Si intitola You Are No Saint, il nuovo singolo degli Used To Be Apes, ed è "un viaggio sonoro che richiama la grande stagione dell’album rock anni ‘70, con melodie sognanti e voglia di farsi ispirare dale orchestrazioni degli ELO e dal lirismo dei Beatles". Gli Used To Be Apes vengono da Milano, risale al 2020 il loro primo album Hindsight, seguito nel 2023 da The Missing Link, dischi che in questi anni hanno portato live davanti a numerosi pubblici, con oltre 40 date in giro per Europa, tra Svizzera, Francia, Germania e Italia.
In occasione del nuovo singolo, tra l'altro, il gruppo, che da sempre fonde indie rock e power pop, ha annunciato un nuovo ingresso nella formazione: Riff alla chitarra, che affianca Alessandro (voce e basso), Mattia (batteria) e Francesco (chitarra). You Are No Saint è una sorta di dialogo interiore, un invito in chiave rock a smetterla di sentirsi invincibili.
Ecco la nostra chiacchierata con la band.
Come siete arrivati al cambio di formazione?
Abbiamo cercato per molto tempo di espandere la formazione; vista l’evoluzione del nostro progetto verso sonorità più “complesse” era necessario iniziare a guardare oltre il nostro classico trio per raggiungere gli obiettivi artistici, sia in studio che sul palco che ci eravamo prefissati, ovvero la crescita e la continua evoluzione e sperimentazione su fronti sempre diversi. La collaborazione con Riff è iniziata perché abbiamo riconosciuto in lui oltre che alla preparazione tecnica le sensibilità artistiche e una mentalità molto in linea con la nostra su come raggiungere il nostro sogno di fare musica per sempre.
Quali passioni comuni condividete?
Condividiamo la passione per la musica a tutto tondo: dai Pink Floyd a Dua Lipa non ci facciamo mancare niente per quanto riguarda la buona musica; siamo appassionati di fantasy, di storia e di scienze: astrofisica, tassonomia…
Il nuovo brano ha sonorità dreamy. Che cosa volete far arrivare con questo pezzo?
Quando abbiamo iniziato a lavorare a questa canzone era appena uscito il documentario sui Beatles e ci siamo fatti un bel periodo a guardarlo e ad ascoltare (per la prima volta) un po’ tutta la loro discografia, il che ha sicuramente ispirato la stesura del pezzo, mentre il testo è una riflessione legata agli eventi violenti di questo periodo e a come lo “stare insieme” e la solidarietà siano la risposta al progressivo isolazionismo sia nella società che nel teatro internazionale. Ci siamo ispirati alla poesia “No Man Is an Island” di John Donne, una frase che ci ha colpito molto e che viene proposta come domanda retorica nel ritornello della canzone.
Perché "You Are No Saint"?
La controparte al “non essere un’isola” a livello testuale è la frase di qui sopra: un richiamo che non si è santi né onnipotenti e che non ci si può bastare, come nella musica da soli non riusciremmo a fare ciò che facciamo, così vale sempre, ci sembrava una frase potente da mettere anche come titolo alla canzone.
Chi sono oggi i UTBA?
Oggi gli UTBA sono una band piena di idee e di progetti, in continua evoluzione, con l’amore per il suonare e per l’entrare in contatto con chi ascolta la nostra musica, con la voglia di spaziare creativamente e di non rimanere mai fermi. Negli anni, e in continuo anche nel presente, abbiamo lavorato tutti per acquisire sempre maggiori competenze; studiando produzione, strumenti diversi dai nostri principali, video editing e un po’ di business per muoverci al meglio nell’industria musicale.
Vi sentite una band "di questi tempi", o per quella che è la discografia oggi preferite starne un po' fuori?
Ogni periodo storico ha la sua “musica di oggi”, penso che alla fine il tempo scremi i lavori di qualità dal resto, noi ci impegniamo al massimo per creare musica che piace a noi e che dunque possa piacere anche a chi la ascolta. Il mercato di oggi è sicuramente più competitivo di quello passato ma offre anche molte più opportunità ad artisti che vogliano raccontare la propria storia, senza filtri.
Che obiettivi vi ponete con la musica?
Vivere di musica, con live, album e tutto ciò che ne consegue è l’obiettivo e per raggiungerlo, toccare più cuori possibili.
Prossimi live?
Abbiamo un live il 27 Marzo in acustico, poi date in Italia e in Europa a partire da fine estate che stiamo definendo e annunceremo il prima possibile! Non vediamo l’ora di tornare per strada!
A quando l'album?
Nel 2024 ci siamo presi una bella pausa per concentrarci sul registrare; il 2025 sarà tutto volto al rilasciare nuova musica, con un album in uscita nella prima metà dell’anno e poi…ci saranno sicuro delle sorprese per i nostri fan durante quest’anno
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L'articolo Per gli Used To Be Apes è tempo di stare assieme, anche nella musica di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-03-04 16:54:00
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