Rosso relativo di Tiziano Ferro compie 20 anni come la nostra adolescenza

MTV, 20 anni fa esatti. In video un ragazzo balla come una star r’n’b americana e canta col vocione baritonale. Provate a rivedere oggi il video di Xdono e riascoltare Rosso relativo - fresco di ristampa - e preparatevi a sottoporre voi stessi a una macchina del tempo

Tiziano Ferro vent'anni fa in una foto press
Tiziano Ferro vent'anni fa in una foto press

Il 26 ottobre 2021 Tiziano Ferro festeggia il 20° anniversario del suo album d'esordio, Rosso relativo. Sì, avete letto bene, dal momento in cui siete andati a comprare il cd di quello strano ragazzo con la faccia pulita e il vocione baritonale uscito dal nulla, che nei video si metteva a ballare come un idolo dell'r'n'b latino, sono passati la bellezza di 20 anni durante i quali lui è diventato una star internazionale e adesso non balla quasi più, si dedica soprattutto a canzoni strappalacrime mentre noi, beh, siamo solo invecchiati di vent'anni.

Per l'occasione, Carosello Records celebra il debutto di Tiziano con la pubblicazione di Rosso relativo - Anniversary Edition: due cofanetti speciali, uno in formato vinile in uscita il 29 ottobre e l’altro in CD in uscita il 5 novembre, contenente tre versioni rimasterizzate, esclusive e multilingua dell'album: Rosso Relativo (versione italiana), Rojo Relativo (versione spagnola pubblicato per la prima volta in formato vinile 33 giri) e Rosso Relativo – Extra (contenente per la prima volta su un unico supporto le versioni internazionali dei brani di maggior successo dell’album, un singolare out-take della sua primissima incisione e alcuni remix). 

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Queste le parole di Tiziano Ferro a proposito dell'anniversario: "Il NOSTRO Rosso Relativo sta per compiere 20 ANNI. Vent’anni sono un’intera generazione. Quanta follia, urgenza, stupenda inconsapevolezza, quanto amore in quel Rosso Relativo. Esamino esanime il racconto di questi ultimi venti anni, travolto dalla gratitudine. Questo album arrivò senza preavviso - con le canzoni che avevo scritto in tarda adolescenza senza sapere che sarebbero poi finite nel mio primo disco. Lo ascolto adesso e provo tenerezza. Ancora oggi ci sento dentro le urla d’aiuto, le spinte d’orgoglio di chi cercava una strada, un pezzo di me che non c’è più ma anche tante parti sgangherate che non sono riuscito a cambiare mai. Rosso relativo è un passaporto che non scade, che continua a raccontare dove sono stato e dove vado. Una bussola. Quando ascolto questo album mi sento intatto, commosso e invaso dal privilegio di poter essere qui - vent’anni dopo - a parlare ancora di Paola, di Imbranato e di Xdono. E un sorriso ha la meglio".

Ci crediamo che il sorriso ha la meglio, perché Rosso relativo ad oggi è il più grosso successo commerciale di Tiziano Ferro, ha venduto più di due milioni e mezzo di copie in tutto il mondo e Xdono si è posizionato nel 2002 come terzo singolo più venduto d'Europa. È stato a tutti gli effetti un esordio da record: pubblicato in 42 nazioni è rimasto in top 10 per oltre 7 mesi e ha ottenuto 7 dischi di platino tra Italia, Messico, Spagna e Svizzera e 3 dischi d'oro in Francia, Belgio e Turchia. Praticamente, il Tiziano nazionale è passato da sconosciuto a star mondiale nel giro di un disco.

Ai tempi la discografia funzionava ancora e le copie vendute sono state tutte monetizzate, non contate tra milioni di streaming in loop su casse bluetooth ma tra veri cd comprati nei negozi. Anche MTV era ancora seguitissima e il video di Xdono andava in heavy rotation. Se vi sforzate potete tornare con la mente a quelle immagini: una finta trasmissione tv di quelle da posta del cuore e dietro un vetro il giovanissimo Tiziano che canta una canzone come non l'avevamo mai sentita nella nostra lingua: il ritmo elettronico latino che farebbe muovere il culo anche ai professionisti del divano, gli accordi minori struggenti e i vocalizzi in stile Christina Aguilera ma con la voce da uomo. Cavolo, questa sì che è una novità.

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La produzione di Michele Canova fa il resto e un sacco di canzoni di Rosso relativo diventano icone del periodo, a partire dalla title track che non abbiamo mai capito se parli di Tiziano che soffriva di bulimia o della protagonista che si mostra nuda in cam, ma ancora oggi sappiamo rispondere alla domanda "La voglia scalpitava, strillava, tuonava, cantava da notte fonda nel petto di chi?" con i'ovvio nome di "Paoooola, oh Paoooolaaaa" e se non l'avete letta cantando siete bugiardi.

Pensate ai suoni e all'epica della opener Le cose che non dici, "Quelle che la notte un po' te ne vergogni, nascoste ma le fai". Ai tempi era l'unico a parlare così schietto di sesso e di segreti. O di farcela, come ne L'Olimpiade. Di più che sembrava Genie in a bottle o un pezzo delle TLC, Primavera non è + che sembra la base di un 50Cent che andava un casino a quei tempi, Il confine che già faceva intuire le grandi possibilità canore tout court di TZN, così come il lentone Il bimbo dentro in cui Tiziano mostra la maturità che poi ha sviluppato negli album successivi.

Posto d'onore per L'imbranato, una canzone d'amore nerd nel vero senso della parola, piena di pathos reale, dedicata a tutte le persone che pensano troppo e che vivono i sentimenti in maniera devastante. Riascoltatela oggi, è invecchiata benissimo e fa ancora il suo sporco lavoro: emozionare, far venire i brividini.

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Probabilmente il meglio sarebbe arrivato più tardi, quando Tiziano avrebbe smesso i panni del Justin Timberlake italiano e avrebbe tirato fuori capolavori come Sere nere o Non me lo so spiegare nell'album 111 del 2003 o ancora Ti scatterò una foto, Ed ero contentissimo da Nessuno è solo del 2006, ma in questo album d'esordio c'è tutta la freschezza e la voglia di creare qualcosa di nuovo, per quanto derivativo, che ha avuto una eco pazzesca in tutta Europa. Tra tentativi di imitazione riusciti male (ricordate Paolo Meneguzzi?) e veri e propri imitatori, Tiziano ha lanciato uno stile tutto suo, unendo la tradizione italiana coi ritmi americani e gettando il cuore oltre l'ostacolo, come nessuno prima di lui ha avuto il coraggio di fare.

Un album da riascoltare per riscoprire un Tiziano Ferro che oggi forse non c'è più, da usare come macchina del tempo per tornare un po' adolescenti ingenui, davanti alla tv in cameretta a guardare MTV con l'unico problema di essere preparati per il compito di matematica o di essere ricambiati in amore. Sembrava tutto un casino e invece eravamo quasi felici, non trovate?

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L'articolo Rosso relativo di Tiziano Ferro compie 20 anni come la nostra adolescenza di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2021-10-27 14:17:00

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