutto bene.
Eravamo rimasti con quella che sembrava una classica prima serata con un po' di tempi confusi ma che su dai è la prima, c'erano degli ospiti che più popolari non si può, troppe presentatrici che presentatrici non sono. Sarebbe stata questa seconda serata a far rodare il tutto.
E invece. E invece sembra che gli autori abbiano diviso in due il Festival: ai primi lo champagne e ai secondi il pignoletto (con tutto il rispetto per i produttori dell'ottimo pignoletto). Si parte con le Nuove Proposte che noi già conosciamo, Kaligola giustamente non passa in favore dei Kutso e Nigiotti vince sulla internazionale Chanty. Tutte cose che già sapevamo, insomma.
Ma è stasera che si vedono molti dei buchi di questa edizione. Non riusciranno mai a farci passare Biagio Antonacci come cantautore intenso, e il suo pantalone che lascia nuda la caviglia e quella camicia coi lustrini sembra ribadire che manco a lui interessa più di tanto.
A Sanremo le interviste ai vip internazionali, chiunque le faccia, sembrano quei discorsi che si fanno quando rimani bloccato in ascensore. Per cui anche Charlize Theron deve abbozzare e tornare a casa col bottino. Emma e Arisa continuano a non imparare una presentazione lunga 200 battute e i comici continuano a non far ridere per niente. In compenso abbiamo scoperto dell'esistenza di Pintus, ma anche lui pareva abbastanza stupito del tutto, per cui va bene così.
Come avrete notato, non ho ancora iniziato a parlare dei dieci big in gara. Non è un caso. Questa seconda tranche è stata ancora più piatta e, diciamolo, più scadente: Nina Zilli vestita Bassetti ci propone "il suo blues" con "Sola". Purtroppo tutto già sentito e senza pochi guizzi, a parte un illuminante per il viso di cui tutte vorremmo sapere la marca. Marco Masini fa la parte del navigato concorrente di Sanremo e se pensi che un tempo questo ruolo era dei Matia Bazar o di Toto Cutugno capisci che il tempo passa un po' per tutti, anche per te. "Che giorno è" è il classico pezzo di Masini a Sanremo, urlato e (semi)disperato. Ma c'è più maturità e, in uno scenario fiacco fa la sua porca figura. Anna Tatangelo ormai non mangia più, ha un'età indefinita e viene al Festival per dimostrarci il suo essere autonoma dalla vita artistica dì Gigi. "Libera" sembra la parte di scienze di un sussidiario: tra mare, sole, luna, nuvole, vento e pioggia non manca nulla. Su Raf non riesco a dare un giudizio. Stonava, era magrissimo... ci potevano avvisare, ecco. Con Il Volo si tocca l'apice della disperazione, in primis perché questi tre potrebbero avere una chance di vincere (e la standing ovation dopo "Grande amore" ci fa temere che sia così). Un mix tra Claudio Villa col chiodo e una lirica imberbe amata da chi non ha mai preso un libretto dell'opera in mano. Il pezzo di Irene Grandi, "Un vento senza nome", è meno grandesco e più ricercato, il testo è bello ma forse un po' troppo monocorde. Per capirci, stasera la parte della professionista l'ha fatta lei insieme a Masini. A Lorenzo Fragola invece che je voi dì? Canta una canzone da Fragola in un contesto che non è X Factor e lo capiamo se non si sente molto a suo agio, su.
Biggio e Mandelli fanno quello che tocca fare a qualcuno in ogni Sanremo: buttarla in caciara. Quella cosa molto milanese alla Cochi e Renato, alla I Gatti di vicolo Miracoli che seppur infantile almeno ha velocizzato per pochi minuti quello stanco avvicinarsi alla fine che è stata questa puntata. Bianca Atzei finge di essere Patty Pravo e nell'anonimato più assoluto (incluso il suo) almeno ti ricorda quando le canzoni, seppur urlate, rimanevano belle. La sua, invece, fatica. Infine, Moreno ci fa capire perché chi rappa si mette i vestiti larghi: col completo appena alzi il braccio o pieghi le gambe ti incastri. Ieri sera l'effetto era quello di un video rap in un circolo di briscola. Il risultato lo potete immaginare. Lui, infatti, insieme a Bianca Atzei, Biggio e Mandelli e Anna Tatangelo sono a rischio eliminazione.
Si levano urla, buuu, "scandaloso" e fischi. Uno dei pochi momenti in cui il pubblico ha dimostrato di non essere stato assemblato con una stampante 3D.
Ragazzi, che fatica.

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L'articolo Sanremo 2015, seconda serata: una fatica senza fine. di Teresa Bellemo è apparso su Rockit.it il 2015-02-12 12:54:00

Tag: Sanremo

COMMENTI (2)

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  • pharh 9 anni fa Rispondi

    No vabbè, mi avete letto la mente!!
    Stupenda recensione, la condivido in pieno.

  • djpaga 9 anni fa Rispondi

    Anna Tatangelo ormai non mangia più, ha un'età indefinita e viene al Festival per dimostrarci il suo essere autonoma dalla vita artistica dì Gigi. Su Raf non riesco a dare un giudizio. Stonava, era magrissimo... ci potevano avvisare, ecco. ahah ti adoro. grazie ;)