Marco Parente - Stazione Leopolda - Firenze



Come se ce ne fosse bisogno, la serata di mercoledì 21 - alla intellettuale e un po' snob ‘Stazione Leopolda’ di Firenze - sottolinea ancora l'atipicità di Marco Parente rispetto al panorama italiano. Quasi due ore di musica per quella che è stata una panoramica su tutto il repertorio del cantautore, con particolare attenzione all'album d'esordio “Eppur non basta”, che ha proposto i brani riarrangiati insieme a Mirko Guerrini, in modo da far spazio ai 15 elementi della sua Millenium Bugs' Orchestra, già presente in due brani dell'ultimo disco “Trasparente”.
Mentre la prima parte ha visto le due band - quella di Parente e la ‘Big Band’ (come la chiama lui) - abbastanza distinte tra loro con l’esecuzione dei pezzi che, partendo con l'arrangiamento classico, lasciavano entrare nel finale i fiati e gli archi per un crescendo il più delle volte trascinante (“Karma parente”, “Il fascino del perdente”), la seconda, forse per l'apprezzamento crescente del pubblico, è stata contraddistinta da un'omogeneità maggiore, e quindi da una minor distinzione dei compiti delle due anime dello spettacolo. Si prenda ad esempio l'esperimento jazz-dance (non saprei come altro descriverlo) di “Fuck (he)art & let's dance”, proposta sostituendo un campionatore con una banda di ottoni, o “Il mare si è fermato”, sempre piacevole da (ri)ascoltare.

Si è divertito sia chi stava sotto che chi stava sopra il palco, e mentre Marco continuava a modulare la propria voce e a lanciarsi in danze da marionetta, i numerosi strumenti facevano il resto per uno spettacolo che vi invitiamo a vedere o a recuperare (presto uscirà un disco). Un indicatore attendibile della sua riuscita dovrebbe essere la difficoltà per Parente a lasciare il palco, il ripresentare non solo i bis ‘preparati’ (come il grandioso finale di “Falso movimento” che ha visto tutti i musicisti uscire dal palco intonando il ritornello e battendo scope, scarpe e quant'altro”, ma concedere al pubblico alcune perle come “Michelangelo Antonioni” dell'amatissimo C. Veloso (dove Marco era accompagnato solo dalla sua chitarra) e una seconda versione di “Farfalla pensante” con tutta la banda al completo.

In definitiva, uno ‘spettacolo’ da vedere più che da leggerne una recensione. Il consiglio è quindi scontato: andateci!



Marco Parente e la Millennium Bugs' Orchestra set

Scaletta
1. W il mondo (radiourlo)
2. Il fascino del perdente
3. Karma parente
4. Farfalla pesante
5. Come un coltello
6. Proiettili buoni
7. I fuochi di fine millennio
8. strumentale
9. Fuck (he)art & let's dance
10. Davvero trasparente
11. Il mare si è fermato
12. Buone prestazioni
13. Inseguimento geniale
14. Adam ha salvato Molly
15. Lamiarivoluzione

primo bis
16. Falso movimento
17. Derivanti

secondo bis
18. Michelangelo Antonioni

terzo bis
19. Farfalla pensante

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L'articolo Marco Parente - Stazione Leopolda - Firenze di Simone Civai è apparso su Rockit.it il 2003-05-21 00:00:00

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