I migliori luoghi dove ascoltare musica a Venezia

17/02/2017 - 00:17 Caricato da Redazione
Uno dei più radicati luoghi comuni legati a Venezia è che sia una città dove i locali chiudono molto presto e con una ridotta proposta di musica dal vivo. Unica nei suoi tempi e ritmi, certamente la città sull’acqua non si distingue per attitudine nottambula e possiede una conformazione meno adatta di altre ad ospitare grossi eventi live, ma offre ugualmente diverse occasioni speciali per assistere a un concerto. Da un auditorium affacciato sulla laguna a un’ecosteria, da un’abitazione privata a un museo d’arte contemporanea, abbiamo fatto un giro nel capoluogo veneto per suggerirvi i migliori luoghi dove ascoltare musica dal vivo.

A cura di Giulia Callino
Auditorium Lo Squero
Concert hall da 200 posti inaugurata lo scorso anno, l’Auditorium Lo Squero della Fondazione Cini è una venue di una bellezza semplicemente incomparabile, con una parete completamente in vetro rivolta verso i Giardini di Sant’Elena e la laguna di Venezia. Anticamente officina per la riparazione delle imbarcazioni, il rinnovato auditorium si trova sull’isola di San Giorgio Maggiore ed è stato inaugurato ad aprile 2016 (ve ne avevamo parlato qui), con un’offerta particolarmente legata alla musica classica e agli strumenti ad arco e agevolazioni sui biglietti d’ingresso per gli under 26.
Laguna Libre
“Eco Ostaria” sbarcata in laguna da poco più di due mesi, ma che ha già raccolto un vivace apprezzamento come piattaforma in grado di coniugare curatissima cucina a chilometro zero con una ricca offerta di eventi culturali, concerti inclusi. Situato al piano terra di Palazzo Surian Belletto, antica ambasciata di Francia nella Serenissima a pochi minuti dalla stazione dei treni, Laguna Libre apre oggi dopo un restauro di tre anni, realizzato in bioedilizia e con particolare attenzione al raggiungimento della piena insonorizzazione dell’ambiente. Era una proposta che finora mancava e non possiamo che essere felici del suo arrivo. Foto di Giuseppe Guarneri, via
Metricubi
Circolo Arci nato nel 2008, situato nelle immediate vicinanze del meraviglioso Campo San Polo all’interno di un ex circolo del PCI (se ve ne servisse testimonianza basterà alzare gli occhi alla parata operaia capitanata da Lenin dipinta sopra al palco, ma anche i rimandi al colpo di stato cileno in foto rendono l'idea). Metricubi è una meta imprescindibile per gli amanti dei concerti acustici, ma anche di workshop, proiezioni e incontri aperti, peraltro spesso gratuiti e comunque sempre a prezzi contenuti. Ve lo suggeriamo per la sua dimensione intima e accogliente, lodandone il sincero tentativo di creare occasioni di socialità a Venezia.
Laboratorio Occupato Morion
Nascosto ringhiante nella Venezia ancora estranea ai circuiti del turismo di massa, dal 1990 il Laboratorio Occupato Morion è uno spazio autogestito indipendente, attivo nell’organizzazione di concerti ed eventi e punto di riferimento per la cittadinanza interessata ai temi sociali in cui Venezia è coinvolta (primo fra tutti quello delle Grandi Navi). Fra i pochi luoghi dove a volte la manopola del volume si sposta pericolosamente verso l’alto, lo suggeriamo per la sua attitudine indipendente e selvatica, nonché per l’ottima cucina a km0. Foto via
Teatro La Fenice
Fondata nel 1792, ottocentesca sede di numerosissime prime assolute di Rossini, Verdi, Stravinskij, Prokofiev e Nono, rinata dalle proprie ceneri dopo due rovinosi incendi (il primo nel 1836, probabilmente causato da causa di una stufa mal funzionante, il secondo nel 1996 di origine dolosa), con i suoi mille posti La Fenice si libra oggi nell’aria in tutto il suo dorato splendore, tempio indiscusso della musica classica nel mondo. Forse un posto fra le prime file della platea è una spesa che non tutti potrebbero permettersi, ma vi consigliamo di tenere d’occhio la pagina Facebook del Teatro per scovare le saltuarie promozioni speciali che offrono importanti riduzioni sull'ingresso. O, al limite, di fare un pensiero ai più economici biglietti a visibilità ridotta, gustandovi l'orecchio durante il concerto e l’occhio durante la pausa. Foto di Nicolas Ruel, via
Ai Biliardi
Forse il locale di Venezia dall’attitudine nottambula più spiccata, Ai Biliardi si mescolano tiratardi e anime erranti, studenti e amanti del biliardo (il nome del locale non è solo evocativo e descrive la vocazione originaria della struttura, provvista però all’interno anche di un palchetto per esibizioni dal vivo). Con una programmazione che mescola band emergenti locali a nomi importanti della scena sia internazionale che soprattutto italiana (Giorgio Canali, The Winstons, Egle Sommacal e Comaneci sono solo alcuni degli ultimi nomi ospitati qui), i Biliardi sono un rifugio dall’animo variegato nel cuore della laguna. Foto via
Osteria Da Filo
Nota alla sua affezionata clientela anche con il precedente nome “La Poppa”, l’Osteria Da Filo è una tappa molto consigliata per chi cerchi musica dal vivo a Venezia, bilocale accogliente e arredato con calore i cui avventori quasi sempre finiscono per riversarsi nella vivace calle davanti al locale. Ogni mercoledì, l’Osteria propone musica dal vivo. Foto via
Casa Punto Croce
Casa Punto Croce è “caleidoscopio i cui specchietti sono le differenti attività, piazza privata per dialoghi interculturali, casa pubblica per monologhi artistici, un cicchetto preparato con verdure di stagione e servito su un piatto di ceramica”. Sono solo alcune delle definizioni che danno di Punto Croce gli inquilini di questa casa privata, occasionalmente convertita a spazio aperto al pubblico il cui indirizzo deve infatti essere richiesto attraverso il sito. Perché Punto Croce è abitazione, ma anche spazio espositivo e performativo attento a cogliere le proposte artistiche e creative più genuine e a riproporle in un contesto dall’allure magica e particolare. Ricerca di insegnamenti ed ispirazioni, pronta ad accogliere progetti senza un dove che includono concerti, esposizioni, dj-set e spettacoli: la casa non ha una programmazione regolare e gli eventi vengono organizzati in base alla disponibilità degli inquilini, ma vi consigliamo di tenerla d’occhio per vivere un giorno l’esperienza di un concerto di qualità in un ambiente tranquillo e familiare, che merita un plauso per iniziativa e spirito di condivisione. Foto via

A sostegno di modelli di recupero di aree urbane abbandonate tesi alla creazione di proposte culturali e creative, vi consigliamo inoltre di farvi un giro nei canali dell’Associazione Culturale Awai, ancora in fase di sviluppo, ma che dopo l’inaugurazione dello scorso novembre con il live di Thisquietarmy e Philippe Leonard (già al lavoro ai visual dei Godspeed You! Black Emperor) ci sembra sulla strada giusta.
Paradiso Perduto
Poche parole a proposito di una vera e propria istituzione del veneziano, osteria che ogni lunedì propone musica dal vivo, reading e spettacoli incastonata in una delle zone più belle e animate della città sull’acqua. Nato negli anni ’80 nell’allora sede della storica associazione remiera “Ramo D’Oro” del Sestiere di Cannaregio, il Paradiso Perduto offre ancora oggi le specialità della tradizione veneziana in un'atmosfera festosa e senza tempo. Foto via
Teatrino di Palazzo Grassi / Punta della Dogana e Collezione Peggy Guggenheim
Un po’ collateralmente, scegliamo di inserire anche le tre più importanti sedi museali di Venezia legate all’arte contemporanea –Palazzo Grassi e Punta della Dogana, legate alla collezione del magnate François Pinault, e la storica Collezione Peggy Guggenheim-, che, pur non offrendo programmazioni di eventi prettamente legate ai concerti, si sono distinte negli ultimi anni per diversi riuscitissimi appuntamenti con personalità importanti della scena musicale nazionale e internazionale. Se la vocazione di Palazzo Grassi include generi diversi strizzando l’occhio all’elettronica contemporanea (fra i più recenti passaggi in laguna Alva Noto e Mount Kimbie nell’ambito della rassegna Set Up e i suoni della scena contemporanea nordica nell'appuntamento di Veneto Jazz Nørdic Frames), la Guggenheim mantiene una vocazione più legata ai dj-set (fra gli ultimi M+A, Godblesscomputers, Populous e Capibara), realizzati nel cortile interno della galleria durante aperitivi con ingresso alla collezione. Nonostante l’irregolarità di questi eventi, vi consigliamo di dare sempre un’occhiata alla programmazione dei tre spazi per la loro buona capacità di mescolare forme espressive differenti, proponendole in spazi decisamente suggestivi. Foto via
Un’isola: San Servolo, la Certosa, Sacca Fisola
Nel pensare Venezia ci si dimentica a volte che la sua municipalità include anche diverse altre isole, dalle più note Murano, Burano e Torcello, alla striscia di terra del Lido, a piccole gemme meno conosciute: fra queste, segnaliamo in particolare la verde Isola Certosa, la preziosa San Servolo –sede anche di alcune installazioni durante la Biennale d’Arte- e il quartiere residenziale di Sacca Fisola in Giudecca, che fra rassegne concertistiche vere e proprie (in particolare San Servolo Jazz Fest), piccoli festival associativi e manifestazione di misura più contenuta propongono occasionalmente anche musica dal vivo. Foto via
Serra dei Giardini
Come suggerisce il nome, la Serra dei Giardini –nome ufficiale Serra Margherita- è una vera e propria serra a pochi minuti dai Giardini della Biennale. Edificata nel 1894 per ospitare palme e piante decorative dell’Esposizione Internazionale d’Arte, ha da allora conservato la propria importante funzione botanica, mantenendo piante di specie rustiche sensibili al freddo in inverno e producendone moltissime altre per la realizzazione di aiuole comunali e decorazioni urbane. Dopo una dismissione a inizio anni Novanta durata oltre dieci anni, grazie al restauro del Comune di Venezia la Serra è stata restituita alla cittadinanza con una doppia funzione, che al suo uso originario mescola la costruzione di occasioni di cultura e incontro. Quella dei concerti non è dunque la vocazione primaria di questa realtà, ma vi consigliamo di dare sempre un’occhiata agli eventi programmati, che riservano talvolta piacevoli sorprese. Foto via
Spazio Aereo
Fra le realtà della Venezia terrestre, una menzione speciale va al visionario Spazio Aereo, scintillante centro indipendente di produzione multidisciplinare dedicato a musica, danza, teatro e arti contemporanee. Nato nell’ottobre 2013, nei suoi 420 mq propone eventi di elettronica sperimentale , indie rock e jazz con jam session aperte al pubblico, insieme a teatro, open mic e performance spesso arricchite da raffinate incursioni audiovisive. Ha sede all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia Vega, raggiungibile da Venezia in pochi minuti in autobus o treno e collegato tutta la notte alla città lagunare. Lasciamo parlare la programmazione del locale rispetto ai nomi passati di qui.
Flat
Il Salottino di Via Torino nasce nel 2009 come Associazione Arci da un collettivo di artisti, organizzatori e tecnici attivi in ambito culturale e sociale. Situato al primo piano di un condominio di uffici, il Flat si contraddistingue per la promozione di piccole produzioni di qualità nella particolare e raccolta dimensione di un appartamento. Dove possono accadere anche episodi inaspettati, come testimonia questo video. Foto via
CSO Rivolta
Non pensiamo che il centro sociale più grande e importante del Nord-Est abbia bisogno di presentazioni: nato nel 1995 in un’area particolarmente degradata del veneziano dall’occupazione dell’allora ex-fabbrica di droghe e spezie Paolini e Villani, il Rivolta offre oggi una programmazione che include anche importanti nomi della scena italiana –Verdena, Subsonica, Calcutta e I Cani alcuni dei più recenti, insieme all’ormai annuale appuntamento dell'etichetta La Tempesta-, grossi live di artisti internazionali e eventi legati ai temi dell’accoglienza e dell’attivismo sociale. Foto via
Forte Marghera
Fra le realtà di terra, ma completamente circondato dall’acqua, merita menzione anche Forte Marghera: forte militare oggi dismesso, un tempo parte del campo trincerato di Mestre e del sistema di difesa della laguna, Forte Marghera è oggi gestito dalla cooperativa Marco Polo System geie ed occupa un’estensione di circa 50 ettari, che includono diversi spazi utilizzati per mostre, eventi culturali, didattica, manifestazioni e concerti. Foto via

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