Vasco 10.7.90: 30 anni fa San Siro diventava frazione di Zocca

A 38 anni, con il chiodo e la bandana, il rocker sale per la prima volta sul palco milanese. L'inizio – testimoniato da un live di culto – di una carriera da stadio che ha abbattuto ogni record

Vasco a San Siro nel 1990
Vasco a San Siro nel 1990

Italia, 10 luglio 1990: Vasco Rossi in concerto allo stadio San Siro per la prima volta, fa 70mila paganti e batte la conocorrenza straniera di nomi come Madonna e i Rolling Stones. Il successo del cantautore di Zocca è micidiale, devastante. Il tour è quello di Fronte del Palco, da cui ricaverà l'omonimo album dal vivo, e la scaletta è molto variegata: prende sia dai due ultimi album del Blasco, C'è chi dice no del 1987 e Liberi liberi del 1989 – per i puristi gli ultimi due dischi da vero Vasco –, sia dai grandi successi del passato. 

Passato neanche troppo remoto: Vasco ha debuttato nel 1978, ma è nel cuore degli anni '80 che è passato da fenomeno del rock underground ad antieroe nazionalpopolare. Grazie alle apparizioni sanremesi del 1982 e 1983, all'album Bollicine dello stesso anno, che resta in classifica per 35 settimane e diventa l'inno dei perdenti, degli esclusi e di quelli che hanno più di qualche vizio. Nell'83 vince il Festivalbar, nell'84 viene arrestato per possesso di cocaina e scandalizza i benpensanti, ma diventa icona di tutti gli sballati. Fabrizio De André ne tesse le lodi: "Vasco Rossi è l'unico credibile nel ruolo di rocker in Italia. L'unico ad essere riuscito a portare la canzone d'autore nel rock".

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In carcere la fa finita con le anfetamine e tornato libero pubblica Cosa succede in città, un album in cui ammorbidisce i suoni per renderli più in linea con gli anni '80 e i due dischi sopra citati. Vasco entra negli anni '90 che non è più un cantautore e neanche un rocker da palco piccolo: è un fenomeno, un Messia per i fan che macinano centinaia di chilometri per vederlo dal vivo.

Il 10 luglio si esibisce per la prima volta a San Siro ed è il terzo artista italiano, dopo Edoardo Bennato nel 1980 e Claudio Baglioni nel 1985, a fare numeri da riempire uno stadio. Il primo che fa rock. Lo stadio consacra Vasco e il cantante farà uscire un disco intitolato Vasco live 10.7.90 San Siro, in cui raccoglie le canzoni del concerto che non erano già state incluse nel doppio live Fronte del Palco, registrato un po' in tutta Italia durante il tour omonimo.

Vasco, però, non può nulla senza una band che lo supporti come si deve e il tour del '90 è piuttosto inusuale da questo punto di vista: la Steve Rogers Band – nome preso dallo pseudonimo di Guido Elmi, il produttore di Vasco che ha seguito il gruppo –, dopo aver accompagnato Vasco dal vivo dal 1980 al 1987, si è messa in proprio e il Blasco ha accusato la cosa un po' come un tradimento. I soliti noti Maurizio Solieri e Massimo Riva alle chitarre, Claudio Golinelli detto Gallo al basso e Mimmo Camporeale alle tastiere, vogliono diventare famosi senza la pesante ombra di Vasco e ci provano con il singolo scorrettissimo Alzati la gonna, tormentone del 1988, fino al telefonatissimo fallimento, con tanto di rientro umile nella band del titolare. 

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Vasco nel '90 mette insieme una nuova band d'eccezione, aggiungendo a Daniele Tedeschi – batteria, anche nella SRB – e Andrea Innesto detto Cucchia – fiati, anche lui nella SRB –, Alberto Rocchetti alle tastiere, Paul Martinez al basso, Davide Devoti alla chitarra ritmica e un chitarrista solista d'eccezione: Andrea Braido. Quest'ultimo è un virtuoso, un animale che si mangia il palco e che fa un milione di note, graffia la chitarra come nessun altro prima. Per alcuni è anche troppo, gli altri se ne innamorano. Anche lui "tradirà" Vasco quando accetterà l'ingaggio nella band di Zucchero e a quel punto torneranno i fuoriusciti della Steve Rogers Band.

Massimo Riva, storico amico e chitarrista di Vasco, morirà per overdose di eroina nel 1999, confermando la fama di maledetto del rock.

Nel 1990, Vasco ha 38 anni, è in piena forma, porta i capelli lunghissimi, la bandana, il chiodo di pelle, gli occhiali da sole anche di notte e la sua band lo segue anche nel look: un concentrato di outfit presi in prestito dal guardaroba più tamarro del rock anni ottanta, quello della "generazione di sconvolti che non ha più santi né eroi". Ma che ne parliamo a fare, guardiamoci tutto il concerto di San Siro, finché dura sul Tubo.

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Questa è la prima volta. Da allora Vasco ha fatto 29 volte San Siro in 29 anni e nel 2019, l'ultima volta nell'era pre covid, Vasco ha fatto 6 concerti consecutivi al Meazza, in giugno: il primo e il 2, il 6 e il 7, l'11 e il 12. Tutti sold out. Ormai potrebbe comprare il vecchio stadio milanese e farci il giardino di casa.

 

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L'articolo Vasco 10.7.90: 30 anni fa San Siro diventava frazione di Zocca di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-07-10 11:13:00

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