CBCR Weekly: terestesa + Pietro Mio

Da una parte un amabile sottone fan di Lucio Fulci e catapultato fuori dagli anni '80, dall'altra una band divisa tra l'Italia e Tolosa che abbiamo scoperto nella nostra community di Rockit PRO. In mezzo ci siamo noi, sempre trainati dalla voglia di scoprire la musica più forte di domani

Ogni tanto capita di trovare un tesoro nascosto in casa senza che ce lo si aspettasse. Che poi non è del tutto vero, perché siamo ben consci di quanto la community di Rockit PRO e il nostro festival preferito, ossia il MI AMI, nascondano un sacco di soprese, però quando ci si trova davanti qualcosa di notevole la botta di endorfina rilasciata dai neuroni ha sempre un effetto che prende tutto il corpo. Per questo non stiamo nella pelle di raccontarvi i nostri CBCR di questa settimana: Terestesa e Pietro Mio.

terestesa

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Li abbiamo incrociati così, per caso, dopo che si sono connessi al nostro appuntamento della prima giornata di Rockit PRO Hub, e ci siamo subito resi conto di avere per le mani qualcosa di parecchio interessante. Ma dove si nascondevano 'sti Terestesa? Risposta: a Tolosa, nel Sudovest della Francia. D'altronde, metà del quartetto è proprio francese, mentre l'altra metà, la stessa che ci mette la voce, è italiana.

Non ce l'abbiamo fatta ad aspettare un giorno di più per parlarne, tanto ci hanno colpito. I terestesa, con una delle creature dell'illustratore Maurice Sendak messo come portafortuna nel loro logo, hanno un potere ipnotico non indifferente. La loro musica è un ibrido strano, un ecosistema che si nutre tanto di jazz quanto di punk, di psichedelia e di elettronica: prima si intravedono gli Hiatus Kayote, poi King Krule, poi Lianne LaHavas, senza farsi mancare disturbanti passaggi noise, improvvisazioni libere o il tocco leggero di un flauto traverso. Perciò non indugiate: prendete una mezz'ora per ascoltarvi a dovere Bella faccia, il loro ep uscito lo scorso 5 aprile, e vedete un po' se riuscite a non sorprendervi a ogni passo.

Perché ascoltarli: Per attraversare allegramente un labirinto senza perdersi.

Pietro Mio

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"Non posso fallire perché sono bellissimo". È bastato arrivare ai 38 secondi di Florinda Bolkan, il singolo di debutto di Pietro Mio, per trovare il punto in cui farsi conquistare da questo bizzarro soggetto con una passione spropositata per i dinosauri, almeno a giudicare dalla giacca sfoggiata nel video qui sopra. Se lo cercate su internet, come primo risultato trovate un lui omonimo romanzo sul Perugino, a dimostrazione di quanto il mondo ancora sappia troppo poco di Pietro Mio. Noi, in compenso, siamo già in fissa, incuriositi dopo averlo intercettato sul cartellone della prossima edizione di MI AMI.

Per ora c'è solo questa Florinda Bolkan, brano ispirato a Una lucertola con la pelle di donna del maestro dell'horror Lucio Fulci e alla sua protagonista. Non aspettatevi però scenari lugubri o sanguinolenti, tutt'altro: Pietro Mio gioca a finire nella tela di questa ideale femme fatale ponendosi come un amabile cialtrone vittima del suo stesso sottonaggio, confessandoci i suoi sentimenti su una strumentale straight outta 80s. Presto arriverà dell'altro (a cominciare da venerdì, col singolo Un drink più deciso), per fortuna per il momento a piccole dosi, altrimenti il rischio sbandata totale si fa molto più concreto.

Perché ascoltarlo: Per boostare l'autostima senza perdere l'ingenuità.

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L'articolo CBCR Weekly: terestesa + Pietro Mio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-04-16 11:01:00

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