DESCRIZIONE
Il cielo viola sopra Firenze
un po' è la poesia un po' le polveri sottili
che poi di sottile non hanno proprio niente
non hanno niente e tu lo sai meglio di me
e tu non voli più, io salto sempre meno
siam fermi all'orizzonte a guardar passare i treni
siam fermi all'orizzonte lo sai che siam fottuti
e intanto il treno passa e noi contiamo i minuti
e a te va un bel pensiero
a me un diamante nero
a te il fuoco che scalda
a me i riflessi spenti d'un cielo sereno
il cielo su Milano una stampa antica è
un acquarello scuro ed io lo regalerò a te
ma perché poi? perché arrabbiarsi tanto?
perché arrabbiarsi tanto io non lo so
per un momento spezzato, od un romanzo osceno
e tutto il tempo che t'ha rubato che non tornerà mai indietro
una storia uscita male, un momento troppo nero per te
il mio amore l'ho versato su questo mondo intero
l'ha guardato un poco storto e poi se l'è messo in culo
ma sai che ti dico non ne voglio più sapere
son troppe ormai le cose che mi riescono a irritare
guardiamoci intorno siamo i sopravvissuti
ai sogni dei vecchi al '68 e ad i canguri
siam creature enormi, siam orsi mannari
siam cellule che corrono più di Nuvolari
ma siamo così deboli, così deboli chissà
forse un giorno un emozione ci ucciderà
spero ci sarai, spero che non piangerai
il giorno che l'emozione ci ucciderà
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L'articolo Frederikk - la Filastrocca degli Orsi Mannari di Frederikk è apparso su Rockit.it il 2015-12-05 05:46:09
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