10 invenzioni che hanno cambiato la musica

28/09/2015 - 13:21 Caricato da Redazione
L'innovazione tecnologica in ambito musicale ha avuto sviluppi affascinanti. Vi raccontiamo dieci momenti in cui l'arrivo di un particolare strumento ha rivoluzionato il modo di suonare o l'idea stessa di fare musica.

Certo non è una lista esaustiva e avremmo potuto citare anche molti altri casi, resta interessante ricordare che molte cose che oggi diamo per scontato - come la semplice possibilità di editare una traccia, o collegare due synth insieme - anni fa rappresentavano una vera e propria sfida. Ecco alcuni esempi.

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L'eco a nastro
Già usato da sperimentatori come Karlheinz Stockhausen e Edgard Varèse, il nastro magnetico ha certamente un ruolo importante nella storia della musica. Il primo modello pensato per tutti fu messo sul mercato nel 1953 da Ray Butts: si chiamava EchoSonic ed era un amplificatore con, in più, un eco a nastro. Il primo ad utilizzarlo fu il chitarrista di Elvis Presley Scotty Moore.
L'eco a nastro aprì un mondo nuovo ai musicisti: suggerì nuovi sviluppi e nuovi utilizzi del suono elettrico. Tutte cose che poi, dieci anni dopo, diventarono fondamentali per la musica elettronica.
Fairlight CMI
Nel 1979 la compagnia australiana Fairlight ha messo sul commercio il Fairlight CMI, fu il primo campionatore polifonico digitale.
Tascam Portastudio
Ovviamente l'idea stessa di un registratore multitraccia, a partire dai primi registratori su nastro, è stata rivoluzionaria. Il quattro piste su cassetta Portastudio fu altrettanto importante. Prodotto dalla Tascam nel 1979, è stato uno dei primi passi nell'intento di portare lo studio di registrazione direttamente nelle sale prove dei musicisti. Usato ancora oggi da molte band, il Portastudio fu anche usato da Springsteen per il suo album "Nebraska".
Hard disk recording
La registrazione su hard disk compare per la prima volta nel 1982, il primo sistema fu il II Synclavier High. Pur considerando il contributo di pionieri come Wolfgang Palm, fino agli anni '90 si continuò a prediligere la registrazione su nastro. Nel 1991 la Digidesign ha pubblicato la prima versione di Pro Tools: si poteva registrare, mixare e persino editare le tracce. Nel 1994 il numero di tracce disponibili era 48.
Il cavo MIDI
Prima del 1983 l'idea di far dialogare tra di loro due strumenti era a dir poco rischiosa. Si poteva provare a collegare più sintetizzatori insieme ma certamente non c'era un metodo standard. Il MIDI, acronimo di Musical Instrument Digital Interface, era lo standard che tutti aspettavano. E dopo tre decadi ora possiamo parlare di collegamenti USB, Firewire o altro.
Propellerhead ReCycle
Prima del 1994, anno in cui è arrivato il ReCycle della Propellerhead, mettere a tempo un sample era un incubo. Inizialmente la prima versione del programma permetteva di usare file solo in mono, ma fu ugualmente un cambiamento epocale per ogni musicista.
Gli strumenti VST
Nel 1996 la Steinberg pubblicò un aggiornamento di Cubase che conteneva anche alcuni plugin digitali in grado di riprodurre effetti come Chorus, Eco Stereo e molti altri. Non furono i primi strumenti VST in assoluto ma aprirono la strada all'idea di strumenti virtuali che rivoluzionarono di non poco il modo di suonare.
Il file MP3
Fu introdotto nel 1995.
La scheda audio
Come per il multitraccia a cassette, la scheda audio è stato un elemento fondamentale per permettere ai musicisti di costruirsi un proprio studio direttamente in casa anche se non avevano un computer particolarmente potente. Nel 1998 la Creative Technology ha messo sul mercato la sua Sound Blaster Live! che permetteva di registrare a 48kHz ad un prezzo abbordabile. Fu il primo passo per far capire ad un musicista che poteva anche essere il produttore di se stesso.
Stems
Terminiamo la nostra lista con un nuovo formato che potrebbe cambiare parecchio i modi di far musica in futuro. La Native Instruments ha da poco presentato lo Stems: si tratta di un formato che dà la possibilità di contenere in un unico file fino a quattro differenti tracce audio. Di un brano si potrà isolare, ad esempio, la parte melodica, la voce, la batteria o altro ancora. Sarà una svolta per i dj che potranno scomporre il brano per creare un remix e nuove versioni.

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La gallery 10 invenzioni che hanno cambiato la musica è apparsa su Rockit.it il 2015-09-28 13:21:01