Condividi gli account di Spotify, Amazon Music, Tidal e risparmia con Together Price

Gli abbonamenti premium hanno sicuramente un grande vantaggio, ma i piani family sono senza ombra di dubbio i più convenienti in quanto, dividendo il costo tra più persone, si finisce per pagare pochissimo ed avere accesso a un servizio di qualità.

22/08/2018 - 10:00 Scritto da Redazione

I tormentoni dell’estate e come ascoltarli, risparmiando

A estate ormai inoltrata, possiamo stilare la lista di quelli che sono, ufficialmente, i
tormentoni musicali della stagione, quelle canzoni che continuano a risuonare in ogni
luogo, e che sicuramente ognuno di noi ha ascoltato almeno una volta.

1. La Cintura​, di Alvaro Soler​, si sente un po’ dappertutto sin dal giorno
dell’uscita ufficiale (cioè ad Aprile)!
2. Italiana​, l’ultima canzone di J-Ax e Fedez​, con il suo ritornello entra in testa
un po’ troppo facilmente...
3. Amore e capoeira​, di Giusy Ferreri, Sean Kingston, Takagi e Ketra​, è
subito diventato un vero e proprio tormentone.
4. Da Zero a Cento​, di Baby K​, è praticamente ovunque: spiagge, discoteche e
locali di ogni genere.
5. Felicità Puttana​, dei TheGiornalisti​, ha conquistato gli ascoltatori sin dalla
prima strofa.

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Ma l’elenco non finisce certo qui! Se non ne abbiamo ancora abbastanza, esistono
molti modi per ascoltare la lista completa dei tormentoni dell’estate, primo fra tutti
attraverso le playlist condivise sui vari servizi di musica in streaming.

Come ascoltare i tormentoni dell’estate

I servizi e le app che permettono l’ascolto in streaming della propria musica preferita
sono ormai molti. Tra i più diffusi troviamo Apple Music​, Amazon Music​, Deezer e
Google Play Music​, ma i più utilizzati in assoluto sono Spotify​,  Tidal​, e il neonato
YouTube Music​.

Spotify è probabilmente il servizio di musica in streaming più famoso, che consente
di accedere legalmente a migliaia di brani musicali, da qualunque dispositivo. Oltre
al piano free che presenta, ovviamente, numerose limitazioni, offre un piano
premium a 9,99 € al mese, e anche un piano family a 14,99 € al mese condivisibile
tra 6 persone, che permette ad ogni membro della famiglia di avere un proprio
account premium. Gli account sono indipendenti e ognuno ha infatti così la propria
playlist e le proprie preferenze.

Tidal è una piattaforma di musica streaming che, a differenza di Spotify, è gestita da
musicisti e artisti come Jay Z, Madonna, Beyonce, Rihanna e molti altri. La
differenza principale rispetto alle altre piattaforme, però, è che Tidal, oltre a un piano
premium, offre un piano HiFi che permette di ascoltare la musica ad altissima
qualità. E, sia del piano premium che di quello HiFi, c’è anche la versione family, che
include fino a 5 membri.

YouTube Music è il nuovissimo servizio di YouTube dedicato alla fruizione di
contenuti musicali, sotto forma di tracce audio, video, playlist e molto altro. Oltre alla
versione gratuita (che prevede la pubblicità), c’è la versione premium a 9,99 € al
mese, e un piano family a 14,99 € al mese.

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Come risparmiare sugli abbonamenti dei servizi di streaming musicale

Gli abbonamenti premium hanno sicuramente un grande vantaggio, ma i piani family
sono senza ombra di dubbio i più convenienti in quanto, dividendo il costo tra più
persone, si finisce per pagare pochissimo ed avere accesso a un servizio di qualità.
E proprio qui entra in gioco ​Together Price, la piattaforma di sharing economy che
permette di dividere il costo di prodotti e servizi digitali multi account.

Ma come funziona? Dopo aver effettuato la registrazione gratuitamente, Together
Price può essere utilizzato in due modi: in qualità di admin o di joiner. L’admin è
l’utente che mette a disposizione il proprio abbonamento, aprendo un gruppo di
condivisione sulla piattaforma. I joiner sono gli utenti che entrano a far parte del
gruppo (dopo essere stati accettati dall’admin sulla base del livello di trust​) e che
ogni mese inviano la loro quota di partecipazione tramite la piattaforma,
manualmente o impostando il rinnovo automatico.
L’admin riceve le quote sul proprio wallet​, il portafoglio virtuale di Together Price​,
dove restano bloccate per 25 giorni come forma di garanzia per il joiner (che in caso
di problemi può chiedere il rimborso); dopo quel periodo di tempo, l’admin può
trasferire le sue quote dal wallet al conto bancario o carta con IBAN.

Semplice, veloce e sicura, Together Price è la piattaforma che ci permette di avere
accesso illimitato ai nostri brani musicali e playlist preferite, senza doverci
preoccupare della gestione dei gruppi e della riscossione delle quote permettendo,
tra l’altro, di risparmiare notevolmente sull’abbonamento.

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L'articolo Condividi gli account di Spotify, Amazon Music, Tidal e risparmia con Together Price di Redazione è apparso su Rockit.it il 2018-08-22 10:00:00

Tag: streaming

COMMENTI (1)

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  • mario.miano.39 6 anni fa Rispondi

    Da un lato anche su Rockit si parla di come con la musica non si guadagna nulla se poi non si fanno concerti (vedi l'articolo sulla situazione dei concerti) da un altro si leggono questi articoli (sicuramente informativi) dove non si fa altro che rafforzare l'idea che la musica non valga nulla. Mi spiego: non capisco cosa ci guadagnino bravi ed emergenti artisti (cito Mesa, Generic Animal o Germanò tra i migliori) dai 2000 streaming che hanno su Spotify. Artisti che spesso devono curare gli account sui social per allargare il loro spazio o che spesso se lo fanno fare da società (vedi la terribile esperienza che ho avuto nel mandare un messaggio di incoraggiamento a Verano su facebook e che sicuramente non gestisce lei). In realtà i social, i telefonini, youtube e spotify fatturano mentre gli artisti fanno la fame. Alla fin fine non è poi una critica che io faccio perché i tempi sono cambiati e se l'idea generale è che la musica non valga i nostri soldi bisognerà semplicemente che qualcuno si inventi un modo per farla fatturare di nuovo. Se poi pensiamo che le radio nazionali non passano neanche a cannonate gente come la stessa Mesa che onestamente ha un talento impressionante, allora sono davvero tempi in cui conviene fare un altro mestiere. E poi sinceramente su Rockit mi aspetto articoli più intelligenti e profondi. Sto ancora aspettando quello che mi spiega perché le radio passano solo roba vecchia o super consolidata e come mai questo sta bene alla Case discografiche. Suggerisco anche un'indagine sui dati dei milioni di ascoltatori di radio poiché ho idea che possano essere falsi: come si fa ad ascoltare le radio con la pubblicità, le discussioni encefalogramma zero e la musica sempre uguale?