La scelta più radicale – e più autentica – è cantare in dialetto trentino, quello vero, ruvido, duro, con la cadenza che diventa strumento musicale tanto quanto chitarra e batteria. Non è folclore: è identità. Nei loro testi convivono satira popolare e denuncia sociale, tra rabbia, ironia e quotidianità. Si parla di politica, religione, lavoro, ipocrisia e sopravvivenza… tutto filtrato attraverso la schiettezza diretta tipica della gente di montagna.
Per i Diaolokan, il metal non è estetica: è una filosofia trentina, un modo di raccontare il mondo partendo dai bar, dalle cantine e dai posti reali dove la musica si vive davvero. Thrash viscerale, dialetto tagliente e umorismo spietato diventano un linguaggio unico: quello del metalo trentin autentico.
Più che una band, i Diaolokan sono un modo di stare al mondo: prendere posizione, non avere paura di dare fastidio e trasformare la vita di tutti i giorni in un coro urlato in dialetto, tra risate amare, riflessioni scomode e una birra alzata per brindare al vero metal.
---
L'articolo Biografia DIAOLOKAN di DIAOLOKAN è apparso su Rockit.it il 2025-11-23 03:41:24