Chiedi chi era Vladimir Sambol

In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, i Guappecartò pubblicano il singolo "Balkanika" per ricordare il dimenticato compositore fiumano fuggito dalla Croazia dopo la Seconda Guerra Mondiale

Frame dal videoclip di "Balkanika" dei Guappecartò
Frame dal videoclip di "Balkanika" dei Guappecartò

Il 20 giugno è la giornata mondiale del rifugiato: questa ricorrenza, istituita dal’ONU e celebrata per la prima volta nel 2001, vuole ricordare il dramma troppo spesso invisibile di chi si trova ad abbandonare la propria casa, la propria famiglia e il proprio Paese in cerca di un futuro migliore, o quanto meno di una vita decente. Tragedie che spesso passano in secondo piano, nonostante le statistiche che ogni anno l’UNHCR – l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – raccoglie nel suo report annuale mostrino nel dettaglio la terribile situazione in cui milioni di persone da tutto il mondo vivono.

Per parlare di questo tema così attuale e così doloroso, i Guappecartò, band italiana trasferita a Parigi, hanno deciso di pubblicare il loro nuovo singolo, Balkanika, dal loro ultimo album Sambol – Amore Migrante, in anteprima video qui su Rockit proprio in questa giornata. L’intero disco racconta la storia di un rifugiato del passato, un compositore dimenticato che ha vissuto questa disgrazia sulla sua pelle e la cui musica riemerge grazie al lavoro svolto dai Guappecartò: Vladimir Sambol.

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Con le parole della band: "Vladimir Sambol è stato un compositore fiumano che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stato costretto ad abbandonare Fiume diventando apolide. Questa lunga odissea lo ha portato ad avventurarsi lontano, per territori nuovi e sconosciuti, approdando, infine, in Svezia, dove ha conosciuto sua moglie Jone".

«Ricordo bene la notte in cui lasciammo la città impauriti. Per rendere la fuga il più agile possibile decidemmo di portare con noi un solo bagaglio. Ci guardammo e lì dentro mettemmo solamente le cose a noi più preziose. I nostri strumenti musicali». Jone Sambol

Ma come hanno fatto i Guappecartò a entrare in contatto con le composizioni di questo musicista? "Nonostante abbia vissuto gli orrori della guerra, Sambol è riuscito a conservare intatto un grandissimo amore per la musica che ha trasmesso a sua figlia, Mirjam Sambol Aicardi. Proprio lei, dopo aver assistito a un nostro concerto, decise di affidarci il compito di dare nuova vita alle composizioni di suo padre. Non conoscevamo Mirjam, né tanto meno Vladimir, ma riconoscemmo subito nella sua richiesta un dolcissimo desiderio: far rivivere il padre attraverso le note da lui lasciate e da lei preziosamente custodite per tanti anni. Abbiamo provato a modo nostro di raccontare la sua esperienza, il suo viaggio, il suo esodo".

Vladimir Strobol con la figlia appena nata.
Vladimir Strobol con la figlia appena nata.

"Quella di Balkanika è una nostra interpretazione della storia, una propulsione che trasfigura l’esperienza del viaggio di Vlado diventando nostra. Ci siamo immedesimati nella solitudine di un uomo che è stato costretto ad abbandonare la propria terra e disposto ad andare contro l’ignoto. Ci siamo domandati cosa spinge un determinato uomo a compiere una determinata impresa. È allo stesso tempo la storia di tutti coloro che credono fortemente nella possibilità di un futuro migliore e di una vita altrove, felici e liberi", spiegano. 

I Guappecartò, foto di Sara Sgrò
I Guappecartò, foto di Sara Sgrò

"Sambol – Amore Migrante", conclude la band, che ha all'attivo quattro album, uno dei quali, Rockamboles, è diventato colonna sonora del film Gatta Cenerentola e ha vinto 2 David di Donatello e il Ciak d’Oro, "è dedicato a quell'amore migrante che non teme barriere, viaggia, va al di là dello spazio e del tempo e si tramanda di padre in figlia. Tale sentimento, in cui ci riconosciamo, è diventato la materia prima per plasmare questo nuovo disco. La storia di Mirjam e Vlado ci ha portato ad abbandonare le nostre zone di conforto, a trovarne altre adatte al confronto ed è stata la fonte di ispirazione per dare nuova forma al nostro suono"

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L'articolo Chiedi chi era Vladimir Sambol di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2020-06-20 09:00:00

Tag: anteprima

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