Strettamente - Live sullo Stretto di Messina

Un racconto di Dimartino, su un ragazzino che attraversa lo Stretto di Messina per andare a Roma. L'accompagnamento ideale per i video di "Strettamente", ovvero pezzi in acustico registrati sulle rive dello Stretto. La musica vicino al mare è più romantica e il vento fa parte dello spettacolo

Perché in riva al mare la musica diventa più romantica e il vento fa parte dello spettacolo. Ecco perché Kudu (Luca Anello e Roberta Ursino) hanno pensato a Strettamente, una serie di piccoli live acustici registrati sulle sponde dello Stretto. Ci sono passati Mamavegas, Brunori SAS, Fast Animals and Slow Kids, Honeybird and the Birdies, The Gentlemen's Agreement, Iosonouncane, Calibro 35 e Dimartino. E proprio Dimartino ci ha regalato un racconto per accompagnare i video. Un racconto che parla di un ragazzino sullo Stretto, in viaggio da Palermo verso Roma.

 

16 settembre 1995

Non avevo mai visto due onde andare nel lato opposto e scontrarsi, ho avuto una sensazione di cataclisma improvviso.

La freccia della laguna proveniente da Palermo Centrale destinazione Roma Termini era diventata un bruco dentro una mela e l’odore delle cuccette attraversate da grovigli di lenzuola cartacee adesso, s’impastava con quello del gasolio e col puzzo di mare riposato. La ragazza milanese aveva ascoltato per tutto il viaggio, la stessa cassetta del Festivalbar 95’ che nel lato “A” aveva gli italiani come Ivana Spagna con “siamo in due”, e nel lato “B” aveva i non italiani come Bjork con “Army of me”, le chiesi se le andava di salire con me sul ponte, mi rispose no con un sorriso dolcissimo. Quando scesi, pensai subito che è strano trovarsi su un treno che sta su una nave, è quello che proverebbe un cane in braccio a un uomo a cavallo e mi misi a ridere da solo come uno scemo mentre aspettavo che qualcuno mi aprisse la pesante porta taglia fuoco, dato che i miei tredici anni erano troppo gracili per simili invenzioni. Mi fece strada un gigante appena sceso dalla testa di un tir, dopo una lunga risalita di gradini disse: non si lascia partire un ragazzino da solo.

Brunori SAS e Mamavegas live a Strettamente



Arrivammo sul ponte di prua, fuori era già buio ed io non vidi nient’altro che la scritta del C A M P A R I, chiesi al gigante se Roma era subito dopo quell’insegna luminosa, ma non rispose. Fumava una Diana blu come l’ultima della sua vita e buttava il fumo raramente come se dovesse per forza trattenerne una parte, aveva degli strani occhi amaranto di chi ha troppe cose in una testa troppo piccola. A un tratto guardò fisso un piccolo vortice tra il blu del mare e il bianco della nave e iniziò a parlare lentamente, come si parla a un luogo abbandonato da tempo:

Quando ero piccolo ero una balena, ho attraversato litri e litri d’acqua con mia madre, insieme abbiamo lottato contro le correnti, i mostri marini, le secche improvvise ma quello che abbiamo più temuto sono stati gli uomini, la cattiveria non è roba di bestie. Ogni volta che passo lo stretto il richiamo dei due mari, mi fa venire voglia di saltare in acqua e abbandonarmi, invece risalgo sul mio camion e rimango in autostrada da solo, dodici ore al giorno a trasportare dadi e zuppe pronte per la Knorr dalla Germania fino a Trapani. Lo stretto è una porta non un luogo di passaggio.

Iosonouncane e Fast Animals and Slow Kids live a Strettamente



Non ebbi il tempo di capire bene cosa mi stesse dicendo che lo vidi stringere forte la ringhiera e diventare sempre più gonfio. Non parlò più, gli occhi diventarono due gocce di sangue, il labbro inferiore iniziò ad appesantirsi e uno strano tessuto scuro lentamente bruciò i vestiti fuoriuscendo dai pori della pelle come la carne esce dai buchi di un tritacarne. La testa cominciò a ingrossarsi e a riempirsi di grosse pustole bianche e mollicce e le gambe iniziarono a muoversi così velocemente che quasi non si videro più, poi sparì nel buio. Nessuno si era accorto di nulla, erano le otto e mezzo di sera e sul ponte c’èra solo una coppia di giapponesi intenti a fotografare le piccole barche vicine, il resto dei passeggeri era in fila per gli arancini. Non riuscivo a muovermi, mi trovavo al centro dello stretto per la prima volta della mia vita e avevo assistito a qualcosa che probabilmente mai più avrei rivisto, mi allontanai dalla ringhiera e restai un attimo a osservare il cielo, non avevo mai guardato tutte quelle stelle contemporaneamente. Poi il mio sguardo andò alle luci sempre più vicine della riva, chissà se quella è Roma, provai in tutti i modi a pensare solo al mio viaggio e rientrai in coperta.

Calibro 35 e Honeybird & The Birdies live a Strettamente



Tutto era rimasto nella normalità le facce dei turisti, i camionisti in gruppo che discutevano di scioperi, le miniature della nave nelle vetrine di uno shop e un paio di passeggeri del treno che avevo identificato per seguirli e risalire sul bruco smembrato. Quando il treno si ricompose per mettere le ruote sui binari della terra di cui non sapevo il nome, non vidi la testa del tir da cui era sceso l’uomo cetaceo e mi convinsi che forse avevo immaginato tutto e che probabilmente mi ero lasciato condizionare dal racconto mitologico della mia vicina di casa, la professoressa Li Causi, che mi aveva parlato di Scilla:

Una ninfa bellissima che viveva sullo stretto, trasformata dalla maga Circe in un mostro le cui gambe erano sei cani dal collo di serpente divoratori di uomini.

La ragazza milanese dormiva e sentivo dal suo walkman the color inside dei Ti.pi.cal, avevo voglia di svegliarla e raccontarle tutto ma non mi avrebbe creduto, nessuno mi avrebbe mai creduto, guardai il finestrino fisso come si guarda un televisore e mi addormentai. Passò una notte prima che il bruco arrivasse alla mia destinazione, Roma non è così vicina. Alla stazione Termini pensai al cetaceo e a quello che mi aveva detto sugli uomini poi, mi persi nella grande città.

Dimartino e The Gentlemen's Agreement live a Strettamente

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L'articolo Strettamente - Live sullo Stretto di Messina di Dimartino è apparso su Rockit.it il 2012-02-06 00:00:00

COMMENTI (16)

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  • strange 12 anni fa Rispondi

    @feedbacknoise, la nausea viene a sentire le tue stronzate, non a ritornare in sicilia, ma per favore.

  • utente57088 12 anni fa Rispondi

    perche' non hanno invitato Vergassola piuttosto che Riondino ecc... voglio dire che per me ad esempio : Brunori sas senza offesa sembra un cabarettista come Dente peraltro ( ho visto piu' di un suo live ) questo loro fare " ironico " posto in questa maniera che e' funzionale per carpire piu' pubblico e' piu' cabarettistico che musicale, la Musica e la canzone d'autore e' ben altra roba.......

  • worlich 12 anni fa Rispondi

    Brunori SAS infallibile.

  • sdiggo 12 anni fa Rispondi

    è fico mandarne due o tre video insieme, provate.

  • utente57088 12 anni fa Rispondi

    massimo scoma quindi io sarei un "provocatore" di quattro soldi ?1?.... allora dimmi dove sta la mia provocazione ! se fossi uno sterile provocatore sarei passato inosservato non credi ? io argomento, ma tu invece di replicare civilmente offendi, tipico di una persona mediocre ed ignorante.

  • neve82 12 anni fa Rispondi

    diciamo che feddbacknoise (che è anche xerox193 su youtube) è un provocatore da quattro soldi non dissimile da certi opinionisti del pomeriggio televisivo, effetivamente nell'indi ci mancava grazie di esserci. Prossimo obiettivo? un tuo blog?
    e poi che cazzo queste citazioni di Carmelo Bene ma lascialo in pace a quello, non devi per forza dimostarare di essere un intellettuale puoi dire le tue cazzate anche essendo un banale nerd con una laurea al dams e un mac book 13.

  • Elegy 12 anni fa Rispondi

    Io sinceramente meta' di questi gruppi non li conoscevo nemmeno.

  • oraziosturniolo 12 anni fa Rispondi

    Bravissimi tutti, per carita'... solo che Rockit si dedica sempre ai soliti, le caste, le lobby, anche nella musica indipendente italiana...

  • utente57088 12 anni fa Rispondi

    a mio parere e' sembrato tutto molto conformista, dalle schitarrate in spiaggia, alle arance, all'immagine stereotipata dell'emigrante camionista nel temino di dimartino, insomma e' una interpretazione della realta' legata allo stretto e alla Sicilia conformista e stereotipata, i siciliani ed i giovani in particolare non sono piu' legati alla loro terra come 50 anni fa, vogliono uscire se non scappare da una realta' immobile come quella siciliana e non passano certo dallo stretto con la valigia di cartone e lo spago ma prendono la Ryanair.... e non hanno nessun rimpianto anzi quando tornano gli torna la nausea, un artista mio caro ¡ EAR ! deve andare oltre deve scavare, approfondire ! qua' non c'e' nessuna originalita' ne spessore artistico, e' una roba senza senso piena di luoghi comuni, e l'eta' non c'entra robertaursino...... adesso chiamatemi troll spam pesante LAPIDATEMI..... fate voi, io dico quel che penso per amor dell'arte.....

  • 10e100000 12 anni fa Rispondi

    Caro feedback, ma perchè il troll non è un rifiuto fossile?
    Esserlo era di moda negli anni novanta...
    Ormai non è più divertente.
    Se desideri attirare l'attenzione prova a fare qualcosa di utile per la comunità di cui fai parte, così come questi Artisti hanno cercato di fare (riuscendoci alla grande, a mio parere)