Tough as You: diamo voce e forza alla musica di domani

Cmqmartina, che ha trovato la libertà di essere sé stessa nelle canzoni. I Fask, da più di 10 anni assieme grazie a sacrifici e passione. Sono i volti del progetto di Dr. Martens con MI AMI, per sostenere la musica e i giovani che vogliono avvicinarsi a essa. Appuntamento il 16 e 17/10 al Magnolia

Foto di Francesca Sara Cauli - Elaborazione Giulia Cortinovis
Foto di Francesca Sara Cauli - Elaborazione Giulia Cortinovis

“Se hai ben chiaro cosa cerchi e dove vuoi andare, allora puoi essere forte. E probabilmente lo sarai”. Aimone Romizi, cantante dei Fast Animals and Slow Kids (“e veniamo da Perugia”), spiega qual è per lui la chiave di tutto, il segreto che ti permette di rimanere sempre in piedi, anche quando le difficoltà paiono sul punto di piegarti. Mentre lo dice, lo sguardo si perde all’insù. Un po’ più giù rispetto a quegli aerei che, uno dopo l’altro, passano sopra le nostre teste in atterraggio o decollo dal vicino scalo di Linate, per finire sulla copertura del palco del main stage del Circolo Magnolia di Milano.

“È uno dei palchi più belli che ci sia in Italia”, aveva detto poco prima Aimone, visibilmente ammirato. Lui e i suoi compagni – Alessandro Guercini, Alessio Mingoli e Jacopo Gigliotti – ci sono saliti parecchie volte dal 2008, anno in cui decisero di mettere su una rock band per divertirsi e per sfogarsi un po’. Da allora, superando mille difficoltà e non contando mai i sacrifici e le rinunce effettuate, non hanno mai smesso di correre lungo la loro strada. Il club che li accoglie in questo momento è una delle tante “case” – in cui torneranno a esibirsi, attesissimi e sold out, il 30 luglio – che hanno scoperto di avere in giro per l’Italia in questi 13 anni abbondanti di furgoni, soundcheck e tuffi sulla folla.

I Fask: da sinistra Alessandro, Aimone, Alessio e Jacopo - foto Francesca Sara Cauli
I Fask: da sinistra Alessandro, Aimone, Alessio e Jacopo - foto Francesca Sara Cauli

Dal maestoso palco del Grand Theatre, sotto cui brillano ordinatamente al sole le centinaia di sedie che descrivono meglio di ogni altra cosa quanto sia strana quest’estate per la musica dal vivo, ci spostiamo all’ingresso del locale. La camera fa clic davanti alla porta rossa che – come recita un vistoso cartellone – dà il benvenuto a chiunque detesti le discriminazioni. Uno scatto dopo l’altro prende forma il servizio fotografico di Francesca Sara Cauli che vedete in questo articolo. 

È un mercoledì pomeriggio di metà luglio, di quelli in cui il sole sbuca dalle nuvole solo per pochi istanti, ma quando riesce a trovare un pertugio acceca gli occhi. Sempre meglio che la pioggia, che da queste parti – chi ha frequentato il MI AMI sa bene – conosciamo bene. Ecco, appunto, ora piove.

I quattro ragazzi umbri sono qui, in questo luogo in cui Milano somiglia un po’ a Segrate e viceversa, per un progetto davvero speciale, chiamato “Tough as You”. È l’iniziativa globale di Dr. Martens, che si pone l’obiettivo di creare nuove opportunità per tutte le ragazze e i ragazzi che vogliono avvicinarsi alla musica, e fornire loro gli strumenti per farsi valere in questo mondo.

Cmqmartina tra mille colori - foto Francesca Sara Cauli
Cmqmartina tra mille colori - foto Francesca Sara Cauli

Timida e aggressiva allo stesso tempo, del tutto magnetica con il suo sguardo, ora l’obiettivo si sposta su Cmqmartina. Per lei la musica è un potente e liberatorio strumento di espressione personale. È ciò che l’ha aiutata a trovare un posto nel mondo e che la tira fuori dai guai di continuo, e per questo sente l'esigenza di condividerla con quante più persone possibili. La 22enne monzese, una delle novità più interessanti e dirompenti della musica italiana dell’ultimo periodo, è, assieme ai Fask, mentore del progetto “Tough as You”.

Lei e loro. Un’artista e una band diversi da mille punti di vista, ma uniti dalla stessa scintilla. Sono divenuti degli esempi grazie alla loro passione e al loro impegno, alle loro storie personali. Quelle di ragazzi che superano una difficoltà dopo l’altra perché ciò che vogliono realizzare è troppo importante per mollare, perché è la cosa che li fa stare bene. “Se mi pieghi, non mi spezzi”, dice, non a caso, una delle hit di Cmqmartina.

“Tough as You” sono loro, e tutti coloro che si danno completamente per inseguire un sogno. Dr. Martens – brand nato in Inghilterra nel 1960, da sempre icona di libertà e di stile, utilizzato negli anni da numerosi artisti e divenuto simbolo di intere subculture – è al loro fianco in questo progetto che parla ai giovani che fanno della “rebellious self-expression” la propria bandiera, generazioni che hanno molto da dire e spesso non trovano (ancora) le occasioni e gli strumenti per farlo. E con loro anche MI AMI Festival, che partecipa all’iniziativa con l’obiettivo di creare attorno alla musica momenti di racconto e confronto, in un periodo storico in cui ce n’è un bisogno spasmodico. Per dire che assieme è più facile e più bello fare ogni cosa: vivere, suonare, vincere, resistere.

I Fask a loro agio dietro il bancone - foto Francesca Sara Cauli
I Fask a loro agio dietro il bancone - foto Francesca Sara Cauli

Il progetto culminerà il 16 e 17 ottobre al Circolo Magnolia, dove è in programma una due giorni immersiva, in cui la community avrà la possibilità di stare a tu per tu con artisti e professionisti del settore musicale. Un weekend in cui, oltre a una serie di live performance e DJ set davvero speciali, si alterneranno workshop e talk pensati specificamente per i giovani e giovanissimi che vogliono imparare a fare musica, migliorare quello che già sanno fare e trovare la propria strada nell’industria musicale. A raccontarsi e ragionare assieme, e provare così a scatenare energie creative ci saranno anche i FASK e Cmqmartina.

Le ultime gocce stanno cadendo, mentre all’ensemble degli aerei in volo sulle nostre teste si unisce un cane che reclama attenzioni abbaiando fragorosamente. Perché a noi piacciono le cose difficili, sempre. Ancora una foto dentro al locale che funge da regia durante i concerti, dove i flyht case si accumulano così come le strisce di adesivo sul mixer, segno del passaggio di un gran numero di fonici, ciascuno con il suo stile e le sue fissazioni. Poi Martina si apre, ed è più forte del rumore di mille Boeing.

Cmqmartina nella sala dei controlli - Cmqmartina - foto Francesca Sara Cauli
Cmqmartina nella sala dei controlli - Cmqmartina - foto Francesca Sara Cauli

“Ho sempre avuto dei problemi di autostima e consapevolezza di me stessa, ci sono state delle situazioni in cui ho dovuto galleggiare su un mare di sofferenza”, dice Cmqmartina. Fino a tre, quattro anni fa si sentiva irrisolta, non del tutto capace di decifrarsi e ancora meno di esprimersi, comunicare al mondo la propria unicità. Poi ha iniziato a scrivere canzoni, prima per sé stessa e poi per un pubblico che ha man mano iniziato ad apprezzare la sua musica, uno strano e irresistibile mix di elettronica e canzone italiana di una volta. “Solo con la scrittura ho imparato a conoscermi. Tuttora la musica mi aiuta a mettermi a fuoco, ad affrontare le questioni più profonde che si agitano dentro di me”.

Come quando è andata a X Factor, lo scorso inverno. Una scelta tutt'altro che semplice per una ragazza che appare esuberante e che invece è spesso riservata, riflessiva nonostante la nomea (giustificata) di party harder. “Tutte quelle telecamere, un’esposizione enorme: all’inizio avevo paura. Poi, però, ho trovato forze che non pensavo di avere, ho dato tutta me stessa ed è questo che ora mi rende felice”. Il suo è un invito a mettersi in gioco e a credere in sé stessi: dove poi si arriverà, non è così importante. “Aveva ragione Battisti, come sempre: è la paura che uccide i sentimenti”. 

I Fask di fronte all'ingresso del Magnolia - foto Francesca Sara Cauli
I Fask di fronte all'ingresso del Magnolia - foto Francesca Sara Cauli

Lo scatto sui barili che colorano il “Central Park” del Magnolia ha messo a dura prova i legamenti dei Fask, che pur sul palco danno da sempre prova di grande resistenza ed energia. Si sgranchiscono le gambe, si prendono un po’ in giro tra loro e scherzano con la fotografa. Chiediamo ad Alessandro Guercini, il chitarrista della band, che al momento indossa una fondamentale t-shirt dei Sonic Youth, che cosa insegni secondo lui la storia del gruppo. “Che bisogna dare tutto quanto si ha agli altri, senza pretendere indietro nulla”.

Le comunità funzionano proprio così, e nelle band è la stessa cosa. “Un gruppo necessita di parole, di confronto continuo, per resistere a lungo”, spiega Aimone. “Soprattutto in Italia, dove chiunque faccia musica si ritrova continuamente a pensare di aver sbagliato tutto o a volere mollare”.

Cmqmartina, primo piano - foto Francesca Sara Cauli
Cmqmartina, primo piano - foto Francesca Sara Cauli

Mentre Aimone parla, in lontananza si sentono le prime note riempire l’aria. Ha inizio il soundcheck per il concerto serale del Circolo Magnolia, che nonostante tutte le difficoltà ha allestito per l'estate un cartellone ricco di eventi e grandi concerti. Non era semplice, non lo è stato per nessuno ultimamente. 

Si inserisce Alessio, il batterista della formazione perugina. “Momenti difficili, in cui pensi di non farcela, ce ne saranno sempre. Per noi quello più grande è stato quando ci rubarono tutti gli strumenti dal furgone: eravamo agli inizi e perdere l’attrezzatura voleva dire perdere ogni possibilità di fare musica. Ricevemmo l’affetto di un’intera comunità, che ci mandò chi messaggi di solidarietà e chi degli strumenti nuovi. Non ce l’avremmo mai fatta da soli, è stato il gruppo a darci la forza di risollevarci”.

I Fask di fronte al Grand Theatre del Magnolia - foto Francesca Sara Cauli
I Fask di fronte al Grand Theatre del Magnolia - foto Francesca Sara Cauli

Simili esperienze e patrimoni non si possono disperdere, sono un bene troppo prezioso. La musica, come ogni forma d’arte e di creatività, è essenziale sia per chi la realizza sia per chi ne fruisce. “Amo condividere le mie canzoni perché so che chi ascolta mi capisce, spesso condivide, a volte si aggrappa persino alla musica”, dice Cmqmartina, che per gli ultimi scatti di questo shooting ha scelto una location prestigiosa e che sicuramente molti di voi conoscono: i bagni del Circolo Magnolia. 

“Il nostro lavoro”, prosegue, “è un po’ quello di trovare le parole per chi non riesce a trovarle. Io ho sempre ascoltato tanta musica italiana perché riesco a capire in profondità i testi, quello che vogliono davvero dire gli autori. Ed è successo tante volte che una canzone mi desse una carezza quando ero giù: l’idea che ora io stia facendo la stessa cosa con qualcuno mi fa stare bene. Dobbiamo prenderci cura degli altri”.

Cmqmartina goes to bagno - foto Francesca Sara Cauli
Cmqmartina goes to bagno - foto Francesca Sara Cauli

È quasi sera, anche se le luci nelle lunghe giornate di luglio non perdono d’intensità. Tempo di un aperitivo, delle ultime prove per lo show, di riguardare le foto prima del treno per la Brianza o per l’Umbria, il punto più centrale di questo Paese che, guarda caso, sembra uno stivale. Quello che Martina, Aimone, Jacopo, Alessio e Alessandro hanno provato a trasmetterci in questa chiacchierata è solo un primo assaggio di quello che regaleranno ai partecipanti durante l’evento del 16 e 17 Ottobre, un’iniziativa rivolta a tutti quanti perché comunitaria e condivisa per vocazione. Ve ne racconteremo ogni dettaglio nelle prossime settimane su Rockit, mentre sul sito e sui canali di Dr. Martens troverete tutte le informazioni e gli appuntamenti in calendario. 

Ci vediamo lì. Stay Tough!

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L'articolo Tough as You: diamo voce e forza alla musica di domani di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2021-07-29 13:50:00

Tag: milano live

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