"La storia infinita" ora è un po' finita: una canzone, anzi due, per celebrarla

Se n'è andato il regista di "Never Ending Story", il film del Fortunadrago, di Atreju e soprattutto Mordiroccia. Se ce lo ricordiamo è merito anche delle sue canzoni "italiane", quella originale e famosissima e una cover metal niente male

Bastian e Falkor
Bastian e Falkor

Il regista tedesco Wolfgang Petersen è morto negli scorsi giorni a 81 anni. Ha diretto film di grande successo come U Boot 96, Virus letale, Air Force One (aveva una certa predilezione per le catastrofi) oppure, più di recente, Troy, ma, un paio di generazioni in particolare, lo ricorderanno per il suo lavoro su La storia infinita, o Never Ending Story in originale. 

Il film è del 1984, ma – visto che non c'era lo streaming e con la tv le cose funzionavano ben diversamente – è rimasto nell'immaginario di molti per il decennio abbondante successivo. Il film, cupo e sognante allo stesso tempo, è basato sul libro di Michael Andreas Helmuth Ende, autore tedesco con pensieri suicidi (alimentati dalle paranoie dei nazisti, che lo mandarono al fronte) e che si era ispirato per il personaggio principale alla morte di un suo caro amico. 

Il protagonista è Bastian, che finisce in un mondo inventato chiamato Fantàsia, per completare una missione fondamentale, salvare tutti dal Nulla che avanza. Con lui ci sono l'Infanta Imperatrice, il ragazzo Atreju (no, la Meloni questa volta non c'entra), il Fortunadrago e Mordiroccia. A vederlo oggi fa sorridere da molti punti di vista (e forse annoia un po', schizzati come siamo dall'overdose di Avengers), ma nel genere fantasy è stato un discreto game changer, almeno per l'Europa.

Assieme alla dolcezza della storia e di certi personaggi, una cospicua parte dei meriti vanno attributi alle musiche. E veniamo a noi. Perché, assieme al jazzista tedesco Klaus Doldinger a firmarle, e diciamo che si sente tutto, fu Giorgio Moroder. L'altoatesino scrisse il tema principale del film, omonimo e di grande successo, assieme a Keith Forsey, batterista e compositore (ha lavorato con i La Bionda e poi con Billy Idol, prima di vincere l'Oscar per le musiche di Flashdance). A cantarla un truzzissimo Limahl, ex frontman dei britannici Kajagoogoo.

video frame placeholder

Il brano, in cui spicca anche la voce femminile di Ellie Jones (corista di Limahl), è una delle mille sfumature di Moroder possibili. C'è tutto il suo elettropop e il gusto per un'epica contemporanea, soprattutto nella voce, c'è la capacità di riscrivere con i synth l'estetica di un film che va in un'altra direzione, ma di rimanere comunque fedele a esso nella sua dimensione onirica e in quella tensione all'infinito data dalla mancanza di un vero inizio e di una vera fine nel pezzo. 

C'è anche un lato B, strumentale ed eseguito dal solo Moroder, chiamato Irony Tower. Il singolo è stato al primo posto in classifica in otto Paesi, entrando nella Top 5 di altri 17 nazioni. In Scandinavia ne andarono letteralmente fuori di testa, in Italia arrivò fino al secondo posto, ma è comunque ricordato come uno dei tanti capolavori di Giovanni Giorgio. Per altro, ancora una volta, ha avuto nuova vita grazie a quella macchina da nostalgia e riscoperte che è Stanger Things, che l'ha citata nella terza stagione. 

Per chiudere, tra le cover di ogni genere e livello fatte al brano, spicca quella di un gruppo italiano, i Trick or Treat, power metal from Modena dai primi 2000, gruppo ancora in attività e che per un certo periodo ha girato proprio parecchio, in Italia e non solo. La loro versione muscolare di Never Ending Story è qua sotto, e come titolo di coda funziona discretamente bene. 

video frame placeholder

---
L'articolo "La storia infinita" ora è un po' finita: una canzone, anzi due, per celebrarla di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2022-08-19 10:12:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • pons 2 anni fa Rispondi

    Che storia! Avevo la cassetta. 📼