20 dischi italiani che compiono 20 anni nel 2015

15/04/2015 - 14:21 Caricato da Redazione
Il tempo passa per tutti, ma alcune delle canzoni contenute in questi dischi risuonano ancora nelle nostre cuffiette. Ecco 20 album (tra i più belli o importanti usciti nel 1995), che quest'anno compiono 20 anni.
Tre Allegri Ragazzi Morti - "Allegro pogo morto"
Seconda release nella discografia dei Tre Allegri Ragazzi Morti, fa parte delle tre musicassette autoprodotte “Mondo Naïf, Allegro Pogo Morto, Si parte Ep" pubblicate rispettivamente dal 1994 al 1996. Nel 2014 la band ha ripresentato il disco nel tour “Aprile 1994”, che ha toccato dieci città, ed è stata occasione per una ristampa (grazie a La Tempesta e Tannen Records) in vinile 180 grammi, a tiratura limitata e numerata a mano.

Vai alla scheda dell’album
Paolo Conte - "Una faccia in prestito"
Nel 1995 Paolo Conte è alla soglia dei 60 anni e pubblica il suo decimo album in studio: "Una faccia in prestito" arriva tre anni dopo quel capolavoro che è "900", e anche se non arriva a raggiungere quei picchi di ispirazione (viene accolto freddamente dalla critica) rimane un ottimo disco nella carriera del pianista-avvocato di Asti, che è anche l'artista con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe ed un Premio Tenco. Il disco viene ricordato anche e soprattutto per il linguaggio utilizzato nelle diciassette canzoni: accanto all'italiano, Conte affianca l'inglese di "Don't Trow It In The W.C" al piemontese di "Sijmadicandhapajiee", (letteralmente "siamo cani da pagliaio"), dal napoletano di "Vita da sosia", al pastiche ispano-americano di "Danson metropoli". Conte dichiarò al Corriere «Come tanti compositori che scrivono prima le musiche e poi le parole, in genere scrivo con un finto inglese, che è elastico, ti fa sognare molto di più, i pezzi rimangono più astratti, poi quando devi fare i conti con l’italiano cambia tutto».

Vai alla scheda dell'album
Afterhours - "Germi"
La prima prova nella lingua madre, reinventata, abrasiva e sfacciata, impastata coi chitarroni del grunge e del punk più colto, che cambia per sempre il modo di fare musica rock in Italia. Contiene capolavori assoluti come “Dentro Marilyn”, “Plastilina”, “Ossigeno” e “Strategie”. Gli Afterhours inoculano il loro germe e ci fanno ammalare di una malattia che non passa più.

Vai alla scheda dell'album
Massimo Volume - "Lungo i bordi"
“Lungo i bordi” è il secondo album dei Massimo Volume, un disco che ottenne grande successo di critica e di pubblico e che è considerato una vera e propria pietra miliare della musica italiana contemporanea. Uscito su etichetta Mescal, vede alla produzione artistica Fausto Rossi (Faust'O). Il primo singolo estratto dal disco è “Il primo Dio", un pezzo dedicato al poeta bolognese/americano Emanuel Carnevali.

Vai alla scheda dell’album
Materiale Resistente - Consorzio Produttori Indipendenti
Pubblicato in occasione del cinquantesimo anniversario della liberazione d'Italia dal fascismo, Materiale Resistente è una compilation del Consorzio Produttori Indipendenti che raccoglie una serie di canti partigiani reinterpretati da 18 band del periodo, non solo quelle sotto contratto con l'etichetta. Fu un biglietto da visita importante, che in un colpo solo presentò in maniera chiara e forte l'estetica e l'immaginario del C.P.I. e, contemporaneamente, disegnò una mappa dei nomi più interessanti del rock italiano degli anni '90. Al disco, seguì anche un documentario a cura di Davide Ferrario e Guido Chiesa.
Bluvertigo - "Acidi e basi"
Ѐ l’album di debutto dei Bluvertigo, pubblicato dalla Mescal il 7 marzo 1995, ed è il primo disco della “Trilogia Chimica” che comprenderà poi “Metallo non Metallo” e “Zero - ovvero la famosa nevicata dell'85”. La copertina è stata realizzata da Robert Gligorov, ed è ispirata dalla copertina di “In the Court of the CrimsonKing” dei King Crimson del 1969.
Nello stesso anno i Bluvertigo aprono il concerto milanese degli Oasis e partecipano al Concerto del Primo Maggio a Roma. Nel disco è contenuta anche una cover dei Depeche Mode, “Here is the house”, intitolata “Complicità”.

Vai alla scheda dell'album
Daniele Silvestri - "Prima di essere un uomo"
Il secondo album di Daniele Silvestri fu pubblicato nell'inverno del 1995 dalla Dischi Ricordi. Venne prodotto, come il precedente, da Enzo Miceli, che collaborò alla stesura di "Le cose in comune", tuttora uno dei pezzi più celebri di Silvestri. Nello stesso anno Silvestri partecipò al Festival di Sanremo (conduzione Baudo) con "L'uomo col megafono": arrivò ultimo, ma vinse il Premio Volare per il miglior testo.

Vai alla scheda dell'album
La Crus - "St"
Mauro Ermanno Giovanardi inizia a cantare in italiano dopo i Carnival of Fools e fonda con Cremonesi e Malfatti i La Crus, che pubblicano un primo album bellissimo e maledetto, tra Nick Cave e la canzone d’autore italiana, immersa nell’elettronica oscura e sensuale, diretta discendente della new wave. Ottiene Il Premio Ciampi e la Targa Tenco, non a caso.

Vai alla scheda dell'album
883 - "La donna il sogno e il grande incubo"
Pubblicato dalla Fri Records, è il primo disco dopo l'abbandono di Mauro Repetto - per molti era solo un ballerino scoordinato che si esibiva mentre Pezzali cantava ma, in realtà, aveva partecipato in maniera attiva al progetto fin da subito – gli 883 vengono rilanciati come band, gli viene anche dedicata una serata-evento su Italia 1 condotta da Amadeus. Il disco contiene singoli come “Tieni il tempo”, “Una canzone d'amore” e “Gli Anni”. Ha venduto più di un milione e duecentomila copie.

Vai alla scheda dell'album
Luca Carboni - "Mondo"
“MONDO world welt monde”, uscito il 12 ottobre 1995, è uno dei dischi più minimali di Carboni: viene registrato con un gruppo in presa diretta senza (quasi) nessuna postproduzione, con i suoni sporchi di chitarra (suonata da Mauro Patelli), basso, batteria e tromba. Il disco, quasi per tenere fede al suo titolo, viene pubblicato nei Paesi Bassi e in Germania e in lingua spagnola per l'Argentina con il titolo "MUNDO world welt mondo", riadattato da Miguel Bosé.

Vai alla scheda dell'album
Casino Royale - "Sempre più vicini"
L’album italiano più iconico della fine del millennio, in cui il trip hop di Bristol, il crossover americano, il rocksteady giamaicano e l’hip hop italiano vengono in contatto ed detonano nel capolavoro dei Casino Royale di Alioscia Bisceglia e Giuliano Palma. “Anno zero”, “Ogni singolo giorno”, “Cose difficili”, “Suona ancora” e “Sempre più vicino” hanno fatto scuola e non mollano mai, nemmeno oggi.

Vai alla scheda dell'album
Alberto Camerini - "Arlecchino Elettronico"
"Arlecchino Elettronico" è una raccolta di successi di Alberto Camerini; oltre ad alcuni dei suoi pezzi più famosi ("Rock'n'roll Robot", "Tanz Bambolina") contiene molti estratti da un disco uscito lo stesso anno, "Dove l'arcobaleno arriva", un disco da lui definito "latino". L'album fu composto l'anno prima in un periodo difficilissimo per Camerini, che ricorda sul suo sito come fosse nel mezzo di "divorzio e psicofarmaci, condizioni bestiali, solo con la mia chitarra acustica e matita."
Ritmo Tribale - "Psycorsonica"
"Mantra” (uscito l’anno prima per Black Out) è stato il disco che ha consacrato i Ritmo Tribale come nome di punta del rock italiano, dopo una lunga carriera iniziata nel 1984. "Psycorsonica" (uscito per Mercury), è invece l’ultimo disco prima dell’uscita dal gruppo di Stefano “Edda” Rampoldi, che si allontanò dalle scene per 12 anni per tornare nel 2008 come solista.
Franco Battiato - "L'ombrello e la macchina da cucire"
Diciottesimo album di Battiato, "L'ombrello e la macchina da cucire" raggiunse il quarto posto nella classifica dei dischi più venduti di quell'anno. Per la prima volta i testi vengono affidati al filosofo Manlio Sgalambro (presente anche nella foto di copertina), con il quale Battiato inizierà una lunga collaborazione. L'album fu l'ultimo lavoro di Battiato a venire pubblicato dalla EMI. Come per il precedente "Unprotected", la versione in vinile del disco fu prodotta e venduta a tiratura limitata di 2000 esemplari, numerati sul retrocopertina.
Africa Unite - "Un sole che brucia"
Pubblicato da Vox Pop, “Un sole che brucia” è il quinto album degli Africa Unite, il secondo cantato in italiano. Nonostante la band esista già da 14 anni, è il primo disco che conferisce al gruppo una visibilità che va oltre i normali canali del reggae. Il singolo “Scegli” va in rotazione sulle più importanti radio nazionali e rappresenta bene uno dei punti di forti di tutto il lavoro: i testi sono poetici, davvero ben scritti e fanno capire come si possa far coesistere la cultura italiana con quella giamaicana, creando, in sostanza un genere nuovo.

Ottavo Padiglione - "Fuori Posto"
Gli Ottavo Padiglione nascono nel 1992, prendendo il nome dal reparto di psichiatria dell'ospedale di Livorno. Nel 1993 Bobo Rondelli incontra il produttore dei Litfiba Alberto Pirelli, e la EMI Music produce il primo album della band, che vende 30.000 copie. Due anni dopo è il turno di “Fuori Posto", uscito per la Universal Music; il disco contiene alcuni nuovi brani e recupera altre canzoni che già esistevano prima dell'incisione del primo album e che dal vivo erano ben note.
Mina - "Pappa di latte"
"Pappa di latte" è noto come l'album di Mina ad aver raggiunto la posizione in classifica più bassa di tutta la sua discografia. Il disco (il primo del doppio) si apre con un medley di "Penso Positivo" di Jovanotti, "A Night in Tunisia" e "Copacabana (At the Copa)", e continua con reinterpretazioni assurde (e sinceramente brutte) come "When you let me go", ovvero una cover di "Cosa resterà degli anni 80" di Raf. Il secondo disco di inediti non va meglio, e la critica lo distrugge.
Disciplinatha - "A-Raccolta"
Uscito nel 1995, "A-Raccolta" ripropone il primo (ormai introvabile) disco "Abbiamo pazientato 40 anni. Ora basta!" integrandolo con rarità e inediti. Fu comunque prodotto a tiratura limitata e - inizialmente - venduto solo attraverso Il Maciste (bollettino d'informazione del C.P.I.)

Vai alla scheda dell'album
Timoria - "2020 Speedball"
"2020 Speedball" è il quinto album in studio dei Timoria: vendette più di 50.000 copie, regalando alla band il suo secondo disco d'oro in carriera dopo quello ottenuto da "Viaggio senza vento." Nell'Intro c'è un riferimento all'attore River Phoenix, scomparso prematuramente in quel periodo a causa proprio di un'iniezione di Speedball.
Mauro Repetto - "Zucchero filato nero"
Copertina che capisci subito dove vuole andare a parare, Repetto, orfano degli 883 ci prova da solo e confeziona un capolavoro di trash purissimo: testi zozzi, voce brutta ed uno spleen che non ti aspetti, sospeso tra “Baciami qui” (sì, lì) e “Ma mi caghi”. Non c’ha più riprovato, ma è sparito diventando leggenda.
BONUS: Almamegretta - "Sanacore"
Aggiungiamo questo album di cui ci eravamo colpevolmente dimenticati (20 anni passano per tutti!): "Sanacore" è il secondo disco dei napoletani Almamegretta, uno dei più belli della musica italiana contemporanea. Registrato tra Procida e Napoli, vede anche la partecipazione di Giulietta Sacco (una delle grandi interpreti della canzone napoletana) nella titletrack. Il disco riceve un Premio Tenco, e viene presentato in tutta Italia con un tour di 80 date.

---
La gallery 20 dischi italiani che compiono 20 anni nel 2015 è apparsa su Rockit.it il 2015-04-15 14:21:27