Il testamento di Piero Ciampi finalmente in video

Un filmato d'archivio della Rai del 1976 è apparso online: Piero Ciampi, Paolo Conte, Renzo Zenobi e Nada insieme in uno show live andato in onda in tarda notte, di cui si era persa ogni traccia. Un gioiello inestimabile della canzone italiana

Piero Ciampi
Piero Ciampi

"Il poeta è un'elegantissima anima che va a cena sulle stelle"

Piero Ciampi, poeta e cantautore italiano, è stato uno dei più grandi di tutti, di quelli che purtroppo vengono scoperti più da morti che da vivi. Nato a Livorno il 28 settembre del 1934 in via Roma, davanti alla casa in cui nacque l'altro cui e morto in solitudine a Roma il 19 gennaio 1980 a soli 45 anni, assistito dal suo medico, anche lui cantautore, Mimmo Locasciulli.

Rissoso, dedito all'alcol, suscitava odio e amore allo stesso modo, il vero prototipo di artista maledetto. Secondo Gianfranco Reverberi, musicista e compositore che con Ciampi ha fatto il militare, Piero fece innamorare di lui la figlia del comandante a cui scriveva ogni giorno lettere d'amore degne di Cyrano de Bergerac. Una vita rocambolesca e tormentata la sua. Sempre senza una lira in tasca, finita la leva si trasferì a Genova e poi a Parigi, città che ha amato, in cui veniva appellato come "Piero L'italianò". Lì ha conosciuto Louis-Ferdinand Céline ed è diventato estimatore di Georges Brassens. Durante il soggiorno parigino ha modo di fare amicizia anche con Leonard Cohen, che anni dopo reincontrerà a Roma. 

 

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Nel '58 è partito per la Svezia come chitarrista di Luigi Tenco, poi si è trasferito a Milano, città in cui ha pubblicato il primo disco col nome di Piero Litaliano, poi nel 1963 il primo album con la CGD che però non trova grande successo di critica né di pubblico. Questo sarà il leitmotiv di tutti gli anni  Sessanta di Piero Ciampi, caratterizzati da continui vagabondaggi in giro per l'Europa, senza comunicare niente a nessuno.

Gino Paoli, che già da qualche tempo interpretava le sue canzoni, gli fece avere un contratto per la RCA e le cose negli anni Settanta cambiarono abbastanza. Nonostante tutte le canzoni che continuava ad incidere aveva più successo come autore, ma nonostante ciò è riuscito ad approdare alla televisione. Rare apparizioni diventate ormai mito della canzone italiana tra cui la puntata di Senza rete durante la quale, in coppia con Dalida ha canta La colpa è tua e da solo Tu no.

 

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Molte le cantanti che avrebbero voluto cantare le canzoni di Piero Ciampi, tra cui la grande Ornella Vanoni, ma il progetto di fare un disco dei brani del livornese è stato realizzato della conterranea Nada con l'album Ho scoperto che esisto anch'io. Lui, l'artista maledetto, intanto si trascinava da un club all'altro concludendo poco o nulla, spesso litigando con tutti: organizzatori, avventori e baristi. In quegli anni, spesso lo si vedeva a Livorno. 

Storica la sua esibizione al Club Tenco del 1976, di puro genio e sregolatezza. In quegli anni ha iniziato a fare concerti un po' più strutturati, con alcuni amici conosciuti alla RCA: la stessa Nada, Paolo Conte e Renzo Zanobi. I concerti purtroppo non vanno troppo bene come sperato, ma da quelle esibizioni è stato fatto un programma televisivo dal titolo Tre uomini e una donna, che la Rai ha trasmesso il 18 luglio 1976. Uno show particolare in cui, le canzoni cantate dagli artisti sono introdotte dalle riflessioni di Piero Ciampi sulla vita, l'amore, la solitudine. Un gioiello da tempo perduto che grazie a Rai Storia e all'account YouTube che vi mostriamo qui sotto.

 

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Renzo Zenobi ricorda quell'esperienza: “ Furono le prime date che io feci per la RCA: eravamo io, Nada, Conte e Ciampi in un teatro qui di Roma, se non ricordo male era il Teatro dei satiri. Ricordo che Piero qualche volta recitava delle sue poesie e che Nada cantava le canzoni che lui aveva scritto per lei. […] Lo special fu organizzato dopo i concerti, con Paolo Conte. Registrammo questa trasmissione per la RAI a Torino che si chiamava Tre Uomini e una Donna. Cioè Nada, Paolo Conte, Piero Ciampi e Renzo Zenobi: cantavamo dal vero e la trasmissione credo sia andata in onda alle due di notte in agosto! Pochi l'hanno vista e ancor di meno la ricordano.” 

Piero Ciampi sarebbe morto in un corridoio dell'Ospedale Umberto I nel gennaio del 1980. Quasi dimenticato in vita, ogni anno la città di Livorno lo ricorda con il Premo Ciampi. Resta la memoria e l'eredità di un compositore geniale che giocava coi generi introducendo la sua spiazzante ironia, la teatralità, il cinismo, la poesia e la gravità di cui era un assoluto campione. Un cantautore avanti anni luce, che ancora non è stato celebrato a dovere.

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L'articolo Il testamento di Piero Ciampi finalmente in video di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-09-28 10:42:00

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