Del tempo che passa per Motta

Con il nuovo singolo, “Anime perse”, Motta cambia tutto, dal manager al produttore, fino alla collaborazione con Danno del Colle der Fomento. Un nuovo inizio per un artista passato attraverso folk e rock cantautorale: ne ripercorriamo la storia e l’unicità

Motta fotografato da Pepsy Romanoff
Motta fotografato da Pepsy Romanoff

Motta è tornato e ha cambiato tutto per rimanere se stesso, o almeno così sembra. Anime perse è il suo nuovo singolo, che sui canali social presenta così: "Sono emozionato di tornare dopo più di due anni con nuova musica. Anime perse è una storia di un amore, un amore tossico che prova a trovare una sua strada. La realizzazione di questo pezzo non sarebbe stato possibile senza l’apporto delle “anime perse” che mi hanno regalato nuovi suoni e nuove energie". Poi presenta quello che è il suo nuovo team: il manager Pier Ferrantini di Circus che prende il posto di Woodworm, il nuovo produttore Tommaso Colliva con cui non aveva mai lavorato in precedenza e Danno dei Colle der Fomento con cui ha scritto il testo della canzone. 

Letta così potrebbe sembrare una canzone urban, che strizza l'occhio alla moda e invece è un singolo atipico, dal tono drammatico, col pianoforte quasi sinistro, sospeso, in primo piano e i beat elettronici a caricare l'atmosfera per renderla elettrica, come quella di un temporale. Il testo parla sì d'amore, ma - possiamo dire finalmente? - non del suo con Carolina Crescentini, che specie nell'album precedente ha elaborato spesso e volentieri. È una storia, ha due personaggi che sono connessi dalla stessa paura d'amare, ha un sound inedito per Motta e potrebbe fare un bel giro delle radio.

 

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Il percorso per arrivare fino qui non è stato lastricato d'oro per Francesco Motta, un pisano a Roma che cresce tra lo street folk punk dei Violent Femmes in cuffia e spesso fa il fonico per gli amici Zen Circus, prima di fondare la sua band, i Criminal Jokers con cui registra due album, il primo This Was Supposed To Be The Future prodotto nel 2010 da Appino e Bestie nel 2012, in cui effettua il passaggio dall'inglese all'italiano che gli porterà fortuna in seguito. Quando la band si scioglie, Motta prova la via solista e nel 2016 pubblica La fine dei vent'anni, prodotto da Riccardo Sinigallia. Sono gli anni dell'itpop e lui nel mezzo sembra una bestia rara, in bilico tra cantautorato e rock perfettamente arrangiato, ben diverso dal suono viscerale e rumoroso dei Criminal Jokers. 

Grazie a questo esordio vince la Targa Tenco nella categoria Opera prima, intanto le canzoni diventano dei piccoli classici live, nella dimensione in cui Motta dà il meglio di sé. Sei bella davvero, Del tempo che passa la felicità, Prima o poi ci passerà, Roma stasera, tutti scorci di autobiografia che picchia duro, sia nei testi che nella musica, con una band d'eccezione che conta Cesare Petulicchio dei Bud Spencer Blues Explosion alla batteria e Giorgio Maria Condemi alla chitarra. Per arrivare a questo suono e a questa compattezza, Motta si è fatto le ossa suonando nella band di Nada insieme agli amici Zen e in quella di Giovanni Truppi. Poi l'esplosione. 

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Nel 2018 pubblica Vivere o morire prodotto da Taketo Gohara e vince di nuovo la Targa Tenco, stavolta come miglior disco in assoluto. Al suo interno più strumenti, più sperimentazione e pezzi da milioni di stream come La nostra ultima canzone o Chissà dove sarai. Chiude la tracklist Mi parli di te, una ballata acustica dedicata al padre, che da lì sarà sempre presente nei concerti, che si fanno sempre più infuocati. Durante i live Motta torna ai tamburi come faceva coi Criminal Jokers, incita il pubblico, lo coinvolge in uno dei live migliori della fine degli anni dieci, con le canzoni che diventano sempre più lunghe e maestose. Pubblicherà le registrazioni di quel tour nell'album Motta dal vivo del 2019.

In quell'anno, a sorpresa Motta va a Sanremo per cantare Dov'è l'Italia?, un brano dal contenuto fortemente sociale che però non ha grande fortuna, nonostante vinca la serata dei duetti. Poi arriva la stagione del covid e Francesco si mette scrivere e comporre l'album Semplice, che uscirà nel 2021. La musica cambia, accanto a sferzate elettriche come Quello che non so di te o E poi finisco per amarti si aggiungono nuovi arrangiamenti, quasi sanremesi per A te o Via della luce, il duetto semi acustico Qualcosa di normale con la sorella Alice e nuove metriche che si avvicinano all'urban per Quando guardiamo una rosa. L'album, il più vario nella carriera di Motta non riscuote il successo sperato anche se supportato da un coraggioso tour col pubblico a sedere durante la pandemia. 

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Oggi è tornato con una nuova pelle e una capacità di sintesi molto più affilata, roba non semplice per uno che ha composto colonne sonore (La terra dei figli - 2021) e che ha suonato insieme ad alcuni tra i migliori musicisti live italiani (e non, basti pensare ai concerti col trio africano Les Filles de Illighadad). Insieme a Carmine Iuvone (compositore, polistrumentista e direttore d'orchestra, già con Salmo), il sound designer Iacopo Sinigaglia e il talento cristallino di Maria Chiara Argirò, artista italiana di base a Londra con un album dal titolo Forest City che è una bellezza rara, sta creando il suo nuovo suono, che sembra davvero intrigante.

Ha appena annunciato il tour invernale con uno spettacolo che mostrerà un nuovo lato di Motta, che dice: "Voglio sentire le vertigini: voglio tornare ad emozionarmi, liberandomi da tutto ciò che avevo fatto, come se le facessi per la prima volta. Ho fame, come se avessi smesso di mangiare per lungo tempo. Quando sento che qualcosa mi emoziona non mi è più necessario capire il perché: non capisco e non voglio capire, voglio solo “sentire”".

Queste le date:

 

27 ottobre – LIVORNO – The Cage (data zero)

9 novembre – MILANO – Magazzini Generali

10 novembre – TORINO – Hiroshima Mon Amour

11 novembre – RONCADE (TV) – New Age

16 novembre – FIRENZE – Viper

17 novembre – BOLOGNA – Estragon 

23 novembre – POZZUOLI (NA) – Duel Beat

24 novembre – CIAMPINO (RM) – Orion

 

 

 


 

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L'articolo Del tempo che passa per Motta di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-05-19 09:47:00

Tag: singolo

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