Primo tour, primo sold out: cosa ci dicono i boom di Blanco e Tananai

300mila biglietti polverizzati in poche ore. Il tour d’esordio del vincitore di Sanremo parte con numeri pazzeschi, impensabili fino a poco tempo fa per un giovane. Ma anche l’ultimo classificato ride. Dietro queste tournée trionfali il successo social, l’esposizione tv, la voglia di live e non solo

Blanco e il tour sold out
Blanco e il tour sold out

Riccardo Fabbriconi, classe 2003, conosciuto per i più col nome di Blanco, passerà una stagione indimenticabile, in cui troverà di sicuro il modo di scaricare tutta quell'adrenalina che gli balla in corpo grazie ad una serie impressionante di date tra club e location all'aperto d'estate. Se siete fan e desiderate andarlo a vedere però abbiamo una brutta notizia per voi: a distanza di pochissime ore dalla messa in vendita, i biglietti di tutte le date sono stati polverizzati e non c'è modo di entrare neanche travestiti da transenna.

Si parla più di 300mila biglietti venduti, una platea incredibile se pensate che il Modena Park di Vasco Rossi, che celebrava i suoi 40 anni di carriera ha fatto 225.173 biglietti. Ok, si tratta di un'unica data, ma Blanco è al suo primissimo tour. Per essere chiari, il ragazzo senza aver ancora fatto un concerto vero e proprio ha vinto il Festival di Sanremo (in coppia con Mahmood col brano Brividi, ma lo sanno anche i sassi) totalizzando subito il disco di Platino e il primato del pezzo più ascoltato di sempre in un giorno su Spotify Italia con 3.384.192 stream in sole 24 ore dall’uscita. Numeri impressionanti che seguono quelli del suo debutto discografico, Blu Celeste, uscito a settembre del 2021 direttamente primo in classifica.

 

Se quello di Blanco è un fenomeno su scala mastodontica, sulla sponda inversa della  classifica sanremese di quest'anno c'è un altro giovane che sta esplodendo, metaforicamente ovvio: Alberto Cotta Ramusino, classe 1995, per il pubblico e per Mara Venier  conosciuto come Tananai, che col brano Sesso occasionale è arrivato ultimo ma ha conquistato wave di meme social e pubblico generalista. Stabile nella top 10 dei brani più ascoltati su Spotify Italia ha superato i 5 milioni di stream e sta aggiungendo nuove date del suo tour che vede già un sold out al Fabrique di Milano il 16 maggio. 

Due storie diverse certo, da una parte un fenomeno pari negli ultimi anni solo a quello dei Måneskin, dall'altro invece un cantante che si sta godendo un momento di fama, ma entrambi col minimo comune denominatore di essere due artisti al primo tour, dopo gli esordi in pandemia. Molto spesso pensiamo alla Generazione Z che è stata privata (per il momento) dei concerti, una delle esperienze formative e sociali più fighe che possano esistere nella vita, ma non ci soffermiamo mai a pensare alla controparte, tutti quegli artisti spuntati come funghi negli ultimi due anni, a volte diventati incredibilmente famosi, altre durati il tempo di un fuoco d'artificio, senza aver ancora fatto un concerto vero e proprio

Tra la felicità per i traguardi ottenuti e le grandi feste tra gli addetti ai lavori, ciò che ancora manca a questi ragazzi è il brivido del live, l'abbraccio metaforico e non della folla che canta, com'è capitato ad Ariete la scorsa estate, al suo primo tour dopo i successi ottenuti in pandemia. 

I motivi dei sold out per Blanco e Tananai sono molteplici non riguardano solamente il talento dei due. Di certo mostrano la fotta, la voglia matta che ha il pubblico di tornare a fare festa, una festa vera senza limitazioni di sorta (e qui incrociamo dita, tocchiamo ferro, pudenda e tutto quello che porti fortuna individuale e collettiva) perché di concerti seduti ne sono stati fatti molti e sono andati bene, ma diciamoci la verità: non è la stessa cosa, da entrambi i lati. Per il pubblico, non potersi muovere e abbracciare, ballare e limonare a un concerto è una cosa che non sta né il cielo né in terra, per gli artisti cantare e fare uno show bello frizzante davanti a una platea seduta e ferma non è stimolante e sembra una sorta di saggio di scuola media. 

Dietro questi sold out c'è anche la curiosità di vedere dal vivo cosa siano in grado di fare gli artisti che come dicevamo prima, non sono passati dalla gavetta nei pub o nei club ma hanno sfondato le classifiche prima ancora di aver fatto un live. Musicisti con un proprio percorso personale che hanno seguito paradossalmente l'iter di quelli che vanno ai talent senza andarci, e questo è l'effetto Amadeus che da tre anni a questa parte sta lanciando tra il pubblico generalista artisti semi sconosciuti grazie al suo Sanremo assemblato clinicamente e algoritmicamente per avere successo.

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Visto così, l'iter dei giovani che si apprestano a fare i primi tour dopo aver già avuto successo potrebbe risultare antipatico a chi da una vita fa la propria gavetta ma in questi ultimi due anni, quel tipo di prassi non è stata proprio possibile e allora ben venganonuovi volti che incarnino simboli di ripartenza di fronte alla prospettiva del baratro, della disaffezione del pubblico all'evento sociale denominato concerto. Se qualche anno fa le battaglie a colpi di sold out, spesso gonfiati, erano davvero brutte da vedere, oggi ogni nuova data è da salutare con grande entusiasmo. E buona ripartenza a tuttə.

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L'articolo Primo tour, primo sold out: cosa ci dicono i boom di Blanco e Tananai di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-02-17 10:06:00

COMMENTI (2)

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  • rockitadmin2 anni faRispondi

    @mario.miano.39 Ibisco: vero, molto vero

  • mario.miano.392 anni faRispondi

    Scusate ma me la posso tirare? Quando uscì "notti in bianco" e nessuno se lo cagava ancora, scrissi il commento sul video youtube che incollo sotto.
    Il mio compagno è ancora basito per come gli parlavo del primo artista capace di smuovere il popolo italiano allo stadio. Ovviamente nopn c'entrava nulla con lo stile musicale ma è l'attitudine: se ascolti musica di tutti i generi da una vita, allora non hai capito un cazzo se sentendo Blanco non senti un'urgenza rarissima. Spero che qualcuno si accorga anche di Ibisco, che ha fatto il miglior disco da "mainstream" di Calucutta ma ecco il commento, ciao:

    Non che qualcuno lo aspettasse ma per la prima volta la musica italiana trova un artista che non ha nulla da invidiare a Vasco Rossi come comunicatività popolare. Me lo vedo già Blanco a riempire gli stadi con il suo "dadadadadadada" e con il suo falsetto "non dirmi che sei l'unica".
    Davvero Blanchito, sei una bomba, spacchi di brutto!