Il Teatro Degli Orrori: Tour Diary

(Foto di Annapaola Martin)

Il 4 novembre Il Teatro Degli Orrori parte con un nuovo tour per presentare al pubblico l'ultimo "A Sangue Freddo". La prima serie di date è fitta: Trieste, Milano, Cervo, Colle val d'Elsa e, dopo un paio di day off, Roma. Pierpaolo Capovilla, appena ha un minuto libero, prende appunti. Poi, con più calma, li raccoglie in un due piccoli racconti. A corredare il tutto: le foto di Annapaola Martin - in furgone con la band - e quelle "dietro le quinte" del concerto al Magnolia di Milano scattate da Markus Sotto Corona.



Domenica, 8 novembre, 16,56

Treno Bologna_Venezia delle 16.38. Non ero mai salito in questi nuovi vagoni "re-styled", confortevoli, e molto, molto simili ad un aereo....

E' stata una faticaccia piena di imprevisti, ma ne valeva la pena. Quattro concerti in fila era da un po' di tempo che non li si faceva, ed ora sono completamente annichilito. Non un muscolo, dico uno, che non mi duolga, una probabilmente evitata lussazione alla spalla destra, uno strappo muscolare al braccio destro, e una voglia perigliosa di suonare ancora. Afono, quattro spettacoli e già sono afono, questa mattina la voce non c'era più, e dovevo sussurrare. Un po' alla volta la facoltà di parlare è tornata, ed al primo cannone son partito e nessuno è stato in grado di fermarmi: bla bla bla the fucking all time. Sono felice di lavorare con persone che non fanno fatica a sopportarmi..... Sono galvanizzato, questa è la parola giusta!
C'è un tipo vicino a me che parla di lavoro e chiede dei "solleciti".... Da quando sono salito non ha mai smesso di parlare, cuffiette e microfonino, sembra un pazzo schizofrenico.
In realtà è un chirurgo.
Penso che il telefonino aiuti queste persone a sentirsi meno soli, ed i loro solitari discorsi a vuoto, con quel nessuno post-moderno e post-ideologico dall'altra parte dell'etere, non siano che simulazioni e pantomime di quel tentativo, inutile e mal riposto, d'essere amati da qualcuno. "A parte la soddisfazione personale, significa che chi ha sbagliato non possa continuare a fare danni".... che vorrà dire questo? Dovrei smetterla di farmi i cazzi degli altri, ma come si fa?, quando questi altri ce la mettono tutta per mostrarsi, e dare spettacolo di sé?
Aveva ragione Debord, come Lyotard, o Foucault. Viviamo in una società di immagini, ed immagine per immagine e alla fine compriamo immagini e di immagini nutriamo corpo e spirito, in qualche modo siamo diventati nient'altro che effimere immagini, in quel continuo ed inarrestabile processo di reificazione dell'immaginario, che non si ferma, non si ferma mai.....
"E' Colpa Mia", credo sia diventato il mio pezzo preferito. E giuro che mi commuovo quando lo canto dal vivo.... Devo prestar attenzione a non pensare alle parole che dico.... perché mi vien da piangere, qualcosa si muove dentro, e riconosco in questa canzone non me, ma colui che avrei potuto essere, e non sono mai stato.
Pazienza, sarà per un'altra volta.
Ecco, anche il controllore, sembra uno stewart.



Giovedi 12 Novembre, 15.05

In viaggio, Roma Napoli, appena partiti. Un pranzo veloce in un ristorantino già conosciuto l'anno scorso. Quella cortesia e simpatia tipica dei ristoratori romani. Ieri sera al Circolo degli Artisti è stata una bolgia infernale. Sold Out e non so quanta gente rimasta fuori senza biglietto..... Le cose si mettono davvero bene.
Il pubblico del Circolo è catalizzatissimo fin dalle prime note di "Direzioni Diverse": tutti, ma proprio tutti, cantano sing-along il pezzo: si capisce fin dai primi istanti che il concerto sarà in discesa. E discesa è stata, negli inferi di uno spettacolo imprevedibile, fatto di passione collettiva, partecipazione emotiva, cuori esposti alle intemperie della vita. E' tutto vero, non c'è modo di svicolare da questo felice purgatorio rock. Ci avevano detto che il rock è morto, ma forse non ce ne siamo mai accorti, ed abbiam dimenticato d'andar al suo funerale.
All'uscita dal camerino, un paio d'ore dopo il concerto, un centinaio di persone in attesa di autografi, dediche, parole, strette di mano, fotografie, abbracci. Quanto amore e quanta passione si posson scatenare con una manciata di canzoni.... Ringrazio il cielo, lassù qualcuno ci vuole bene. Napoli ci attende.


Guarda le foto di Annapaola Martin

Guarda le foto di Markus Sotto Corona



---
L'articolo Il Teatro Degli Orrori: Tour Diary di Pierpaolo Capovilla è apparso su Rockit.it il 2009-11-16 00:00:00