Subsonica - Sherwood Festival - Padova



Probabilmente, si è trattato del record assoluto di presenza allo Sherwood Festival, degna chiusura a suggello dell'intero mese organizzato, ogni anno nel parcheggio dello Stadio Euganeo, da Radio Sherwood. Radio di movimento, fors'anche del movimento. Radio Indipendente. Radio libera, altri dicono.

E se i Subsonica in certi ambienti ci sono nati, ci sono passati e poi tornati (a testa alta), regalando emozioni e pienoni. Come quello di sabato 16 luglio, oltre ottomila le persone a ballare sotto il palco e più indietro e su sino alla collinetta verso lo stadio di calcio, ché i Subs ci sono. Ci sono ancora e sanno dare spettacolo.

"Giorni a Perdere" e "Ratto", in avvio, danno a pensare ad una scaletta virata verso l'ultimo loro album, e confermano la sensazione di Subsonica più rock, più tirati, con un Casacci difatti in bella evidenza per tutta la serata.

È lo stesso Casacci ad introdurre una tiratissima "Liberi tutti", con una dedica speciale alla radio ed al movimento: mica tutti hanno applaudito il convinto eloquio del nostro, segno evidente che il pubblico era eterogeneo, ma al contempo indice del fatto che Casacci e soci si ricordano di dove si trovano, sanno cosa c'è dietro. Mica un comizio - come ai tempi in cui il Festival si teneva all'Arcella - ma qualche frase ben assestata, alla faccia di chi rimprovera loro il contratto major, il passaggio sanremese e -concedetemelo - alla faccia dei "socialmente impegnati" Punkreas, capaci da quello stesso palco solo di un patetico insulto al papato e ben poco altro. Poi "Sole silenzioso", ché per disubbidire c'è ancora tempo, arrangiata reggae a confluire nella "Chase the devil" del Maestro Lee “Scratch” Perry.

"Salto nel vuoto" che non colpisce, insipida, amici che spariscono a caccia del kebab e della crepe alla Nutella, alla libreria hanno finito le copie di Rockit mag, ma rimango imperterrito, rapito, a vedere per l'ennesima volta questo gruppo: cresciuto tantissimo, in tutti i sensi. E m'accorgo, frugando nel nostro database, che la loro è una tournée coi fiocchi, che Stefanel ha già descritto anzitempo il mio pensiero in occasione di un loro concerto di un paio di mesi fa: "Hai il figo di essere in discoteca e quello di sentire dell’ottima musica, senza essere ucciso da tonnellate di insulsa commerciale od orrido hip hop. Hai il figo del rock e quello della dance". Il tutto, checché ne scriva qualcuno, senza fortunatamente mai (rin)negare quella "matrice ragga", che ogni tanto graditissima riemerge. Sono in alto, i Subsonica: sono - concedete l'ossimoro - il raro mainstream di cui andar fieri.

Il primo dei due bis concessi (ma in realtà già ampiamente previsti) dopo una piccola sosta in cerca di un minimo refrigerio, vede addirittura Samuel con la chitarra acustica per la bellissima "Incantevole", la mia preferita dell'ultimo loro album, che dal vivo rende forse ancora di più. Ma è proprio tutto il concerto che può dirsi "riuscito", con svisate a cavallo tra prog, hard (che tiro, "Gasoline"!) e psichedelia, a raccontare di una evidente evoluzione; certo, a tratti ancora da mettere bene, non del tutto a fuoco, ma pur sempre viva e pulsante. Ci siete stati, resta inutile narrarvi della goduria danzereccia tra "Discoteca Labirinto" e "Nuvole rapide", ma da incorniciare la chiusura con la rallentata "Preso Blu", semplicemente strepitosa.

Caldo esagerato, gente da ogni dove. La torta al cioccolato vicino allo stand Ya Basta. Quante volte, quella strada per Padova. Gelato a San Pelagio, in testa ancora la pacca della grancassa, le immagini degli schermi semovibili posti dietro il gruppo. Spettacolo davvero oltre le aspettative, giù il cappello.



1. Intro (Terrestre)
2. Giorni a perdere
3. Ratto
4. Colpo di pistola
5. Albascura
6. Abitudine
7. L'errore
8. Liberi tutti
9. Sole silenzioso
10. Chase the devil (Lee "Scratch" Perry)
11. Corpo a corpo
12. Salto nel vuoto
13. Cose che non ho
14. Strade
15. Two (Motel Connection)
16. Incantevole
17. Vita d'altri
18. Le serpi
19. Gasoline
20. L'odore
21. Aurora sogna
22. Tutti i miei sbagli
23. Il cielo su Torino
24. Discoteca labirinto
25. Nuvole rapide
26. Preso blu

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L'articolo Subsonica - Sherwood Festival - Padova di Enrico Rigolin è apparso su Rockit.it il 2005-07-18 00:00:00

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